Matteo Moscone, Luca Mercutello
Intervenire in zone di margine: il caso dell'area Firsat a Moncalieri.
Rel. Massimo Camasso. Politecnico di Torino, Corso di laurea specialistica in Architettura, 2008
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Abstract: |
Zone di margine: trasformazioni in atto <<Ai margini, soprattutto delle periferie, vi sono vaste aree che più che testimoniare un passato, dicono di un futuro che gli eventi hanno scartato: aree agricole intercluse, sorpassate dalla edificazione, escluse dalla campagna, ma non inglobate nella città, in attesa di utilizzi che ora appaiono improbabili. Spesso sono anche aree in attesa di una definizione morfologica, che non l’hanno trovata per ragioni profonde attinenti le relazioni tra le diverse parti della città e del territorio, i loro caratteri, le loro regole di accrescimento>>. All’interno dei territori comunali le aree che Secchi definiva, per un motivo o per l’altro, ‘scartate dagli eventi’, sono oggi con sempre maggior frequenza ‘travolte’ dalle politiche urbane delle città. All’interno dei piani regolatori sono in genere definite come ‘aree di completamento’: parti di territorio non ancora costruite che possono essere destinate ad accogliere nuovi insediamenti residenziali. I motivi che inducono i soggetti in questione a intraprendere questo tipo di iniziative sono molteplici. Vi sono ragioni innanzitutto economiche: gli enti locali ne traggono giovamento in termini di oneri di urbanizzazione; allo stesso tempo sono uno strumento per dare risposta in termini di nuovi alloggi alle esigenze del mercato immobiliare. Vi sono poi ragioni di tipo strategico, legate alle scelte effettuate dai comuni nell’ambito delle politiche urbane. Il tema su cui converge da più parti il dibattito sulla città e sulle periferie, ormai da qualche anno, è infatti quello del consumo di suolo. L’opinione comune condivisa da chi agisce nel settore -amministratori, architetti, pianificatori- , e anche dalla maggior parte dell’opinione pubblica è quella che decenni di lottizzazioni selvagge, espansioni residenziali arbitrarie e non commisurate ad una adeguata distribuzione dei servizi, unitamente ad una qualità del costruito e dello spazio urbano in genere molto bassi, hanno dato vita ad un nuovo tipo di paesaggio, quello sconnesso e avvilente della periferia residenziale. La risposta logica a tale problema è stata quindi quella di limitare quanto più possibile le espansioni verso l’esterno - il consumo di altro suolo vergine - da un lato e dall’altro di concentrarsi verso l’interno su quelle parti di territorio in attesa di completamento. A titolo di esempio si possono prendere gli interventi che il comune di Torino ha promosso nelle varie ‘spine’ della città - zone industriali riconvertite a residenza, uffici, commercio e servizi - tramite numerosi programmi di rigenerazione urbana.
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Relatori: | Massimo Camasso |
Tipo di pubblicazione: | A stampa |
Soggetti: | U Urbanistica > UK Pianificazione urbana A Architettura > AO Progettazione G Geografia, Antropologia e Luoghi geografici > GG Piemonte |
Corso di laurea: | Corso di laurea specialistica in Architettura |
Classe di laurea: | NON SPECIFICATO |
Aziende collaboratrici: | II Facoltà di Architettura - Politecnico di Torino |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/1245 |
Capitoli: | Introduzione Zone di Margine: trasformazioni in atto........................................... Cap.1 L’area Firsat di Moncalieri........................................................................... - Inquadramento urbano................................................................................ - La marginalità dell’area............................................................................... - Descrizione fotografica................................................................................ 1. Le ex fonderie Limone....................................................................... 2. Lo stabilimento della Firsat............................................................... 3. Preesistenze rurali: le cascine.......................................................... - L’area di progetto: analisi per punti............................................................. 1. Emergenze visive.............................................................................. 2. Indagine storico- cartografica............................................................ 3. Analisi morfologica del costruito: la consistenza del margine........... 4. La permeabilità dell’area................................................................... 5. Analisi dell’ambito fluviale: le sponde del Sangone.......................... 6. Griglie e assi...................................................................................... Cap.2 Dall’analisi al progetto................................................................................. - Introduzione................................................................................................. - L’impianto geometrico.................................................................................. - I dati urbanistici di riferimento...................................................................... - Storyboard di progetto................................................................................. 1. Schizzi iniziali.................................................................................... 2. Evoluzione......................................................................................... - Il masterplan preliminare............................................................................ Cap.3 Il progetto definitivo..................................................................................... - Il masterplan definitivo................................................................................ - Le griglie di progetto................................................................................... - Studio aggregativo dei blocchi a patio........................................................ - Il recupero della firsat................................................................................. - Le grandi stecche residenziali.................................................................... - Il sistema del verde..................................................................................... Bibliografia di riferimento.................................................................................... Indice |
Bibliografia: | Testi Franco La Cecla’ , Perdersi. L’uomo senza ambiente, Laterza, Bari 2007 Giuseppe Turchini , Manuela Grecchi, Nuovi Modelli per l’abitare: evoluzione dell’edilizia residenzile di fronte alle nuove esigenze, Ed. Il sole 24ore, Milano 2006 Christian Schittttich , High-density housing, ed. Detail-Birkhauser, Monaco 2004 Arturo Lanzani , I paesaggi italiani, Meltemi, Roma 2003 Micaela Viglino , Gian Giorgio Massara (a cura di), Moncalieri, territorio e arte: dal Medioevo al XX secolo, Famija moncaliereisa, Moncalieri 2000 Mario Fazio, Passato e futuro delle Città. Processo all’architettura contemporanea, Einaudi, Torino 2000 Paola Viganò , La città elementare, Skira, Milano 1999 Gianni Cavallllina , Il margine Inesistente, Alinea, Firenze 1999 Laura Sasso (a cura di) , Lungo il Sangone, Celid, Torino 1996 Dario Lanzardo , La città dei quattro fiumi: Torino Lungo le sponde di Po, Dora, Stura, Sangone, ed. del Capricorno, Torino, 1994 Bernardo Secchi , Un progetto per l’urbanistica, Einaudi, Torino 1989 Tesi Roberta Tricca , Analisi di un paesaggio fluviale: il tratto urbano del Sangone, rel. prof. Carlo Socco, Politecnico di Torino, Torino 2006 Irene Casalicchio , Valentina Frigeri, Lungo il Sangone: approccio per la progettazione di un sistema di parchi, rel. prof. Laura Sasso, corr. prof. Giovanna Codato, Politecnico di Torino, Torino 2006 Davide Cirina , Ipotesi di riqualificazione ambientale e urbana: il Sangone prima della confluenza, rel. prof. Paolo Castelnovi, Politecnico di Torino, Torino 2005 Siti Web www.comune.moncalieri.to.it www.stalkerlab.com www.osservatorioabitare.org |
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