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Valutazione del riutilizzo del materiale di scavo di qualità B+C come aggregato per calcestruzzo e misto cementato. Caso studio: la Galleria di Base del Brennero

Francesco Maria Baldelli

Valutazione del riutilizzo del materiale di scavo di qualità B+C come aggregato per calcestruzzo e misto cementato. Caso studio: la Galleria di Base del Brennero.

Rel. Daniele Peila, Valerio De Biagi, Antonio Voza. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Ingegneria Civile, 2019

Abstract:

La realizzazione di una grande opera in sotterraneo comporta un piano compiutamente definito per l'approvvigionamento dei materiali da costruzione dall'esterno e per lo smaltimento del materiale di scavo in eccesso. Questi due concetti sono strettamente correlati tra di loro all'interno del progetto della Galleria di Base del Brennero. Qui, parte del materiale di scavo viene infatti trattato e riutilizzato nella realizzazione della galleria stessa. Allo stato attuale di cose, l'aggregato risultante dallo scavo è suddiviso in due tipologie: materiale di Classe A e materiale di Classe di B+C. Il primo viene totalmente reimpiegato per il confezionamento del calcestruzzo destinato ai rivestimenti definitivi e a tutte le opere accessorie. Il secondo invece viene attualmente stoccato nella sua totalità presso il deposito permanente di Hinterrigger. Questo lavoro di Tesi si va ad inserire in tale ambito: lo scopo è la caratterizzazione fisica, meccanica e chimica di una porzione del materiale di Classe B+C e la valutazione critica della sua utilizzabilità come aggregato per il calcestruzzo destinato alle opere secondarie, e come aggregato per misto cementato. Riutilizzare, totalmente o in parte, il materiale che viene attualmente stoccato in via definitiva potrebbe portare a numerosi vantaggi: il primo, di carattere logistico, riguarda la diminuzione dei volumi di aggregato di Classe A necessari alla prosecuzione dei lavori, così da eliminare il rischio di un suo possibile esaurimento futuro; il secondo, di carattere economico, concerne la possibile vendita del materiale all'esterno del cantiere con il conseguente ritorno economico per l'Impresa e la Committenza; il terzo ed ultimo, di natura ambientale, riguarda la diminuzione dei volumi di materiale da stoccare presso le aree di deposito permanente, con un derivante calo nell'impatto ambientale dell'opera.

Relatori: Daniele Peila, Valerio De Biagi, Antonio Voza
Anno accademico: 2019/20
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 375
Informazioni aggiuntive: Tesi secretata. Fulltext non presente
Soggetti:
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Ingegneria Civile
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-23 - INGEGNERIA CIVILE
Aziende collaboratrici: Galleria di base del Brennero BBT SE
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/12307
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