Arcipelago Ogliastra. Potenziare le interazioni in un sistema chiuso = Archipelago Ogliastra. Enhancing interactions in a closed system

La tesi ha l'obiettivo di dimostrare come è possibile potenziare le economie locali di un sistema territoriale chiuso, quale è l'Ogliastra in Sardegna, attraverso progetti puntuali che mirino ad una migliore infrastrutturazione del territorio. L’Ogliastra, regione della Sardegna centro-orientale, è stata definita a più riprese come un’isola nell’isola, in virtù dello storico isolamento dal resto della regione dovuto sia ad aspetti geomorfologici che storico-culturali e di sviluppo economico, rendendola di fatto un unicum nel panorama regionale. Nel lavoro di tesi si sostiene come in realtà la figura dell’isola può essere metaforicamente sostituita da quella dell'arcipelago: un insieme eterogeneo di isole in cui convivono i paesi dell’interno, collocati sul versante e caratterizzati da un’economia principalmente agro-pastorale, e i paesi costieri, prioritariamente legati all'economia turistica. Se è evidente che questo sistema risulta chiuso verso l’esterno, principalmente a causa della scarsità di relazioni coi maggiori centri urbani e di collegamenti con le principali infrastrutture di accesso all’isola, sarebbe un errore pensare che non siano presenti ibridazioni, fratture e scambi. Riprendendo la metafora dell’arcipelago, il “mare” è rappresentato da un territorio che soffre gravi carenze infrastrutturali, traducibili in frammenti discontinui e minuti, principalmente costituiti da spazi per la mobilità e piccoli centri che, tuttavia, non sono in grado di caratterizzare i flussi economici, turistici e sociali latenti. Immaginare interventi progettuali in Ogliastra significa quindi lavorare principalmente sull’infrastrutturazione interna, con lo scopo di identificare e potenzialmente valorizzare gli elementi, le attività, le economie già presenti ed elevarli ad attivatori territoriali in grado di mettere in moto nuove dinamiche. All’interno di questo specifico quadro interpretativo, lo studio identifica nel sistema viario della SS125 Orientale Sarda l’asse principale su cui si articolano i principali flussi economici e turistici della regione ogliastrina. Allo stesso tempo, identifica invece nell’infrastruttura minore trasversale che collega i paesi di versante con la SS125 l’elemento generatore di possibili azioni progettuali, con l’idea che queste possano diventare più efficaci se basate su specifiche attività che vi si “aggrappano”. Nella tesi vengono quindi selezionati nell’infrastruttura viaria degli assi caratterizzati da funzioni eterogenee (spazi dell’agricoltura, del turismo, della produzione, dell’energia ecc.), identificando in alcuni di essi una caratterizzazione prevalente ed in altri un’ibridazione più o meno bilanciata. Il passaggio successivo è l’identificazione di spazi localizzatati in punti strategici lungo queste trasversali, di tratti o aree più ampie che suggeriscano progettualità compatibili con le attività già presenti sul territorio e le carenze rilevate. Si immaginano quindi nuove strutture per una riorganizzazione della produzione e distribuzione agricola, piattaforme della logistica che possano incrementare le economie produttive già presenti, potenziamenti minuti ma diffusi alle strutture del turismo, nuove configurazioni energetiche e tecnologiche su spazi in disuso che attingono da una produzione energetica sovrabbondante. Progetti puntuali che possano inserirsi all’interno di un sistema funzionale interconnesso, potenziandolo.