Effetti dell’ansia sul comportamento e sui parametri fisiologici in simulazioni VR di incendio. Caso studio di esodo in edificio scolastico. = Effects of anxiety on behaviour and on physiological parameters in VR fire simulations. Case study of exodus in a school building.

Questa tesi è basata sull’applicazione delle tecnologie di realtà virtuale (VR) nella realizzazione di simulazioni di esodo e sullo studio del comportamento e dei parametri fisiologici delle persone ad esse sottoposte. L’utilità di questa ricerca si inserisce nell’ambito dell’analisi delle reazioni psicofisiche innescate da situazioni d’emergenza e/o di pericolo le quali, al di fuori della VR, sarebbero troppo pericolose da indagare. A questo obiettivo primario è stata associata anche la valutazione del realismo con cui i dispositivi VR disponibili al momento della stesura di questo elaborato siano in grado di simulare scenari fortemente ansiogeni. Dopo aver esaminato la letteratura scientifica pertinente allo studio dell’ansia e del panico in VR si è deciso di ambientare le simulazioni virtuali del presente caso studio all’interno di un edificio scolastico, ambiente con cui tutte le persone hanno familiarità, in caso di incendio. A partire dal modello BIM (Building Information Modeling) della scuola ‘Ettore ed Aurora Morelli’ di Torino fornito dai tesisti del gruppo ‘Drawing To The Future’ si è quindi realizzato lo scenario virtuale nel quale ambientare le simulazioni di esodo da edificio scolastico in fiamme. Questa esperienza virtuale è poi stata sottoposta, in seguito ad una simulazione di ambientamento alla VR, a 25 candidati dei quali durante le simulazioni venivano misurati saturazione, pressione arteriosa, frequenza cardiaca e tempo richiesto per l’esodo; nella successiva fase di analisi dei risultati si sono poi calcolate le variazioni che i valori di picco dei parametri fisiologici presentavano passando da una simulazione virtuale all’altra. I valori così ottenuti sono stati poi comparati anche con i valori dei parametri fisiologici registrati con soggetto a riposo; tramite questi confronti è stato possibile valutare quanto l’essere introdotti in uno scenario virtuale e quanto invece gli elementi ansiogeni al loro interno influiscano sullo stato d’ansia del soggetto. Dall’analisi sperimentale dei risultati è emerso che simulazioni virtuali con un grado di realismo sufficiente possano indurre risposte psicofisiche marcate e/o verosimili alla realtà negli utenti sottoposti ad esse, potenzialità che potrebbe rendere nei prossimi anni la VR una delle principali tecnologie impiegate nella ricerca accademica e scientifica.