ANALISI DI VULNERABILITA’ SISMICA DI BENI CULTURALI ECCLESIASTICI SU SCALA TERRITORIALE = SEISMIC VULNERABILITY ANALYSIS OF ECCLESIASTICAL CULTURAL HERITAGE ON A TERRITORIAL SCALE

In Italia i terremoti rappresentano una tra le principali cause di danno e perdite per patrimonio culturale, costituito in gran parte da chiese. Il rischio sismico del territorio italiano è ben noto a causa dei numerosi terremoti che si sono verificati nel corso degli anni e degli studi e ricerche condotti in questo ambito. Questo tipo di rischio è strettamente correlato alla vulnerabilità degli edifici. Le chiese, specialmente quelle in muratura, risultano caratterizzate da alti livelli di vulnerabilità sismica e i danni che si sono verificati su di esse, hanno sottolineato la necessità di comprendere meglio il comportamento sismico di questo tipo di costruzioni al fine di definire strategie di mitigazione appropriate da applicare su larga scala. La connessione tra rischio sismico e conservazione è un argomento di grande importanza in termini sia di protezione che di prevenzione delle perdite. Questo elaborato di tesi è l’esito di uno studio condotto all’interno di un progetto di ricerca dal nome ” Beni culturali ecclesiastici: rischio e pianificazione di prevenzione e rigenerazione” condotto dal Responsible Risk Resilience Centre del Politecnico di Torino (R3C) e dalla Conferenza Episcopale Italiana (CEI) e si concentra sull’elaborazione e validazione di procedure speditive per studiare su scala territoriale la vulnerabilità delle chiese, sottolineando l’importanza dell’utilizzo di banche dati utili a una più generale lettura territoriale del rischio. In particolare, le analisi su scala territoriale presentate in questa tesi sono state svolte nel Comune di Moncalieri, situato in Piemonte, a sud ovest del capoluogo. Le analisi proposte sono state testate sulle chiese presenti sul territorio oggetto di studio, mentre un approfondimento che ha previsto un’analisi di tipo LV1 è stata condotto sulla Chiesa Collegiata di Santa Maria della Scala e Sant’Egidio situata in loco. Di notevole importanza è stato l’ausilio delle schede di censimento disponibili sul portale BeWeb. I dati contenuti in esse sono state punto di partenza per le analisi. Queste, congiuntamente ai metodi semplificati presenti in letteratura e relative elaborazioni hanno permesso di valutare parametri di complessità strutturale utili al supporto e allo sviluppo di strategie di tutela e messa in sicurezza del patrimonio. In sintesi, nell’elaborato di tesi sono presenti tre analisi: la prima mira a definire un indice di complessità strutturale che caratterizza la chiesa in base a quanti macroelementi attivabili ha nel suo complesso, la seconda simula uno scenario di danno sulle chiese analizzate relativo a due principali modelli di rottura del terreno relativi al terremoto in Val Pellice del 1808 e quello di Imperia del 1887 attraverso l’utilizzo della piattaforma open source OpenQuake. Entrambe le analisi sono state graficizzate attraverso mappe create con la piattaforma Qgis. Infine la terza è un’analisi di tipo LV1 svolta con l’ausilio della scheda “chiese “di II livello, eseguita implementando i dati delle schede di censimento con quelli reperiti da altre fonti opportunamente specificate in seguito. Seppur trattandosi di uno studio preliminare, questo lavoro di tesi mostra come si possano sviluppare, a partire da metodi speditivi, e attraverso un approccio multidisciplinare che sappia integrare fonti diverse di informazioni, strategie di conoscenza utili allo sviluppo di azioni di tutela, e messa in sicurezza.