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Analisi degli aspetti economico finanziari che hanno caratterizzato la storia dell'Argentina a partire dagli anni '90.

Cristina Giletta

Analisi degli aspetti economico finanziari che hanno caratterizzato la storia dell'Argentina a partire dagli anni '90.

Rel. Franco Varetto. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Ingegneria Gestionale, 2020

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Abstract:

Il seguente elaborato intende approfondire in modo esaustivo le tre grandi crisi economiche e finanziarie che hanno colpito l’Argentina nel periodo che va dal 1991 al 2020 e nello specifico sono state evidenziate le similitudini che hanno caratterizzato detti periodi e le misure poste in essere dai governi al fine di scongiurare la reiterazione degli errori precedentemente commessi. L’Argentina, da sempre modello finanziario di riferimento per i paesi del Sud America, con l’attuazione del Contingency Plan, che stabilì un tasso di cambio fisso del peso rispetto al dollaro di 1:1, assistette all’ indebolimento del proprio modello finanziario sul quale aveva basato per anni la propria ricchezza. La totale miopia dei governi che si sono succeduti condusse lo Stato verso una fase di profonda recessione culminata con la dichiarazione di Default nel 2001. L’incauta gestione del debito pubblico associata ad una totale perdita di fiducia da parte degli investitori stranieri e locali, portò il Paese al punto di non poter più garantire il pagamento dei propri debiti, richiedendo l’aiuto del FMI che però non si rivelò sufficiente ad evitare il crollo finanziario. Negli anni successivi alla dichiarazione di Default, l’Argentina conobbe un periodo di ripresa del PIL in virtù del fatto che il Paese possedeva importanti risorse, in primis l’agricoltura, in grado di produrre ricchezza interna e pertanto di essere considerate molto appetibili sul mercato degli scambi con i paesi esteri. Nonostante ciò, l’onere di soddisfare i debiti ancora pendenti continuava a gravare sul governo. Pertanto, il governo di Kirchner decise di intraprendere la strada della ristrutturazione del debito nel tentativo di permettere al paese di continuare a crescere, di ridurre il tasso di disoccupazione e di corrispondere ai debitori almeno una parte degli importi ancora dovuti. Sebbene gli sforzi compiuti dal governo nell’ attuare tale sistema di ristrutturazione vennero accolti dalla maggioranza dei creditori in maniera positiva, una parte di essi non ritenne soddisfacente né accettabile tale proposta decidendo di intraprendere azioni legali volte al riconoscimento dell’ammontare totale del proprio debito. La linea dura portata avanti dal governo argentino non fu in grado di arrestare questa minoranza dei creditori, i quali si rivolsero al Tribunale di New York ottenendo il riconoscimento delle proprie pretese. E fu così che nel 2014 il Tribunale di NY obbligò lo stato argentino a corrispondere per intero il debito dovuto ai creditori costringendo l’allora presidente a dichiarare nuovamente lo stato di default tecnico sul debito pubblico. Successivamente, salì al governo Macri che attuò una politica antitetica rispetto alla precedente. Dopo anni di protezionismo, il governo di Macri decise di adottare una politica fondata sulla liberalizzazione dei mercati finanziari attraverso l’emissione di nuovi titoli che però resero il paese dipendente dagli investitori stranieri. Inoltre l’aumento dell’inflazione e della disoccupazione, il problema relativo alla fuga dei capitali e l’impossibilità per il governo di ripagare i debiti contratti condussero il paese verso una nuova crisi finanziaria. Ad oggi l’Argentina versa in una condizione economica e finanziaria precaria per cui sono state attuate nuove riforme e avviati accordi con il FMI al fine di ottenere un finanziamento con il quale tentare di fronteggiare la crisi che sta vivendo.

Relatori: Franco Varetto
Anno accademico: 2019/20
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 102
Soggetti:
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Ingegneria Gestionale
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-31 - INGEGNERIA GESTIONALE
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/13934
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