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Urbanistica corporativa : pecorsi dell'urbanistica italiana attraverso le riviste "Urbanistica" e "Organizzazione scientifica del lavoro"

Lisa Landriscina

Urbanistica corporativa : pecorsi dell'urbanistica italiana attraverso le riviste "Urbanistica" e "Organizzazione scientifica del lavoro".

Rel. Filippo De Pieri, Alessandro De Magistris. Politecnico di Torino, Corso di laurea in Architettura, 2009

Abstract:

Tra la seconda metà dell'Ottocento e i primi anni del Novecento, l'urbanistica, come altre materie che si occupano del territorio e della città, si va formando con caratteri disciplinari specifici. Le sue motivazioni ideologiche, il suo carattere operativo e i suoi strumenti, sono strettamente connessi con i processi di industrializzazione che hanno caratterizzato questo periodo in alcuni paesi europei. Un periodo di grandi trasformazioni territoriali non solo in termini di insediamenti, ma quanto di redistribuzione dei centri urbani.

Per molti anni l'urbanistica ha subito svariate definizioni, ed e' stata confusa con ambiti di studi tra loro diversi, come quelli della "storia della citta'", della "storia dei progetti urbani" e della "storia dell'urbanistica".

[...]

La scelta di analizzare due Riviste quali "Urbanistica" e "L'Organizzazione scientifica del lavoro", così differenti, ma così vicine come obbiettivo, sta nel fatto che entrambe concorrono alla realizzazione e alla diffusione culturale e sociale, dell'urbanistica come disciplina in senso ampio.

Tutte e due le Riviste seguono e partecipano alla nascita dell'urbanista in Italia. Egli, infatti, e' la nuova figura professionale, ed è ben diverso da quella dell'"eletto funzionario comunale" che l'Ardy proponeva a Torino. E' un "architetto-urbanista", un professionista solidamente legato ai diversi interessi (amministrativi, ma anche finanziari, imprenditoriali, proprietari) la cui sinergia caratterizzava il regime corporativo fascista. Una concezione, quindi, omogenea sia al Regime, sia ad alcune modalità italiane di produzione e funzionamento della città, ciò che indubbiamente giovò al suo successo e durata nel tempo.

"L'Organizzazione Scientifica del Lavoro" ha un carattere fortemente industriale, in quanto fondata sulle teorie di Frederick W. Taylor che elaborò una nuova organizzazione del processo produttivo. Tutta l'organizzazione era basata su una rigida distinzione tra lavoro manuale e lavoro intellettuale, (divisione verticale) e su una suddivisione in operazioni semplicissime dell'intero processo produttivo (divisione orizzontale). Agli operai non veniva richiesta né la conoscenza del mestiere, dato che le operazioni che erano loro affidate erano elementari e realizzabili con il minimo sforzo, né la partecipazione all'attività decisionale dell'impresa.

Tutte le operazioni venivano cronometrate e misurate per far si che ogni cosa fosse fatta nel modo più rapido possibile: venivano perfino studiati i singoli movimenti compiuti dagli operai.

Il metodo Taylorista ebbe larghissima applicazione dapprima negli Stati Uniti (stabilimenti Ford, 1913) e successivamente in Europa, diffondendo i sistemi di lavorazione in serie e a catena.

La traduzione italiana del libro di Taylor fu pubblicata nel 1915, ma già nel 1912 Gino Olivetti, segretario generale della Lega industriale di Torino (e poi della Confindustria), aveva abbracciato pienamente le tesi del taylorismo. Egli le pose a fondamento ideologico delle nuove associazioni degli industriali italiani, e sostenne che lo status della "borghesia del lavoro" era legittimato dalle sue competenze tecniche e dalle funzioni direttive che essa era chiamata a svolgere.

La rivista "Urbanistica", invece, nasce con lo scopo di diffondere e di far conoscere, anche ai non addetti ai lavori, le problematiche e le soluzioni più attendibili dei problemi urbanistici. E' una rivista specializzata nel settore urbanistico e si occupa prevalentemente di piani regolatori, concorsi di piani regolatori, e congressi di Urbanistica, con particolare attenzione al panorama internazionale.

Relatori: Filippo De Pieri, Alessandro De Magistris
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: U Urbanistica > UN Storia dell'Urbanistica
G Geografia, Antropologia e Luoghi geografici > GF Italia
Corso di laurea: Corso di laurea in Architettura
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/1661
Capitoli:

1.INTRODUZIONE

1.1.L'urbanistica tra fine Ottocento e primi del Novecento

1.2.Perché analizzare : "Urbanistica" e "L'Organizzazione Scientifica del Lavoro"

2.IL CONTRIBUTO DELLE RIVISTE ALLA COSTRUZIONE DEL SAPERE URBANISTICO IN ITALIA

2.1.Le riviste tecniche

2.2.Altre riviste Italiane

2.2.1."Critica fascista"

2.2.2."Rivista internazionale di scienze sociali"

2.2.3."Realtà"

2.2.4."Tecnica ed organizzazione"

2.3.La Manualistica in Germania

2.3.1.Il razionalismo Tedesco

3.URBANISTICA

3.1.Fondazione dell'Istituto Nazionale di Urbanistica

3.2.La rivista "Urbanistica"

3.3.Analisi "tecnica" della rivista

3.3.1.Rubriche Urbanistiche

3.3.2.Concorsi, Congressi, Esposizioni

3.3.3.Notiziario dei Comun

3.3.4.Notiziario Urbanistico

3.3.5.Bibliografia

3.3.6.Soci Corrispondenti dell'Istituto Nazionale di Urbanistica

3.3.7.Da Leggere

3.3.8.Diritto Urbanistico

3.3.9.Problemi Urbanistici

3.3.10.Atti dell'Istituto Nazionale di Urbanistica

3.3.11.Elenco delle Cariche Direttive e degli Iscritti all'I.N.U.

3.3.12.Commissione Nazionale di Consulenza Urbanistica

3.4.Direttori della Rivista

3.5.Tabelle: Autori ed Articoli

4. L'ORGANIZZAZIONE SCIENTIFICA DEL LAVORO

4.1.L'O.S.D.L secondo Frederick W. Taylor

4.2.L'O.S.D.L. in Italia

4.3.L'E.N.I.O.S.

4.4.Analisi "tecnica" della rivista

4.4.1.Note Bibliografiche

4.4.2.Riviste e giornali

4.4.3.Il Movimento Italiano per l'O.S.D.L

4.4.4.Bibliografia

4.4.5.Rassegna dell'Unificazione

4.4.6.Notiziario

4.4.7.Rassegna dei libri

4.4.8.Quesiti tecnici e bibliografici

4.4.9.Brevetti d'invenzione e marchi di fabbrica

4.4.10.Rassegna delle pubblicazioni

4.4.11.Notizie e Tecniche

4.4.1 2.Movimento per l'o.s.d.l. nel mondo

4.4.13.Rassegna dei libri

4.4.14.Prodotti Italiani che sostituiscono merci di importazione

4.4.1 5.Bibliografia Tecnica

4.5.Direttori ed Autori

4.6.Tabelle: Autori ed Articoli

5.URBANISTI E LEGGE URBANISTICA

5.1.Il percorso culturale della legge urbanistica

5.2.La legge urbanistica del 1942

5.2.1.Leggi preesistenti

5.2.2.L'approvazione della nuova legge

5.2.3.La nuova legge

6.CONCLUSIONI

6.1.Quanto la cultura degli ingegneri ha contribuito

alla costruzione del sapere urbanistico in Italia

6.2.Quanto le riviste hanno contribuito alla costruzione della disciplina urbanistica

7.RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

7.1.Riviste

RINGRAZIAMENTI

ALLEGATI

-Urbanistica dal 1932 al 1943

-Organizzazione Scientifica del lavoro dal 1928 al 1943

-Copertine originali

Bibliografia:

Paolo Nicoloso, Gli Architetti di Mussolini. Scuole e sindacato, architetti e massoni. Professori e politici negli anni del regime, Ed. Franco Angeli, 1999 Milano.

Giorgio Ciucci, Gli architetti e il fascismo. Architetture e città 1922-1944. Ed. Piccola bibliografia Einaudi.

Alfredo Salsano, Ingegneri e Politici. Dalla Razionalizzazione alla "Rivoluzione manageriale". Ed. Nuovo Politecnico 157 Einaudi.

Giulio Ernesti, La costruzione dell'utopia. Architetti ed urbanisti nell'Italia fascista. Casa Città Territorio Ed. Lavoro.

Victoria De Grazia e Luzzato, Dizionario del Fascismo.Ed.Einaudi.

Anna Teut, L'architettura del Terzo Reich 1933-1945. Traduzione dal tedesco di Roberta Tatafiore. Serie diretta da Ludovico Quaroni. Ed. Gabriele Mazzotta, 1976 Milano.

Lorenzo Spagnoli, Architettura e urbanistica nella repubblica democratica tedesca.

L'Architettura contemporanea. Serie speciale dell'Universale Cappelli. Collana diretta da Leonardo Benevolo. Finito di stampare nel marzo 1975.

Friedrich Mielke, La rivitalizzazione dei centri antichi nella repubblica federale tedesca. Edizioni Scientifiche Italiane, 1973.

Winfried Nerdinger, Cornelius Tafel, Germania: Guida all'architettura del novecento. In collaborazione con Architektmuseum Technische Universitat Munchen. Ed. Electa, 1996.

Peter Gay, La cultura di Weimar. Introduzione di Cesare Cases. Dedalo libri, 1978.

Silvia Danesi e Luciano Patetta, Il razionalismo e l'architettura in Italia durante il fascismo. Saggi di V. Castronovo. Venezia. Ed. La biennale, 1976.

Domenico Preti, Fascismo politica economica. Economia e istituzioni nello stato fascista. Editori riuniti, 1980.

A. Giuntini, Gli ingegneri sanitari e l'utopia igienista, in A. Giuntini, M. Minesso Milano, 1996.

Franco Ballarmi, Fascismo politica economica 1926-1934. Dal liberalismo al corporativismo. Torino Einaudi, 1935.

A. Belli, Immagini e concetti nel piano. Inizi dell'urbanistica italiana, Milano 1996.

Riccardo Mariani, Fascismo e città nuove. Fascismo politica urbanistica 1927-795S.Milano, Feltrinelli 1976.

Sica P., Storia dell'urbanistica. Il Novecento, Laterza, Bari 1978.

Vigezzi Brunello, 1919-1925 dopoguerra e fascismo: politica e stampa in Italia. Saggi di E. Decleva. Editori Laterza.

Vezio De Lucia, Istituzioni e politiche culturali in Italia negli anni Trenta, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, Roma 2001.

Donatella Calabi, Storia dell'urbanistica europea. Questioni, strumenti, casi esemplari, Bruno Mondadori.

Guido Zucconi, La citta' contesa. Dagli ingegneri sanitari agli urbanisti (1885-1942), editoriale Jaca Book, Milano 1989.

Vincenzo Fontana, Profilo di architettura italiana del Novecento, Saggi Marsilio editori, s.p.a. Venezia.

Paolo Nicoloso, Mussolini architetto. Propaganda e paesaggio urbano nell'Italia fascista, Giulio Einaudi s.p.a. Torino.

Dizionario del fascismo, fondazione Einaudi, voce "Urbanistica" e "Corporativismo" 7.1.

RIVISTE

Urbanistica dal 1932 (primo numero) al 1945.

Organizzazione scientifica del lavoro dal 1926 (primo numero) al 1945.

Critica fascista.

Tecnica ed organizzazione.

Rivista intemazionale di scienze sociali. Pubblicata a cura dell'università cattolica del sacro cuore.

Realtà: rivista rotariana.

Architettura italiana o Architettura.

Annuario della regia scuola di economia corporative di Pisa.

Archivi di studi corporativi.

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