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Trasformazione del paesaggio nella metropolizzazione di Asti. "Analisi tratto Asti-Castell'Alfero"

Giancarlo Inguì

Trasformazione del paesaggio nella metropolizzazione di Asti. "Analisi tratto Asti-Castell'Alfero".

Rel. Elisabetta Forni. Politecnico di Torino, Corso di laurea in Architettura, 2008

Abstract:

Dalla seconda metà del '900 ad oggi l'Italia ha coperto oltre Il milioni di ettari di superfici libere, ovvero di paesaggi ancora non toccati dall'urbanizzazione, con l'asfalto e il cemento. La superficie è enorme, pari ad un terzo del territorio nazionale ancora libero dall'edificazione e corrisponde ad un'area grande come l'intero Nord del Paese. Inoltre il processo di erosione del suolo e del paesaggio non si è arrestato e si è fatto sempre più serrato: se prima infatti i dati registrati parlavano di 100.000 ettari trasformati ogni anno, oggi le statistiche Istat (nella quale non rientrano i recenti abusi edilizi) parlano, nel periodo che va dal 1997 al 2003, di 380.000 ettari occupati in media all'anno.

Questo eccesso è reso possibile dalla debolezza di una legge urbanistica generale non aggiornata e poco severa, dalle lacune dei controlli regionali e comunali, dalla contrattazione, che di fatto avviene e che è a sfondo economico, con la proprietà fondiaria, o in taluni casi, addirittura dall'abbandono delle regole della pianificazione. A queste problematiche si aggiungono quelle di una domanda edilizia primaria di giovani coppie, di anziani sfrattati, di immigrati alla ricerca di alloggi economici, nella maggior parte dei casi in affitto, che vengono "investiti" dalla speculazione e costretti a situazioni insostenibili (si parla di circa 800.000 immigrati senza tetto o con un tetto precario). Viene in questo contesto sottolineata la fragilità dell'intervento pubblico italiano nell'edilizia, e nello specifico nel recupero del pregresso, che non soddisfa i bisogni dei cittadini; è anche per questo motivo che la nostra offerta di edilizia economica è ai suoi minimi storici, molto lontana dalla media dei Paesi europei sviluppati.

La sostanziale speculazione edilizia a cui stiamo assistendo, inermi o quasi, è iniziata con la cementificazione delle coste e adesso si protende sempre più tra le valli interne e il territorio collinare di cui anche Asti fa parte, compromettendo irreversibilmente la risorsa paesaggio.

Per invertire questo senso di marcia negativo è per ,molti studiosi necessario orientarsi verso piani paesaggistici dettagliati e prescrittivi, destinare maggiori risorse alla tutela del paesaggio, ripotenziare i quadri delle Soprintendenze, dare valore pratico alla normativa del Codice del paesaggio, regredire verso l'edilizia economica e 1'affitto, incoraggiare il restauro, non sottrarre suolo agricolo all' edificazione di industrie e centri commerciali e grazie a queste "attenzioni" risparmiare il più possibile sull'uso del suolo e, di conseguenza, del paesaggio.

Dobbiamo renderci conto che un bene comune formidabile e irriproducibile come il paesaggio italiano non deve essere "ferito" dalla speculazione edilizia ma anzi le nuove iniziative devono aiutare e valorizzare questo nostro patrimonio, rispondendo sia ai bisogni materiali che al desiderio collettivo di preservare il nostro bellissimo Paese. Il contesto in cui vivo non sembra esimersi da questo quadro, ed è per questo motivo che in questa tesi ho cercato di analizzare la mia realtà, con la speranza di avere un quadro oggettivo su cosa sta avvenendo e su come sarebbe meglio agire.

Nello capitolo affronterò il tema del paesaggio e della sua tutela nelle linee generali.

Dal 2° capitolo entrerò nel vivo dell'analisi dell'area che ha scelto come oggetto di studio, approfondendo la documentazione raccolta di dati statistici socio-demografici ed economici con un lavoro di carattere più qualitativo. Il 3° capitolo è infatti dedicato ad un mio lavoro di documentazione fotografica che illustra il "prima" e il "dopo", mettendo in luce la pesantezza delle trasformazioni subite dal paesaggio astigiano esaminato; inoltre ho intervistato otto testimoni privilegiati seguendo una traccia di domande a risposte aperte che mi ha consentito di completare il quadro con il punto di vista dei soggetti sociali attivi sul territorio.

Al "che fare" è dedicato, dal più generale al particolare" sia il capitolo 4 che analizza le politiche d'intervento, sia il capitolo 5 dove affronto l'analisi dei piani e progetti che hanno coinvolto il territorio astigiano. Nelle conclusioni tenterò una riflessione sugli esiti concreti e visibili di tali piani e progetti.

Relatori: Elisabetta Forni
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: U Urbanistica > UK Pianificazione urbana
G Geografia, Antropologia e Luoghi geografici > GG Piemonte
Corso di laurea: Corso di laurea in Architettura
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/1290
Capitoli:

CAPITOLO 1- PAESAGGIO DELL'ASTIGIANO E DELLA ZONA IN ESAME

1.1 - LA TUTELA DEL PAESAGGIO

1.2 - LA COMPLESSITA' DEL PAESAGGIO

CAPITOLO 2 - SVILUPPO E ANALISI DIACRONICA DELLA ZONA CONSIDERATA

2.1 - MOVIMENTO E CRESCITA DEMOGRAFICA

2.2 - SVILUPPO ECONOMICO

2.3 - SVILUPPO DELLA VIABILITA'

CAPITOLO 3 - CASI EMBLEMATICI E APPROFONDIMENTO DELL'ANALISI

3.1 - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA

3.1.1 - ANALISI TRATTO CASTELL'ALFERO - PORTACOMARO

3.1.2 - ANALISI TRATTO PORTACOMARO - ASTI

3.2 - INTERVISTE

3.3 - ANALISI DEL CONTENUTO

CAPITOLO 4 - POLITICHE D'INTERVENTO

4.1 - LA DECRESCITA SERENA

4.2 - IL RAPPORTO BRUNDTLAND

4.3 - LA CONFERENZA DI RIO E RICADUTE NAZIONALI

4.4 - CARTA DI AALBORG 1994

4.5 - AGENDA 21

4.6 - AGENDA 21 LOCALE

CAPITOLO 5 - PIANI E PROGETTI

5.1 - POLITICHE TERRITORIALI REGIONALI

5.2 - LA PIANIFICAZIONE

5.3 - IL PIANO TERRITORIALE REGIONALE

5.4 - IL NUOVO PIANO TERRITORIALE REGIONALE

5.5 - IL PAESAGGIO NELLA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE REGIONALE

5.6 - IL PIANO PAESAGGISTICO REGIONALE

5.7 - LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

5.8 - IL PIANO TERRITORIALE E PROVINCIALE

5.9 - IL PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE

5.10 - IL PIANO PARTICOLAREGGIATO

5.11- PROGETTO EXTRAMET

5.12- LA VALORIZZAZIONE DELLA CINTURA VERDE NELLA CITTA' DI ASTL

5.13 - PROGETTO PROGRESDEC

5.14 - LAMCODE (Landscape Management for Countryside Development) CONCLUSIONI

BIBLIOGRAFIA

Bibliografia:

- AA. VV. (2008), Condividere, Valutare, Trasferire - Sfide per la pianificazione territoriale: riflessioni a partire dal progetto Progresdec, Regione Piemonte, Torino.

- AA. VV. (1981), Conoscere l'Italia: enciclopedia dell'Italia antica e moderna, Istituto geografico De Agostani, Novara.

- AA. VV. (1993), Curiosasti: un po' di storia, qualche aneddoto e tante curiosità sulle circoscrizioni del Comune di Asti, Omnia, Asti.

- AA. VV. (2007)~ Extramet - Lo spazio rurale nel contesto della nuova metropolizzazione, Regione Piemonte, Torino.

- AA. VV. (2008), Lamcode Asti - Linee guida per il paesaggio rurale, Regione Piemonte e Comune di Asti, Asti.

- AA. VV. (2007), Non si demolisce così un paese, in "L'Unità", 25 marzo, p.27.

- Borgna Carlo (2004), Da Grixano a Portacomaro: la storia di un angolo di Monferrato, Se.Di.Co di Lorenzo Fomaca, Asti.

- Centro Studi per lo Sviluppo Rurale della Collina (2007), La valorizzazione della cintura verde della città di Asti - il Parco Agricolo perturbano, Asti.

- Devecchi Marco (2003), Ha un valore il paesaggio astigiano?, in "La Nuova Provincia", 26 novembre, p.22.

- Devecchi Marco (2003), Quale futuro per il paesaggio astigiano?, in "La Nuova Provincia", 5 novembre, p.25.

- Devecchi Marco (2003), Perché un osservatorio del paesaggio?, in "La Nuova Provincia", 22 ottobre, p.19.

- Erbani Francesco (2007), Quanto paesaggio si è perso in Italia, in "La Repubblica", 25 ottobre, pAO.

- Gorz Andrè (1992), Capitalismo, Socialismo, Ecologia, Manifestolibri, Roma.

- Latouche Serge (2008), Breve trattato sulla Decrescita Serena, Bollati Boringhieri, Torino.

- Osservatorio del paesaggio per il Monferrato e l'Astigiano (2006), Il Paesaggio del Romanico Astigiano, Banca C.R. Asti, Asti.

- Piccolomini Michele (1993), Lo sviluppo sostenibile: una sfida per le città, in "ReS", n07 gennaio - marzo, pp. 65-80.

- Pirani Mario (2007), In mancanza dei Budda aggrediamo il paesaggio, in "La Repubblica", 19 novembre, p.25 .

- Settis Salvatore (2007), Chi salverà il paesaggio, in "La Repubblica", 27 novembre, p.27.

SITOGRAFIA:

- www.centrocollina.unito.it

- www.regione.piemonte.it

- www.provincia.asti.it

- www.comune.asti.it

- www.castellalfero.net

- www.comuni-italiani.it

- www.progresdec.org

- www.lamcode.eu

- www.osservatoriodelpaesaggio.org

- www.istat.it

- www.maps.live.it

- www.maps.google.it

- www.asti.coldiretti.it

- www.at.camcom.it

- www.cia.it

- www.wikipedia.org

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