Il Risk Management applicato al caso pandemico del COVID-19. = The risk management applied to the pandemic case of COVID-19.

Introduzione: In questo elaborato è stato effettuato uno studio applicando un approccio di risk management al caso pandemico del COVID-19 mediante un’approfondita raccolta dati con la conseguente creazione di simulazioni sulle curve di contagio. Raccolta dati: A partire dal 23/02/2020 fino al 09/07/2020 sono stati raccolti tutti i dati relativi alla pandemia dei maggiori stati europei e degli stati mondiali più colpiti, facendo dei confronti tra le curve in funzione dei diversi provvedimenti governativi presi da ciascun paese per gestire l’emergenza sanitaria, inoltre è stata fatta un’analisi sui tassi di mortalità e sulla loro differenza geografica. La raccolta è stata condotta mediante la lettura delle comunicazioni sul contagio da parte dei rispettivi ministeri della sanità o chi per loro, dunque sono stati usati come database per settare i parametri delle successive simulazioni i dati ufficiali. Metodi: La metodologia dello studio effettuato si basa sulla generazione di simulazioni che descrivono il comportamento della pandemia in Italia nel caso il governo avesse preso scelte legislative diverse o se, in ogni caso, ci fosse stato un comportamento alternativo da parte della comunità. A questo punto, utilizzando un programma di simulazione “Vensim” sono stati creati, sotto opportune ipotesi, gli andamenti delle curve di contagio, morti e ospedalizzazione dei casi Covid-19 negli scenari selezionati, settando opportuni parametri calcolati sulla base della raccolta dati effettuata e riprendendo per altri studi di ricerca pregressi. In generale nelle simulazioni create per il caso italiano si è cercato il più possibile di replicare le scelte effettuate da altri paesi con gestioni diverse e non di proporre scenari nuovi con scelte ex-novo delle quali non c’erano sufficienti dati e studi a prova della loro reale applicabilità; il tutto per individuare le differenze nell’andamento delle curve in uno stesso paese (perciò con stessa popolazione di base coinvolta) delle diverse scelte di gestione del rischio intraprese dai diversi stati mondiali. Risultati: Le simulazioni hanno portato alla luce curve dall’andamento simile ma con diverse pendenze e conseguente distribuzione temporale del contagio più o meno rapida a seconda della potenza delle restrizioni considerate. Tutto questo ha permesso l’inserimento, alla fine dello studio, della componente economica, descritta come perdita percentuale del PIL relazionata al rispettivo scenario, in base ai dati ottenuti dalle previsioni degli andamenti stimati dello stesso nel paese la cui replica delle scelte governative era oggetto della simulazione. In questo modo abbiamo creato tre scenari alternativi oltre a quello reale applicando sull’Italia le scelte governative di Cina, Svezia e Olanda, più una quarta simulazione in cui consideriamo la totale assenza di provvedimenti restrittivi. Questo ha permesso di effettuare un’analisi sottolineando il trade-off tra la componente economica (perdita sul PIL) e quella sociale-morale (numero di morti) scenario per scenario. Conclusioni: A termine del lavoro si evince che la tutela della salute fisica è in antitesi con la tutela della salute economica, in quanto in tutti gli scenari considerati almeno una delle due parti subisce ingenti danni, inoltre si conclude che l’unica soluzione accettabile sia la creazione di opportuni contingency budget e la disposizione di adeguate strutture sanitarie al fine di poter mantenere e sostentare il paese e la sua gente.