ANALISI DELLA SICUREZZA STATICA E SISMICA DI DIGHE IN MURATURA E IPOTESI DI INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO

L’universo dighe rappresenta oggi una tematica abbastanza delicata per quanto riguarda la loro sicurezza. Garantire la sicurezza vuol dire prevedere e poter controllare il comportamento di tali opere, nei confronti delle azioni alle quali sono esposte. Il rischio associato ad una diga è molto elevato date le drammatiche conseguenze prodotte da un ipotetico collasso della struttura. La maggior parte degli sbarramenti nazionali è stata costruita nella prima metà del secolo scorso; le conoscenze in ambito sismico in quel tempo erano abbastanza limitate e nell’immaginario collettivo non era ancora consolidata l’idea che un sisma potesse compromettere tali strutture così imponenti. Ancora oggi il campo della sicurezza sismica delle dighe è una tematica abbastanza giovane e riveste particolare importanza dati i continui sviluppi tecnici e normativi, in seguito a gli eventi sismici che colpiscono il territorio nazionale. In Italia oggi è presente un preciso quadro normativo che indirizza chiaramente nella progettazione, costruzione e valutazione nei diversi fronti della sicurezza di tali opere. Con il D.M. 26 giugno 2014 “Norme tecniche per la progettazione e la costruzione degli sbarramenti di ritenuta (dighe e traverse)” , il D.M. 17 Gennaio 2018 “Aggiornamento delle Norme tecniche per le costruzioni” e le linee guida emanate nel Luglio 2018 dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti “Istruzioni per l’applicazione della normativa tecnica di cui al D.M. 26.06.2014 (NTD14) e al D.M. 17.01.2018 (NTC18)” si è in possesso di tutti gli strumenti normativi necessari nell’approccio all’arduo compito della valutazione della sicurezza delle opere di sbarramento nazionali. Questo lavoro nasce dalla collaborazione con Gruppo Ingegneria Torino (GIT), società di ingegneria che offre servizi specialistici di progettazione e consulenza, presso la quale è stato svolto un tirocinio curriculare che mi ha visto fin da subito impegnato nella risoluzione di diverse ipotesi di intervento riguardanti la diga della Lavagnina. Per tale lavoro di tesi magistrale si è dunque tratto spunto da una commessa di GIT, ipotizzandone possibili reali sviluppi futuri applicabili allo sbarramento in oggetto. La diga della Lavagnina, situata nel territorio del comune di Casaleggio Boiro (AL), è uno degli sbarramenti che interessa il torrente Gorzente, le cui acque sono utilizzate a scopo idroelettrico dall’omonima centrale costruita più a valle. Per la realizzazione di tale lavoro è stato necessario affrontare una prima fase conoscitiva, basata sullo studio della particolare tipologia costruttiva della diga in oggetto. Un corpo diga in muratura di pietrame e malta è soggetto ad una serie di diverse tipologie di degrado, associate al naturale deperimento del materiale nel tempo e all’azione dei fattori climatici che interagiscono con la struttura. In una seconda fase, dopo la raccolta di tutte le informazioni disponibile sulla caratterizzazione geometrica e fisico-meccanica dello sbarramento, si è approcciato lo studio per la valutazione sismica dello stesso, seguendo l’iter metodologico richiesto dalla normativa. Le verifiche di sicurezza richieste per uno sbarramento di ritenuta sono molteplici e richiedono una serie di dati che non è sempre possibile ottenere. In questo lavoro si sono eseguite le verifiche più importanti e rappresentative per ottenere un quadro conoscitivo preliminare sul comportamento in fase statica e dinamica della diga di Lavagnina.