Co-living e Co-working nella città di Tokyo Progettazione e studio di nuove forme di abitare e di condivisione degli spazi = Co-living and Co-working in Tokyo Design and study of new ways of living and sharing spaces

Raccontare la mia esperienza del Giappone, nel contesto del mio progetto di tesi sperimentale, rappresenta un traguardo importante, che coniuga aspetti personali e professionali. Tokyo, meglio di qualsiasi altra città giapponese, rappresenta il punto di partenza e di arrivo per immergersi nell’affascinante passato e, nel contempo, gettare uno sguardo sul futuro. Una città dalle mille sfaccettature, in continuo movimento, costituita da diversi agglomerati, o quartieri speciali, nei quali convivono stili di vita e abitudini diverse. Sin da subito ho appreso della necessità molto forte di interazione e aggregazione, ed in particolare della tendenza sempre più evidente all’individualismo e alla solitudine, sia nel contesto lavorativo sia in quello della vita privata. Camminando a lungo per le strade di Tokyo, ho notato, infatti, diversi livelli di socialità, a volte anche inesistenti, che derivano da aree in cui una funzione prevale molto sulle altre, o addirittura, alle volte, si configura come l’unica. È il caso del quartiere speciale- Minato, cuore degli affari della città assieme a Chiyoda e Chuo, in cui la funzione preponderante è quella terziaria, che rende il quartiere poco attrattivo e di conseguenza poco vissuto. Vi è inoltre un processo di demolizione e ricostruzione, che influisce direttamente sulla percezione del luogo, e di conseguenza su attrattività e turismo. Ciò si contrappone all’identità storica di questo quartiere, che si caratterizzava in passato per la presenza di residenze ed una attività commerciale e culturale intensa. Proseguendo con l’analisi del quartiere ho constatato la quasi assenza di aree verdi e poco utilizzate, lotti vuoti senza una funzione, spazi di risulta adibiti a parcheggio, carenza di punti di incontro e di spazi pubblici. Ho colto altresì grandi potenzialità di quest’area tra cui la posizione strategica, la location centrale e una consistente rete di trasporti. Il vantaggio di essere un’area molto servita può attrarre nuove tipologie di vita e condivisione attraverso un intervento mirato alla sostenibilità sociale, ambientale, economica e culturale. Alla luce di queste considerazioni ho deciso dunque di sovvertire gli aspetti di criticità finora analizzati, e di sfruttare le opportunità del luogo, identificando l’area di progetto nel quartiere di Minato, e in particolare quella compresa tra le zone Toranomon e Nishishimbashi, ai piedi del monte Atago. Nell’area presa in esame sono in corso interventi che tendono verso uno sviluppo verticale; in risposta a questi tipi di intervento il mio progetto, orientato ai temi del Co-working e del Co-linving, vuole proporre un modello di sviluppo alternativo, più rispettoso del contesto, realizzando un edificio non chiuso in sé stesso, ma che abbia diverse relazioni dal punto di vista sociale e urbano con il contesto del quartiere, anche attraverso la progettazione di aree pubbliche. Questo progetto può rappresentare un’opportunità per ridare nuovo respiro e vita a un quartiere poco vissuto, attenuando così le diverse criticità riscontrate e valorizzandone le potenzialità.