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AUTOPRODUZIONE DI OSSIGENO AL 93% : UN'INNOVAZIONE PER L'ASL TO3 E IL FUTURO PER MOLTI OSPEDALI ITALIANI = SELF-PRODUCTION OF 93% OXYGEN: AN INNOVATION FOR ASL TO3 AND THE FUTURE FOR MANY ITALIAN HOSPITALS

Federica Mantuano

AUTOPRODUZIONE DI OSSIGENO AL 93% : UN'INNOVAZIONE PER L'ASL TO3 E IL FUTURO PER MOLTI OSPEDALI ITALIANI = SELF-PRODUCTION OF 93% OXYGEN: AN INNOVATION FOR ASL TO3 AND THE FUTURE FOR MANY ITALIAN HOSPITALS.

Rel. Umberto Lucia. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Ingegneria Biomedica, 2019

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Abstract:

Il ruolo dell’ingegnere clinico all’interno di un presidio ospedaliero è essenziale per la sua gestione e il buon funzionamento. L’ASL TO3 in rapporto alla popolazione si tratta della più grande ASL del Piemonte. E’ una realtà complessa, costituita in parte da un’ampia area montana e in parte da una zona molto popolata alla periferia di Torino. Il mio lavoro è stato quello di seguire il procedimento che deve svolgere questa figura quando c’è necessità di introdurre un nuovo strumento fino alla sua dismissione. Nello specifico mi sono occupata del concentratore di ossigeno al 93% che è una tecnologia emergente e può rivelarsi molto utile in condizioni climatiche estreme, ad alta quota, oltre ad essere impiegati nell’ambito di operazioni di supporto e soccorso a seguito di eventi catastrofici e operazioni militari. Il suo punto di forza è quello di poter produrre in loco l’ossigeno necessario abbattendo quindi i costi e i rischi associati al trasporto di bombole o ossigeno allo stato liquido. In Italia, attualmente, sono presenti solo tre concentratori e sono tutti situati in Piemonte. Il primo sistema è stato installato presso l’Ospedale di Venaria che è gestito dall’ASL TO3. Visti i notevoli risultati ottenuti in questi anni, si è pensato di utilizzare gli auto-produttori di ossigeno per le località montane di Torre Pellice e Pomaretto adattando la nuova fonte alla già presente rete di distribuzione. Per il nuovo Ospedale di Venaria, invece, si è creato il sistema ex novo. Mi sono occupata dell’analisi dei costi e analisi dei rischi grazie ai quali ho dimostrato che utilizzare questo strumento innovativo è positivo sotto vari punti di vista perché permette di ridurre notevolmente i costi consentendo di rientrare rapidamente dell’investimento iniziale ed evitare i danni creati dal trasporto di bombole. Dagli studi infine si può evincere che somministrare ossigeno al 93% rispetto all’uso di quello al 99% non mette a rischio la salute dei pazienti.

Relatori: Umberto Lucia
Anno accademico: 2018/19
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 95
Soggetti:
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Ingegneria Biomedica
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-21 - INGEGNERIA BIOMEDICA
Aziende collaboratrici: ASL TO3
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/11385
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