Architettura e ambiente ospedaliero: indagine sul reparto di Oncologia Pediatrica dell'Istituto Giannina Gaslini di Genova = Architecture and hospital environment: research on the department of Pediatric Oncology of Giannina Gaslini Institute in Genoa

L’umanizzazione, intesa come l'insieme delle strategie volte a rendere gli spazi ospedalieri più attenti alle esigenze psicologiche ed emotive degli utenti, è ormai fondamentale nella progettazione sanitaria. La tesi è stata svolta con l'obiettivo di studiare il rapporto tra l’uomo e l’ambiente, per comprendere come la configurazione degli spazi possa influenzare questa relazione. In particolare, si è deciso di trattare il tema dell’architettura ospedaliera in quanto, in questo settore, l'ambiente è un elemento fondamentale per il benessere fisico, psicologico e sociale degli utenti. In un ambito tanto complesso, si è studiato e compreso come la sociologia e la psicologia possano incidere sulla percezione e l’utilizzo degli spazi. Dall'analisi del materiale bibliografico sul tema, si è riscontrata la tendenza a sottovalutare la dimensione sociologica, messa in secondo piano rispetto a temi altrettanto importanti quali le componenti sanitaria, fisica e psicologica. La ricerca è stata condotta sul campo con l’individuazione di un caso studio sul quale si è indagato per comprendere le criticità e proporre delle idee di sviluppo progettuale in risposta alle esigenze individuate. Il caso studio scelto per condurre la ricerca è il reparto di Oncologia Pediatrica dell’Istituto Giannina Gaslini di Genova, un contesto particolarmente complesso e delicato se si considera lo stress fisico ed emotivo al quale sono costantemente sottoposti tutti gli utenti. La scelta di questa tipologia di ambiente è stata guidata dalla considerazione che, nel momento in cui si voglia comprendere l’influenza che la configurazione degli spazi può avere sul benessere dell’uomo, lo studio di una situazione estrema, come un reparto di Oncologia Pediatrica, permette di sviluppare ragionamenti che potranno poi essere applicati ad altri contesti che presentino fattori di stress più limitati. Data la specificità dello studio, è stato fondamentale il contributo interdisciplinare che ha visto affiancati gli approcci architettonico e sociologico; in particolare, è stata determinante la collaborazione con la sociologa Francesca Zaltron, docente dell’Università del Piemonte Orientale. Il lavoro si è sviluppato con metodologie di indagini dirette, nello specifico, con interviste rivolte a pazienti, genitori e personale sanitario del reparto, strutturate in collaborazione con la professoressa Zaltron, esperta del settore. Dalle indagini, svolte tramite sopralluoghi per un’osservazione diretta del reparto e interviste agli utenti, sono state ottenute informazioni rielaborate sia dal punto di vista sociologico, sia in una prospettiva architettonica, con un’attenzione particolare agli spazi costruiti, così da rafforzare il carattere interdisciplinare della tesi. I dati acquisiti derivano sia dell’esperienza degli utenti che vivono quegli spazi, sia dall'osservazione diretta del reparto da un punto di vista architettonico. Le informazioni ottenute hanno portato a ragionare su come si possa migliorare, dal punto di vista della configurazione degli spazi, l’ambiente in esame e allo sviluppo di un’idea di progetto che rispondesse ad alcune delle esigenze degli utenti, riguardanti in particolare gli spazi per le relazioni interpersonali. Il lavoro svolto ha messo in evidenza l’importanza di una progettazione che abbia come principale obiettivo il benessere degli utenti. L’uomo e le sue esigenze devono essere comprese ed interpretate dall'architetto perché siano soddisfatte dagli spazi.