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La Collina di Superga dal Parco "Isola" al Parco "Sistema"

Roberta Pellucchi, Alessandra Re

La Collina di Superga dal Parco "Isola" al Parco "Sistema".

Rel. Carlo Socco. Politecnico di Torino, Corso di laurea in Architettura, 2008

Abstract:

Introduzione

Questa tesi si propone in prima istanza l'obiettivo di osservare e capire il territorio ed il paesaggio dei Parco Naturale della Collina di Superga e di proporre eventuali indirizzi futuri per il governo e lo sviluppo di questo territorio.

Lo studio ha avuto come punto di partenza l'analisi dell'area, considerandone gli aspetti territoriali, insediativi, naturalistici, storico-culturali ed urbanistici. Si poi passati alla sintesi degli strumenti di pianificazione e programmazione riguardanti il Parco; a tale scopo sono stati considerati in primo luogo i Piani a livello regionale, fino a giungere ad una scala di pianificazione strettamente riguardante l'area oggetto di studio con il Piano d'Area. Si è, in seguito, inquadrato il ruolo dell'ente Parco, analizzandone la storia ed i meccanismi di gestione e controllo del territorio.

La nostra analisi si è quindi focalizzata sulla Strada Provinciale dei Colli, spina dorsale del parco ed elemento principale di fruizione dell'area protetta; dopo averne studiato la storia e lo sviluppo, si è preso in esame lo Studio di Fattibilità redatto dall'Ente di Gestione delle Aree Protette della Collina Torinese per il progetto di valorizzazione di questa strada. Partendo quindi dallo Studio di Fattibilità, sono stati effettuati sopralluoghi nei punti indicati dallo stesso. E' stata svolta una campagna fotografica per consentire di evidenziare lo stato di fatto, le criticità e le potenzialità dei vari siti, individuati sulla tavola degli Indirizzi di Governo allegata al Piano d'Area. Ciò ha permesso di formulare nuove ipotesi ad integrazione di quanto proposto dall'Ente di Gestione delle Aree Protette della Collina Torinese considerando la Strada Provinciale dei Colli non più semplicemente come asta per la fruizione del Parco ma come bene culturale unitario, costituito dal sistema di beni da esso connessi. Quello che si propone è di concepire questo sistema lineare come parte della più vasta rete che ha, nella rete ecologica regionale, la sua struttura di riferimento.

L'apertura al concetto di rete ecologica è di importanza strategica, in quanto connette le politiche locali di tutela della natura con la strategia pan-europea sulla difesa della diversità biologica e dei paesaggi.

E' dunque in questa visione nuova che anche la politica regionale e locale delle aree protette deve cercare di inserirsi, così come, per altro, previsto dallo stesso disegno di legge della Regione Piemonte in materia di tutela delle aree naturali e della biodiversità.

Relatori: Carlo Socco
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: A Architettura > AO Progettazione
U Urbanistica > UF Parchi
Corso di laurea: Corso di laurea in Architettura
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/1551
Capitoli:

INDICE

CAPITOLO 1 - INQUADRAMENTO GENERALE DELL'AREA

1.1 Il parco della Collina torinese

1.1.1 La Riserva Naturale Speciale del Bosco dei Vaj

1.1.2 Il Parco Naturale della Collina di Superga

1.2 Aspetti territoriali - insediativi

1.3 Indagine catastale

1.4 Vincoli normativi

1.5 Aspetti naturalistici

1.5.1 Aspetti geomorfologici - paleontologici

1.5.2 Aspetti vegetazionali e forestali

1.5.3 Gli ecosistemi, la loro naturalità ed evoluzione

1.6 Aspetti storico-culturali-urbanistici

1.7 Gli elementi caratterizzanti del territorio

1.7.1 La Basilica di Superga

1.7.2 Le "Vigne" e i "Tetti"

1.7.3 La Strada Panoramica dei Colli

1.7.4 La vista sulla catena alpina e sulla città

1.7.5 La tramvia a dentiera

CAPITOLO 2- QUADRO PROGRAMMATICO DI RIFERIMENTO

2.1 Il piano di Bacino

2.1.1 Obiettivi del Piano di Bacino

2.1.2 I contenuti del Piano di Bacino

2.2 Progetto di Piano Stralcio per l'assetto Idrogeologico-PAI

2.2.1 Riferimenti legislativo

2.2.2 Collocazione del Piano Stralcio nel quadro generale di pianificazione

2.2.3 I contenuti del Piano

2.2.4 Obiettivi del Piano

2.2.5 Problematiche e criticità

2.2.5.1 II quadro degli squilibri

2.2.5.2 Atlante dei rischi idraulici e idrogeologici

2.2.5.3 Definizione dei rischio idraulico e idrogeologico

2.2.6 Raffronto tra l'assetto geomorfologico del Parco di Superga e lo stato dei dissesti rappresentati negli allegati PAI

2.3 Il Piano Paesistico della Collina Torinese

2.4 Il Piano Territoriale Regionale del Piemonte (PTR)

2.4.1 La struttura del Piano

2.4.2 I caratteri innovativi

2.4.3 I contenuti del PTR

2.4.4 Gli strumenti di attuazione

2.4.5 La struttura e i contenuti delle norme di attuazione

2.5 Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTC)

2.5.1 I contenuti principali

2.5.2 Obiettivi del PTC

2.5.3 Strumenti di attuazione

2.5.4 La struttura e i contenuti delle norme di attuazione

2.5.5 Gli elaborati del PTC

2.6 Il Piano d'Area dei Parco Naturale

2.6.1 Finalità ed obiettivi

2.6.2 Contenuti ed elaborati

2.6.3 Campo d'applicazione ed efficacia

2.6.4 Destinazione d'uso

2.6.5 Tipologie d'intervento

2.6.6 Strumenti attuativi

2.6.7 Elementi di specifico interesse storico-culturale, paesistico e documentario

2.6.8 Punti panoramici

2.6.9 Zone N. di interesse naturalistico

2.6.10 Zone A. d'interesse agricolo

2.6.11 Zone U. urbanizzate

2.6.12 Zone T. di trasformazione

2.6.13 Zona I.T. (Cava Bric Paluc)

2.6.14 Attrezzature per la fruizione didattica e ricreativa

2.6.15 Strade e circuiti d'accesso e fruizione

2.6.16 Infrastrutture, impianti tecnologici, radiotelevisivi e per le telecomunicazioni

2.6.17 Opere di sistemazione e difesa idrogeologica ed attività estrattive

2.6.18 Gestione forestale e faunistica

2.6.19 Strada panoramica

CAPITOLO 3 - IL RUOLO DELL'ENTE PARCO

3.1 La storia dell'Ente

3.2 Finalità e norme di salvaguardia

3.3 La progettualità dell'Ente Parco in relazione alla fruizione del territorio

3.4 Il rilascio dei pareri facoltativi

3.4.1 Un esempio di rilascio di parere facoltativo : il caso dell'area COMITAM

CAPITOLO 4 - LA STRADA PANORAMICA

4.1 La storia

4.2 Lo sviluppo della strada Panoramica e le sue funzioni

4.3 Approfondimento dello studio di fattibilità e sulle proposte dell'Ente di Gestione

CAPITOLO 5 - VERSO IL "PARCO SISTEMA"

5.1 Il concetto di "Bene Culturale Paesaggistico e Ambientale2

5.1.1 Nuovo codice dei Beni Culturali e del Paesaggio

5.1.2 La Convenzione Europea del Paesaggio

5.2 La rete ecologica nell'infrastruttura verde

5.2.1 Città "diffusa" e città "dispersa"

5.2.2 Il concetto di rete ecologica

5.2.3 Lo sviluppo della rete ecologica a livello europeo

5.2.4 L'infrastruttura verde extraurbana

5.2.5 Il rapporto tra infrastruttura verde e rete mobilità

5.2.6 La rete della mobilità interna all'infrastruttura verde

5.2.6.1 Le strade verdi (greenways)

5.2.6.2 Le strade quiete (quiet lines)

5.2.6.3 I sentieri

5.3 La strada Panoramica come elemento del "Parco Sistema"

5.3.1 La strada Panoramica come sistema di collegamento tra Beni Paesaggistici e Beni Culturali

5.3.2 La strada Panoramica come infrastruttura verde

5.3.2.1 Alcune esperienze europee

5.3.2.2 Proposte per la strada Panoramica

5.4 Considerazioni conclusive e ipotesi future

Bibliografia

Sitografia

Allegato

Bibliografia:

BIBLIOGRAFIA

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SITOGRAFIA

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www.bap.beniculturali.it

www.camera.it

www.itinerariitaliani.com

www.ocs.polito.it

www.parks.it

www.provincia.torino.it

www.regionepiemonte.it

www.sistemapiemonte.it

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