Ricerca e analisi di una soluzione alternativa per l’azionamento di servofreni di stazionamento = Research and Analysis of an Electric Parking Brake Alternative Solution

La grande competitività propria dell’industria dell’autoveicolo unitamente alla disponibilità di grandi multinazionali come SKF®, la cui politica è incentrata sulla qualità e il miglioramento continuo, hanno motivato le attività di ricerca e analisi da me svolte e riassunte nel presente elaborato di tesi. Esse nascono dalla collaborazione tra il Politecnico di Torino, attraverso il dipartimento di ingegneria meccanica e aerospaziale (DIMEAS), e la SKF Industrie di Airasca (TO), nello specifico il reparto adibito alla progettazione e alla produzione di servosistemi elettromeccanici “Drive By Wire”. L’obiettivo è stato rappresentato dalla ricerca di una possibile soluzione alternativa al servofreno SKF Electric Parking Brake, attualmente in produzione e allestito su numerosi veicoli operanti nel settore agricolo e industriale. Particolare focus è stato posto sulla trasmissione della coppia frenante in termini puramente meccanici, esulando quindi dagli aspetti elettronici legati al controllo se non per quanto riguarda la fattibilità e la messa in servizio del servosistema stesso. La ricerca di una potenziale soluzione in grado di conferire al sistema migliori prestazioni in termini di efficienza e riduzione dei costi legati al ridimensionamento della motorizzazione, è confluita nell’analisi cinematica e cinetostatica di particolari meccanismi articolati con le caratteristiche più idonee per l’impiego, nella fattispecie rappresentate dall’irreversibilità passiva del moto, il recupero automatico dei giochi e la riduzione variabile di velocità. Il progetto di prima fattibilità ha portato ad un’ipotesi di soluzione, che potrebbe suscitare interesse da parte del produttore e motivare future analisi di costo. Nonostante il presente studio contempli approfondimenti nell’ottica di un dimensionamento ottimizzato, rimangono notevoli i margini di miglioramento, specie riguardo tutti quegli aspetti legati alla tecnologia di eventuale produzione e all’integrazione del sistema di controllo. La prototipazione e l’annessa campagna di prove risulterebbero un’eventualità plausibile, dal momento che il sistema in esame ha le prerogative di poter ridurre la taglia del motoriduttore e contenere la componente elettronica al fine di conferire più affidabilità al servosistema. Si vuole infine sottolineare che il principale contributo da me apportato alla presente attività è rappresentato dall’analisi del meccanismo, la quale è stata resa possibile da schemi e metodologie identificati, ideati e scelti dal responsabile dell’attività di ricerca.