Social media: da nuova risorsa per le imprese a trampolino per i futuri imprenditori. = Social media: a new resource for firms and future entrepreneurs.

Negli ultimi trent’anni le imprese hanno dovuto affrontare nuove sfide legate alla rete e a internet. Nel primo capitolo si analizza come le aziende hanno reagito al nuovo canale di vendita: quello online. L’obiettivo che ci si pone in questa prima parte è quello di comprendere come l’e-commerce e la rete abbiano rivoluzionato la gestione dell’azienda e dalla sua supply chain. Quello che si scopre è che il commercio virtuale ha permesso l’abbattimento di diverse barriere, come quella geografica, e la riduzione di alcuni costi, portando anche in alcune situazioni ad ottenere un mercato più efficiente. L’e-commerce ha portato le imprese a dover affrontare anche nuovi ostacoli, come la necessità di creare delle partnership solide per essere più flessibili in vista dei nuovi cambiamenti o la difficoltà di individuare i propri competitors, ora che non si hanno più limiti geografici. Altro cambiamento importante riguarda le strutture di mercato, dove si osserva che alcuni intermediari, prima fondamentali, diventano ormai inutili, mentre si ha la necessità di crearne dei nuovi. Nel secondo capitolo dell’elaborato ci si sofferma su un altro fenomeno, ovvero quello dei social media. Lo scopo è capire e comprendere come queste piattaforme possano diventare una risorsa all’interno della strategia aziendale. Si scopre infatti che l’impresa ora ha un nuovo canale comunicativo, che le permette di sfruttare un nuovo genere di pubblicità, meno costosa e più diretta, ma soprattutto i social media danno la possibilità all’azienda di interagire direttamente con i propri consumatori senza ricorrere a intermediari. Grazie a questa comunicazione più diretta sia tra azienda e consumatore, sia tra consumatore e consumatore, si ha la nascita delle community, la cui gestione è fondamentale per costruire e mantenere l'immagine del brand. I social media non sono solo comunicazione e pubblicità, ma sono soprattutto fonte di dati. Con gli anni, grazie a un’attenta analisi del comportamento degli utenti sulla rete è possibile ricavare un’enormità di informazioni su di essi, utili anche per fare una profilazione dei consumatori. Questo porta un notevole vantaggio per le imprese, che sempre di più conoscono le abitudini e i gusti dei propri acquirenti, ma dall'altra parte si ha uno svantaggio per i quest’ultimi che rischiano sempre di più una maggior estrazione del surplus. Nel terzo capitolo si analizza come i social media portano ad avere un’evoluzione del commercio online, andando a sanare e risolvere alcune problematiche riscontrate con l’e-commerce. Sebbene non sia possibile effettuare (per ora) delle transazioni economiche sui social media, codesti rappresentano delle perfette vetrine “virtuali” per i brand. Grazie alle informazioni raccolte dai social media le aziende possono mostrare i propri prodotti agli utenti che ricadono maggiormente nel loro target e, inoltre, chi lo desidera viene subito reindirizzato dalla piattaforma al sito online dell’azienda, dove potrà completare l’acquisto. L’ultimo capitolo si sofferma sull’analisi dell’influencer, ovvero le nuove “icone web”. Questi soggetti sono riusciti a costruire un rapporto di fiducia con i propri follower, diventando così dei perfetti ambassador per le aziende. Infine, si analizzano dei casi studio riguardanti due donne che sfruttando la loro popolarità sul web hanno fondato con successo le loro aziende.