Progettazione tecnologico-ambientale e pianificazione urbana per l'approccio resiliente: infrastrutture blu-verdi a Tsukuda (Tokyo) = Environmental design and urban planning for resilient approach: blu-green infrastructures in Tsukuda (Tokyo)

L’approccio water-sensitive, che considera le acque urbane e di runoff non più come un elemento da allontanare immediatamente dall’abitato, ma come una potenziale risorsa a livello ambientale e formale, sta sempre più prendendo piede nella pratica architettonica e di urban planning in Europa e Stati Uniti. Tale approccio è ancora agli albori nel contesto giapponese e di Tokyo, ancora legato a interventi a forte impatto economico e ambientale, che relegano l’acqua a sfondo occasionale dell’ambiente urbano, o, nei casi migliori, a semplice elemento decorativo. Mancano tuttora piani che considerino il ciclo idraulico in senso olistico, andando oltre alla mera visione ingegneristica, caratterizzata spesso da un approccio che non tiene conto di specificità e modalità abitative locali. Il lavoro di tesi, sviluppato tra l’Italia e il Giappone, con un periodo di ricerca per tesi all’estero svolto presso la University of Tokyo nella primavera del 2019, cerca di elaborare una proposta al riguardo. A questo proposito, il processo si è sviluppato in tre parti: la prima di ricerca storica sul ruolo dell’acqua a Edo-Tokyo e sui piani e progetti contemporanei che la riguardano; la seconda si è concentrata sull’analisi di due aree differenti per composizione urbana e sociale, Tsukuda-Tsukishima e Kugayama-Kitakarasuyama, cercando di individuarne gli elementi più caratterizzanti. Infine, a seguito della classificazione degli strumenti, sono state elaborati due masterplan, declinati in cinque “tassonomie” urbane di una possibile Tokyo water sensitive, e un approfondimento progettuale localizzato in un quartiere di Tsukuda. Di esso vengono sfruttate le specificità per integrarvi una serie di infrastrutture verdi e blu, non con una apposizione aprioristica, determinata dalla semplice necessità e disponibilità di spazi, ma declinandole secondo morfologia e contesto locali. Il progetto viene potenzialmente a coinvolgere molteplici soggetti, tra enti pubblici, governi e residenti, proponendo una possibile visione alternativa del futuro dei quartieri densi tradizionali di Tokyo.