Daniele Cane
APPLICAZIONE DELLA MODELLAZIONE DELL’HABITAT A MESO-SCALA ALL’INTERNO DEL TERRITORIO ITALIANO = APPLICATION OF MESO-SCALE HABITAT MODELLING WITHIN THE ITALIAN TERRITORY.
Rel. Paolo Vezza, Giovanni Negro. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Ingegneria Civile, 2019
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Abstract: |
La salvaguardia degli ecosistemi sarà un problema che sempre più otterrà importanza nel corso degli anni, questo perché l’insediamento antropico e l’utilizzo smodato che l’uomo fa di tutte le risorse messe a disposizione dalla natura sta causando seri problemi di sopravvivenza e di proliferazione degli altri esseri viventi. A titolo d’esempio possiamo considerare come l’utilizzo delle risorse idriche da parte dell’uomo, sotto le varie forme, comporti una progressiva distruzione dell’habitat naturale esistente. Entrando nello specifico di questo argomento di tesi, vedremo come sarà possibile analizzare le conseguenze in termini di perdita di habitat disponibile per le varie specie fluviali nei casi studio posti sotto esame. Per le ragioni sopra esposte, il Politecnico di Torino ha lavorato a una metodologia innovativa per fare in modo di minimizzare gli effetti causati dall’uomo, in caso di utilizzo di risorse idriche fluviali. La metodologia definita MesoHABSIM, si prefigge appunto l’obbiettivo di analizzare e definire la perdita di habitat fluviale per alcune specie target in funzione delle derivazione di una certa quantità d’acqua per uno specifico fiume/torrente. Verrà ampiamente definito come varie caratteristiche del fiume giocano un ruolo di prim’ordine nella quantificazione dell’habitat fluviale e che è necessario, in partenza, esaminare il fiume per varie portate in vari periodi dell’anno, così da farsi un’idea come esso reagisca al cambio di portata. Sono stati presi in considerazioni 49 casi studio in Italia per i quali è stata effettuata un’analisi specifica in termini di habitat fluviale. Rilevante è stata anche l’analisi idromorfologica effettuata precedentemente, in cui si è andati a definire le varie unità idromorfologiche (UMI) presenti alle varie portate fluenti. L’obbiettivo di questo lavoro di tesi è stato quello, partendo dall’analisi dei siti d’interesse in varie condizioni di portata, di effettuarne un’analisi statistica dei dati a disposizione così da quantificare realmente le modifiche che insorgono nell’habitat e nella distribuzione idromorfologica all’aumentare della portata. Successivamente quello di catalogare in due livelli (uno semplice e l’altro esteso) i vari corsi fluviali in base a caratteristiche ottenibili grazie all’analisi statistica precedentemente effettuata. Infine predisporre un’analisi regionale dei corsi d’acqua esaminati così da valutare il valore minimo di portata che deve essere garantita per la sopravvivenza e la corretta proliferazione delle specie target presenti. |
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Relatori: | Paolo Vezza, Giovanni Negro |
Anno accademico: | 2019/20 |
Tipo di pubblicazione: | Elettronica |
Numero di pagine: | 110 |
Soggetti: | |
Corso di laurea: | Corso di laurea magistrale in Ingegneria Civile |
Classe di laurea: | Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-23 - INGEGNERIA CIVILE |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/13551 |
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