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I castelli e la modernizzazione del paesaggio urbano in Giappone dall'era Tokugawa a oggi = Castles and urban landscape modernization in Japan from the Tokugawa era until today

Alessia Bertacco

I castelli e la modernizzazione del paesaggio urbano in Giappone dall'era Tokugawa a oggi = Castles and urban landscape modernization in Japan from the Tokugawa era until today.

Rel. Mauro Volpiano. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città, 2020

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Abstract:

L’immagine che tutti quanti colleghiamo all’idea di castello è sicuramente molto diversa dal tipico aspetto di un castello giapponese. Com’è facilmente intuibile anche la loro storia, e l’utilizzo che ne viene fatto risultano diversi dai castelli europei; le prime tipologie di fortificazione in Giappone precedono le fonti scritte, e per questo motivo le informazioni che le riguardano risultano incerte, ma è a partire dal periodo feudale che i castelli iniziano ad assumere un ruolo rilevante, prima come roccaforti di piccole dimensioni posizionate sulla cima delle montagne, in luoghi facilmente difendibili, poi come residenze sfarzose su colline o pianure con l’ascesa di Oda Nobunaga, per diventare infine un semplice simbolo del potere d’influenza del singolo signore feudale durante il periodo di pace portato dai Tokugawa. Le città castello che intorno ad essi si sono formate a partire dalla fine del XVI secolo si distinguono da tutte le altre città sorte nel medesimo periodo per la peculiare organizzazione spaziale: questa in alcuni casi risulta ancora oggi leggibile all’interno del tessuto urbano di alcune delle maggiori città del Paese, sviluppatesi dalle corrispettive città castello. La relazione che intercorre tra il castello e la città muta profondamente nel corso della storia, così come muta la percezione del castello stesso; si alternano infatti periodi di estremo rifiuto, in cui la damnatio memoriae porta alla distruzione di numerosissime strutture, ai primi riconoscimenti del loro valore. Entra in gioco quindi la tutela dei beni culturali, con tutte le sue sfaccettature, che non si limita a riconoscere e preservare i singoli castelli, ma protegge anche intere porzioni di tessuto urbano, come ad esempio antichi quartieri di samurai, in cui è stata mantenuta l’atmosfera tipica dell’era Tokugawa. La rivalutazione ha portato anche un rinnovato desiderio di ricostruire le strutture andate perdute nel corso dei secoli, che negli anni successivi alla Seconda guerra mondiale porteranno alla realizzazione di numerosissimi castelli, tutti rigorosamente in cemento armato: questa tipologia di intervento è strettamente legato alla rivitalizzazione dei territori regionali, per i quali il castello diventa un landmark, un simbolo di riferimento ma soprattutto un’attrazione turistica in grado di far ripartire l’economia delle aree posizionate al di fuori della Cintura del Pacifico. Cosa sono oggi quindi i castelli? Quale ruolo ricoprono all’interno della città che li ospita e come si rapportano con essa? Per trovare una risposta adeguata a queste questioni bisogna fare rifermento alle tracce leggibili all’interno del territorio cittadino, e soprattutto tenere in considerazione quelle che sono le dinamiche legate alla ricostruzione di un castello oggi, le motivazioni che guidano la proposta di nuovi progetti legati ad essi e la nuova tendenza, appoggiata dall’Agenzia per gli affari culturali, che spinge ad utilizzare materiali e tecniche tradizionali, per creare castelli interamente in legno che si avvicinino il più possibile all’antica immagine andata perduta.

Relatori: Mauro Volpiano
Anno accademico: 2019/20
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 458
Soggetti:
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-04 - ARCHITETTURA E INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA
Ente in cotutela: Waseda University (GIAPPONE)
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/13626
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