RE-INC. RIVERTOWN Innovation District

RE INC. è l’idea alla base di questa tesi. L’obiettivo è la rinascita di uno dei quartieri storicamente più significativi di Detroit, Rivertown, nell’east riverfont della città, teatro della nascita dell’industria americana. Attraverso l’adozione di strategie puntuali e a livello di masterplan, si è voluto intervenire sviluppando il concetto di Innovation District, approccio che sempre molte più realtà urbane sfruttano per donare nuova vita ad ex aree industriali ormai dismesse o di scarsa attrattiva. La rinascita di Rivertown passa attraverso la storia della città e proiettandola al futuro, inserendo nelle funzioni dell’area il lavoro pesante dell’industria e della manifattura e i servizi IT di co-working, start-up, fab lab e incubatori di idee e imprese. Come Rivertown è stato l’incubatore dell'industria americana nell’800, così oggi punta a rilanciare una idea di nuova economia di cui tutta la città possa trarne vantaggio, a livello lavorativo, con nuove opportunità di lavoro, a livello ambientale, con un legame con il paesaggio fluviale molto forte e a livello di intrattenimento con una massiccia presenza di funzioni dedicate al food and beverage, allo shopping e all’arte e cultura. L’incubatore e l’industria diventano due elementi forti all’interno del progetto, guidando lo sviluppo di spazi aperti e chiusi. La tesi si divide quindi in due parti principali, la prima relativa alla Rivertown di oggi, con storia, dati e analisi svolte direttamente sul suolo di Detroit e una seconda parte di rielaborazione delle idee e delle strategie di intervento, passando attraverso l’analisi di casi studio sul tema dell’innovation district, per giungere ad un progetto di masterplan e di carattere architettonico su quello che sarà il nucleo dell’intervento. Il concetto alla base del progetto deriva dall'ultimo soprannome attribuito al quartiere, Warehouse District. L'idea è quella del magazzino e del fattorino. La dinamicità delle funzioni si sviluppa sull'orizzontale, correndo lungo gli assi stradali, occupando e rifunzionalizzando l'eredità industriale. Le nuove costruzioni, caratterizzate da funzioni "statiche" e di confort si sviluppano in verticale, come nuove sopraelevazioni, assumendo sembianze di moderni "scatoloni", accorpando volumi e giocando nel movimento degli stessi.