Chiara Manco'
Conoscere per abitare. Metodologie per il recupero di un'architettura rurale dell'Alto Canavese. = Knowing for living. Restoration methodologies for a rural architecture in Alto Canavese.
Rel. Cesare Tocci, Daniela Bosia. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Restauro E Valorizzazione Del Patrimonio, 2019
|
PDF (Tesi_di_laurea)
- Tesi
Licenza: Creative Commons Attribution Non-commercial No Derivatives. Download (159MB) | Preview |
|
Archive (ZIP) (Documenti_allegati)
- Altro
Licenza: Creative Commons Attribution Non-commercial No Derivatives. Download (107MB) |
Abstract: |
Questa tesi ha come finalità la denuncia dello stato di abbandono del patrimonio edilizio architettonico montano e pedemontano. Si tratta di edifici in cui abitazione, pastorizia e agricoltura si trovano a convivere, e che hanno conosciuto, specie nell’ultimo mezzo secolo, un progressivo declino legato per lo più allo spopolamento di queste zone marginali (geograficamente e socialmente) a favore di un sempre più accentuato inurbamento dei centri medio grandi. Il Codice dei Beni Culturali (D.L. 22/01/2004 n.42) di seguito alla definizione generale di bene culturale, nell’articolo 10, specifica alcune categorie tra cui “le architetture rurali aventi interesse storico od etnoantropologico quali testimonianze dell’economia rurale tradizionale”. L’edificio oggetto di studio racchiude alcune delle caratteristiche tipiche dell’architettura rurale, che quindi devono essere conosciute, individuate e di conseguenza mantenute e valorizzate. Casa Pum è un edificio rurale in linea sito nel comune piemontese di Rocca Canavese, ed è il risultato di molteplici ampliamenti durati più di un secolo che constano di addizioni; segno di un mutamento del modo di vivere e quindi di abitare, tipico di ogni periodo storico. La conoscenza del bene acquisita tramite ricerche storiche d’archivio e analisi delle tecniche costruttive che sono state adoperate all’epoca, rappresenta l’unica chiave per la realizzazione di un progetto di restauro compatibile e rispettoso del bene stesso. Inoltre, le considerazioni maturate durante questa fase della ricerca e del rilievo architettonico hanno portato ad un’ipotesi sull’evoluzione del bene, che vede un ciabòt come nucleo originario dell’ edificio, cioè un piccolo fabbricato di uno o due piani fuori terra che era di ausilio alla vita contadina. Dopo un’approfondita analisi dello stato dell’arte dell’oggetto in studio (fase conoscitiva), è necessario individuare le sue vulnerabilità (fase interpretativa), dovute a mancanze insite nel progetto o alterazioni degli elementi (degradi). Per ognuna di queste carenze bisogna quindi ideare un intervento tale da colmarla in modo da ottenere un edificio meccanicamente efficace. Tra le analisi fondamentali da effettuare quando si analizzano edifici in muratura portante sono sicuramente le analisi sulle murature che, verificando le conoscenze e la messa in opera delle prescrizioni della regola dell’arte, consentono di constatare lo stato dell’arte delle stesse e quindi di sapere come intervenire su tutto l’edificio. Questi interventi sulle strutture devono essere efficienti, ma anche dialogare con le tecniche costruttive ed il progetto funzionale dell’edificio, che, se da una parte deve rispondere alle esigenze dell’abitare odierno, dall’altra deve rispettare le caratteristiche tipologiche della casa rurale. Oltre al progetto di restauro del corpo principale, vi è la rimozione di alcune recenti superfetazioni incompatibili filologicamente e matericamente che vengono sostituite tramite ricostruzione ex novo rispettosa dell’esistente. Il progetto in generale deve garantire un adeguamento alle normative di riferimento, necessario in caso di nuova costruzione e auspicabile in caso di interventi effettuati su beni culturali. La nuova realizzazione è quindi progettata in modo da rispondere perfettamente alle imposizioni dei requisiti minimi igienico sanitari e ambientali, per cui le stratigrafie sono state analizzate così da soddisfare i comfort ambientali prestabiliti |
---|---|
Relatori: | Cesare Tocci, Daniela Bosia |
Anno accademico: | 2019/20 |
Tipo di pubblicazione: | Elettronica |
Numero di pagine: | 198 |
Soggetti: | |
Corso di laurea: | Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Restauro E Valorizzazione Del Patrimonio |
Classe di laurea: | Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-04 - ARCHITETTURA E INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/11902 |
Modifica (riservato agli operatori) |