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Biella: indagine storica sui colori della città

Luca Mazzali

Biella: indagine storica sui colori della città.

Rel. Giovanni Maria Lupo. Politecnico di Torino, Corso di laurea in Architettura, 2008

Abstract:

Il lavoro che intendo presentare nasce dalla constatazione che in Biella, come in moltissime altre città d'Italia, la tinteggiatura delle facciate degli edifici nuovi o restaurati, annoverata tra le opere di manutenzione ordinaria, non è in pratica soggetta a controlli preventivi efficaci, fatta eccezione per i soli edifici di particolare interesse storico sottoposti a salvaguardia dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici; dunque il problema della tinteggiatura delle facciate è strettamente legato alla mancanza di specifica normativa.

I numerosissimi casi di coloriture non adatte possono provocare gravi danni all'aspetto dei fabbricati di una città; sono molte le immagini di edifici, stravolte e rese illeggibili a causa di una tinteggiatura che non tiene conto dei vari elementi architettonici presenti in facciata, oppure tinteggiati con colori non adatti perché non appartengono alla tradizione cromatica del luogo in cui, queste costruzioni, sono inserite.

Negli ultimi decenni alcune grandi città hanno creato regolamenti a riguardo della questione; probabilmente Torino è stata una delle prime città a cogliere l'importanza di questo problema e a cercare delle soluzioni, adottando nel 1978 un "Piano Regolatore del Colore", poi negli ultimi anni "Piano del Colore"; purtroppo la città di Biella, come in altre situazioni, è rimasta indietro, non avendo ancora posto le basi per la creazione di un tale piano.

In poche parole, l'obiettivo principale del Piano è quello di tutelare e disciplinare il patrimonio cromatico-decorativo dei fronti degli edifici storici e non, e si prefigge di selezionare, dopo un'accurata procedura di ricerca tecnico-storica, i colori che dovranno comporre la tavolozza delle possibili scelte cromatiche indirizzate alle superfici esterne degli edifici e ai vari elementi architettonici (fondi, cornicioni, decori, zoccoli, ecc.), per valorizzare gli scenari fisici della città e, soprattutto, per garantire la conservazione e la leggibilità del patrimonio edilizio.

Per porre le basi di un Piano del Colore e garantire che gli obiettivi sopra indicati siano raggiunti, si deve apprendere, attraverso ricerche d'archivio e prove di laboratorio, la tradizione cromatica della città, in modo da conservare o ripristinare le tecniche ancora leggibili di applicazione e di tinteggiatura; così facendo le superfici esterne dei manufatti potranno essere salvaguardate, poiché è il territorio, in cui sono situati gli edifici, che regola la metodologia di intervento, la scelta dei materiali e soprattutto dei colori da utilizzare, dato che è proprio in questo ambiente che si trovavano e coltivavano le terre coloranti, utilizzate m origine, per produrre queste tinte.

L'obiettivo principale della mia tesi di laurea è di riportare alla luce la tipologia di colori utilizzati in origine nella tinteggiatura degli edifici, e di offrire così alla città di Biella le basi per il processo di formazione di un Piano del Colore, al fine di risolvere il problema della tinteggiatura delle facciate dipinte a calce.

La mia tesi si è sviluppata attraverso una ricerca storica che ha analizzato i documenti d'archivio (relativi alle domande per interventi sugli edifici, presentati alla Commissione di Pubblico Ornato), i regolamenti d'ornato ed edilizi e le terre coloranti presenti nel Biellese (dalle quali derivarono i colori utilizzati nella tinteggiatura degli edifici).

La fonte d'informazione più autorevole sulle facciate dipinte della città di Biella è costituita dai documenti d'archivio, di non sempre facile consultazione. Il reperimento dei documenti è avvenuto in Biella, presso la sede dell'Archivio di Stato e la "Sala Biella" della Biblioteca Civica.

La mia attenzione si è soffermata in particolare sulla ricerca di facciate di edifici più interessanti per storia e colore; per ogni singolo edificio analizzato, si è provveduto a tradurre e a trascrivere i testi relativi alle richieste di autorizzazione ai lavori presentati alla Commissione di Pubblico Ornato della città di Biella, e le eventuali risposte ed osservazioni da parte di questa ultima.

Infatti, in questi documenti sono riportate anche le domande, a volte arricchite con disegni allegati, inerenti agli interventi su intonaci, tinteggiatura e decorazione degli edifici.

Da quest'analisi si possono capire i tipi di interventi che furono fatti sugli edifici e, per quanto interessa la mia ricerca, le indicazioni sul tipo di colore utilizzato per la tinteggiatura.

Sono stati inoltre analizzati i testi normativi, a partire dai primi regolamenti della Commissione di Pubblico Ornato del 1835 fino ad arrivare ai regolamenti in vigore nei primi decenni del '900: in modo da avere una visione più chiara sul tipo di normativa che regolamentava gli interventi sugli edifici, la tinteggiatura (o intonacatura) e su eventuali indicazioni sul tipo di colore da adottare.

E' stata poi fatta anche una ricerca sulle terre coloranti presenti nel Biellese, la loro ubicazione e il loro utilizzo, dato che sono alla base dei primi colori utilizzati per tinteggiare gli edifici, in modo da poter risalire alle sfumature di colore che da queste terre potevano derivare.

Come accennavo prima, si deve apprendere la tradizione cromatica del luogo in cui si deve intervenire, la quale si ottiene unendo: i risultati di una ricerca storica (fatta di analisi di documenti d'archivio, di regolamenti e di bibliografie) e i risultati di una ricerca tecnica (fatta di analisi chimiche, stratigrafie e rilievi spettro-fotometrici); in questa mia tesi, tale ricerca tecnica, non è stata eseguita direttamente per una mancanza di mezzi specifici che mi permettessero di affrontarla in modo corretto.

Confrontando, alla fine, i risultati delle due ricerche si dovrà arrivare ad indicazioni precise su, cromatismi da adottare in caso di intervento, non solo sulla facciata degli edifici, ma anche per i vari elementi architetti sul tipo di intonaco da utilizzare.

E� mio intento fornire un supporto "storico" agli Amministratori e operatori del settore, nel quale emergano chiaramente i colori utilizzati in origine nella tinteggiatura, e che serva dunque come base di partenza per la creazione di un Piano del Colore per la città di Biella, affinché si possa garantire la conservazione e la leggibilità anche agli edifici meno "datati" storicamente e quindi meno tutelati sotto questo punto di vista. I limiti, inevitabili in un lavoro di questo tipo, sono rappresentati dalla frammentarietà della documentazione di cui sono venuto in possesso e dalla non facile decifrazione di alcuni testi che hanno subito un notevole deterioramento col passare degli anni.

Questo non ha comunque impedito che si giungesse al termine del lavoro, consentendo di presentare una documentazione sufficientemente completa sull'argomento in questione.

Relatori: Giovanni Maria Lupo
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: A Architettura > AP Rilievo architettonico
U Urbanistica > UN Storia dell'Urbanistica
G Geografia, Antropologia e Luoghi geografici > GG Piemonte
Corso di laurea: Corso di laurea in Architettura
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/1278
Capitoli:

1 Introduzione

4 Analisi dei documenti d'archivio

7 Regolamento d'Ornato della Città di Biella (1835)

8 Regolamento Edilizio della Città di Biella (1859)

10 Città di Biella - Regolamento Edilìzio (1906)

12 Città di Biella - Raccolta dei Regolamenti Municipali

� Regolamento Edilizio (1934)

14 Città di Biella - Regolamento Edilizio (2004)

17 Richieste presentate alla Commissione d'Ornato e al Consiglio Edilizio

49Schema riassuntivo riportante i colori rinvenuti nelle richieste presentate alla Commissione d'Ornato e al Consiglio Edilizio

50Elenco dei disegni significativi allegati alle richieste presentate alla Commissione d'Ornato e al Consiglio Edilizio

73 Analisi di fonti iconografiche

76 Analisi visiva dell'esistente

91 Terre coloranti : pigmenti naturali per coloriture murali

96 Cambiamenti nei prodotti e nei sistemi di tinteggiatura

99 Caratteristiche delle terre coloranti

99 Definizioni e classificazione

101Lavorazioni tradizionali delle terre coloranti

102Sistemi tradizionali di coloritura

102Tinta a calce e latte

103Tinta a tempera di bianco Santo e colla 103 Velature di solo pigmento e colla

106 Leganti organici

107 Principali terre coloranti importate in Piemonte

107 Ocre provenzali

109 Ocre sarde

111 Terre bruciate

112Terre di Gualdo Tadino

113Terre di Siena

114Terre d'ombra di Cipro

115Terre verdi di Nizza

116Terre verdi di Verona

117Terre veronesi

118 Terre coloranti piemontesi

118Pigmenti delle miniere di Brosso e Baio

119Terre brune di Almese e Germagnano

120Terre del monregalese

122 Terre dell' alta pianura biellese e novarese

124 Dizionario dei colori

145 Teoria del colore

145 Cenni storici

147 Colorimetria

149Colore e luce

150La progettazione e gli effetti psicologici del colore

152 Sistemi di specificazione del colore

155 Sistema CIE

157 Sistema del colore di Muriseli

161 Sistema ISCC.NBS

163 Sistema NCS

166 Progettare il recupero delle facciate : il Piano del Colore

168Finalità del Piano

169Metodologia progettuale

174Fasi di acquisizione dei dati

175Metodica progettuale del Piano

176Metodologia di studio 178 Documentazione

186 Codificazione dei colori t$&<

189 Rilievo architettonico e cromatico

192 Aspetti procedurali

194 Principi di normativa

196 Esempio di attuazione : il Piano del Colore di Torino

207 Conclusioni

210 Bibliografìa

Bibliografia:

A. Roccavilla, Biella cent 'anni fa, Biella, Tipografia Amosso, 1900. V. Donati, Biellese nei secoli : atlante di storia biellese, Biella, Libreria Giovannacci, 1979.

G. Brino, I colori del Piemonte - Introduzione ad una banca dati, Torino, Regione Piemonte, 1986.

P. Scarzella e P. Natale, Terre coloranti naturali e tinte murali a base di terre, Torino, Stamperia Artistica Nazionale, 1989.

P. Bellardone e G. Cavatore, Saluti da Biella - Immagini d' un tempo attraverso le cartoline d'epoca, Biella, Ed. Ieri e Oggi, 1992.

S. Barbera, L. Bocchietto, A. Gariazzo, C. Giachino, C. Zaninetti, Oltre i "piani del colore"progetto a Biella Piazzo, in « Polis idee nella città », Milano, a. E, 1996, 6, pp. 69-72.

REFERENZE D'ARCHIVIO

Regie lettere patenti colle quali S. M. stabilisce nella Città di Biella una Commissione di Pubblico Ornato, Biella, Tipografia Amosso, 1835 (Biella, Archivio di Stato).

Città di Biella � Registro delle provvidenze e concessioni date dalla Commissione d'Ornato in dipendenza dei ricorsi dei particolari od altri, dal 1835 al 1854 (Biella, Archivio di Stato).

Città di Biella - Deliberazioni del Consiglio Edilizio dal 1854 a tutto il 1860 (Biella, Archivio di Stato).

Regolamento Edilizio della Città di Biella (approvato con Reale Decreto 15 febbraio 1859), Biella, Tip. Sociale Ardizzone e Comp., 1859 (Biella, Archivio di Stato).

Città di Biella - Deliberazioni del Consiglio Edilizio dal 1861 a tutto il 1865 (Biella, Archivio di Stato).

Città di Biella - Registro dei Verbali del Consiglio Edilizio dal 1866 al 1870 (Biella, Archivio di Stato).

Città di Biella - Registro dei Verbali del Consiglio Edilizio dal 1871 ai 1874 (Biella, Archivio di Stato).

Città di Biella - Registro dei Verbali del Consiglio Edilizio dal 1875 al 7S7£-(Biella, Archivio di Stato).

Città di Biella - Consiglio Edilizio - Progetti approvati dall'anno 1879 a tutto il 1882 (Biella, Archivio di Stato).

1883 a tutto il 1885 (Biella, Archivio di Stato).

Città di Biella - Consiglio Edilizio - Progetti approvati dall'anno

1886 a tutto il 1888 (Biella, Archivio di Stato).

Città di Biella - Consiglio Edilizio - Progetti approvati dall'anno

1889 a tutto il 1891 (Biella, Archivio di Stato).

Città di Biella - Consiglio Edilizio - Progetti approvati dall'anno

1892 a tutto il 1893 (Biella, Archivio di Stato).

Città di Biella - Consiglio Edilizio - Progetti approvati dall'anno

1894 a tutto il 1897 (Biella, Archivio di Stato).

Città di Biella � Consiglio Edilizio � Progetti approvati dall'anno

1898 a tutto il 1900 (Biella, Archivio di Stato).

Regolamento Edilizio, Biella, 10 gennaio 1906 (Biella, Archivio di

Stato).

Città di Biella - Raccolta dei Regolamenti Municipali n° 10 �

Regolamento Edilizio, Biella, Stab. Lito-Tipografico Amosso, 1934

(Biella, Biblioteca Civica, Sala Biella).

Città di Biella - Regolamento Edilizio, 8 aprile 2004 (Biella, Ufficio

Tecnico Comunale).

ALTRE REFERENZE

M. Guglielminotti e C. Scruini, / colori di Biella, tesi di laurea, rei. G. Brino, Politecnico di Torino, Facoltà di Architettura AA.

1993/94.

http://www.colorsystem.com (sito internet sulla storia e sui sistemi di

specificazione del colore). http://www.comune.pontcanavese.to.it/piani.

http^/www.comune.torino.it/regolamenti.

http://ww.francozeri.it (sito internet sulla scienza e teoria del

colore).

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