Veronica Maria Brazzo
"Sahara tunisino: gli insediamenti umani".
Rel. Massimo Foti. Politecnico di Torino, Corso di laurea in Architettura, 2004
Abstract: |
Sahara nella lingua araba significa "deserto", il deserto per eccellenza; esso presenta una varietà di paesaggi e di situazioni che contrastano con la comune immagine del deserto come monotona e uniforme distesa. Il Sahara tunisino è solo una piccola parte dell 'immenso Sahara, ma nonostante le modeste dimensioni, 40.000 chilometri quadrati (come l'insieme di Valle d'Aosta, Lombardia e Trentino-Alto Adige), esso racchiude in se tutte le caratteristiche del più grande deserto: le hammada, deserto di pietre; il Grande Erg orientale, distesa di sabbia e dune; i djebel, le belle montagne modellate dai venti e dalle acque dell'era primaria (250 milioni di anni fa); i chott, laghi salati dove vi è abbondanza di falde acquifere artesiane che rendono possibile la coltivazione nelle oasi, dove la palma da dattero è la regina. Data la sua posizione geografica, il sud-est tunisino attraverso la storia ha costituito per il Maghreb la porta verso l'oriente e una importante via di passaggio verso il sud del Sahara e del Sudan, meta, per questo motivo di ripetute conquiste. Con la mia tesi mi sono proposta di analizzare i vari modi di abitare il deserto a partire dai Romani: fortini (castella), accampamenti (castra) e muraglie (clausurae) rappresentano le realizzazioni di una strategia militare di frontiera, dispositivi installati nel quadro dei Limes, che corrispondono ad un sistema difensivo (o di controllo) concepito dai Romani per prevenire gli attacchi delle tribù berbere del sud, alcuni dei quali restaurati e riutilizzati durante il Protettorato Francese. Per arrivare ai villaggi berberi di cresta, promontori, con altezze difficilmente accessibili su cui erano siti gli ksour antichi e i villaggi berberi; passando per le abitazioni trogloditiche, principali particolarità delle regioni di Matmata e Tataouine, rappresentano il perfetto adattamento alla natura del sud-est tunisino, tanto alle forme di rilievo quanto al clima. Infatti, le popolazioni locali hanno saputo sfruttare un rilievo in cui è possibile scavare dei luoghi abitativi e, grazie a questo tipo di abitazione, esse vi hanno cercato riparo dal caldo torrido estivo e dal freddo invernale. L 'abitazione trogloditica offre, in queste regioni, un vantaggio senza pari: le case trogloditiche sono isotenniche, ovvero fresche d'estate e tiepide d'inverno. L 'architettura, semplice e spontanea, si integra in modo armonioso col rilievo e rispetta l'ambiente. Nella regione di Tataouine l'abitazione si esegue tradizionalmente in grotte scavate su un piano orizzontale. Fino ai giorni nostri gli ksour sono stati la chiave della vita nel sud tunisino. La loro nascita ed evoluzione è legata ai grandi eventi storici. Installati inizialmente sul djebel ed adottati in seguito nella Djeffara, gli ksour furono un 'istituzione agricola, sociale e militare. Essi rappresentano il nodo attorno al quale i villaggi presero corpo. All'instabilità delle tende beduine, essi opposero la comodità e la stabilità. Più di 150 ksour e kalad sono presenti nel sud-est tunisino, concentrati, particolarmente, nella regione di Tataouine che raggruppa più di 37 ksour. Le vallate degli djebel hanno costretto gli abitanti ad ingegnarsi per avere una vegetazione più ricca: canalizzando le acque e terrazzando per tutta la lunghezza delle vallate dello oued, riuscendo a coltivare olivi e qualche volta anche palme da dattero, sotto le quali viene coltivato l'orzo: queste terrazze vengono chiamate" jessou. Per concludere con la tenda: punto di riferimento del nomade, ovunque essa venga installata. Le qualità essenziali della tenda - trasportabilità, leggerezza e flessibilità -possono riuscire utili alla soluzione di numerosi problemi di progettazione. Nello studio di queste tende è necessario fare attenzione al valore proprio delle abitazioni non- permanenti. La maggior parte delle tende nomadi resta in piedi quanto il nucleo familiare che vi abita. Il contrario avviene per le nostre case, tradizionalmente destinate a durare per generazioni, spesso vengono distrutte prima di essere rovinate o sono lasciate deperire per trascuratezza. Censimenti svolti di recente dal Ministero dello Sviluppo dell 'economia tunisino mostrano un miglioramento degli standards di vita, ovvero maggiore accesso all'acqua potabile e all'elettricità nelle case, possesso di automobili, televisori, radio, frigoriferi, forni ed altre fondamentali comodità. La pressione demografica, l'abbandono di tecniche e abitudini sociali arcaiche, l'imposizione di nuove culture secondo le richieste del mercato mondiale e la diffusione della monocultura sono le cause principali del degrado e della desertificazione che più o meno lentamente conduce queste antiche tecniche e questi insediamenti alla scomparsa, con la perdita di un importante patrimonio storico non solo per la Tunisia, ma per tutta l'umanità. |
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Relatori: | Massimo Foti |
Tipo di pubblicazione: | A stampa |
Numero di pagine: | 277 |
Parole chiave: | Insediamento umano - Sahara |
Soggetti: | U Urbanistica > UL PVS Paesi in via di sviluppo |
Corso di laurea: | Corso di laurea in Architettura |
Classe di laurea: | NON SPECIFICATO |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/106 |
Capitoli: | 1 SAHARA, DESERTO PER ECCELLENZA 1.1. Sahara, descrizione geografica 1.2. Clima 1.3. Formazione 1.4. Desertificazione 2 TUNISIA, NOTIZIE SUL PAESE 2.1. Geografia 2.2. Un ricco patrimonio geologico 2.3. La nascita del jebel 2.4. Il Dahar, lo Djebel 2.5. Una presenza umana molto antica 2.6. L'erg ed il Sahara tunisino 3 CENNI STORICI 3.1. Preistoria 3.2. Il dominio cartaginese 3.3. I Romani 3.4. I Vandali e i Bizantini 3.5. La Berberia diventa il Maghreb arabo 3.6. La conquista araba 3.7. Il califfato fatimida 3.8. L 'Ifriqiyya Hafside 3.9. I Turchi Ottomani 3. 10. Il protettorato francese 3.11. L 'indipendenza 3.11.1. Habib Bourguiba 3.11.2. La Presidenza di Ben Ali 4 POPOLAZIONI 4. 1. Cenni demografici 4.2. I Tuareg 4.3. Conquiste della catena montuosa di Matmata 4.3.1.I Matmata 4.4. I Ouerghamma 4.5. Le carovane nel Sahara Tunisino 4.6. I Rebaia 5 INSEDIAMENTI E ARCHITETI'URA 5.1. Presenza Romana: le vestigia antiche nel sud tunisino 5.1.1. I primi cantieri di scavo 5.1.2.La storia antica visibile sul terreno 5.1.3.1 Limes 5.1.3.1. Il Limes Tripolitanus in Tunisia 5.1.4. L 'idraulica romana nel Nefzaoua 5.1.5. Villaggi, fortini e pozzi romani 5.1.5.1. Telmine 5.1.5.2. Ksar Rhilane 5.1.5.3. Ksar Tarcine 5.1.5.4. Bir Soltane 5.1.5.5. Tlalet: rovine antiche attorno Tataouine 5.1.5.6. Il sito romano di Ras el Ain 5.1.5.7. Il sito antico di Henchir Ras el Oued Gordab 5.1.5.8. Kaschem er Roman 5.1.5.9. Ksar Chtaoua 5.2. Trogloditi 5.2.1. L 'abitazione trogloditica verticale o di profondità 5.2.1.1. Esempio dell'abitato di Beni Aissa (Sud-tunisino) 5.2.1.1.1. La creazione di una abitazione troglodita 5.2.1.1.2. La stanza principale o stanza delle riserve 5.2.1.1.3. La camera della coppia 5.2.2. L'abitazione trogloditica orizzontale e laterale Chenini 5.2.2.1. Ras el Oued 5.2.2.2. Douiret e la sua vallata 5.2.2.3. Segdel 5.2.2.4. Gli oleifici sotteranei 5.2.3. Brega e la sua moschea 5.2.3.1. Il percorso 5.2.3.2. Lo Ksar della Brega 5.2.3.3. L'attuale Brega 5.2.3.4. La moschea 5.3. Ksour 5.3.1. Disposizione generale di uno ksar di montagna 5.3.2. La vita degli abitanti dello ksar 5.3.3. Ksour nella regione di Tatouine 5.3.3.1. Guermessa 5.3.3.2. Ghoumrassen 5.3.3.3. Ksar Jraa 5.3.3.4. Tataouine 5.3.3.5. Ksar el Khadim (Zenata) 5.3.3.6. Ksar Dahariet 5.3.3.7. Ksar Magassa 5.3.3.8. Ksar Gattoufa 5.4. La tenda 5.4.1.La tenda e il nomade 5.4.2.La tenda nera I 5.4.2.1. Nascita della tenda 6 ACQUA NEL SAHARA: BENE RARO E PREZIOSO 6.1. Le tecniche tradizionali 6.1.1. Vita nel Sahara 6.2. Oasi 6.2.1. Tipi di oasi 6.2.1.1. Oasi di ouadi 6.2.1.2. oasi di erg 6.2.1.3. Oasi di sebkha 6.2.2. Misurazione e distribuzione dell'acqua 6.2.3. La terra cruda 6.2.4. L'abitazione privata e il villaggio 6.2.5. La palma 6.2.5.1. Il grande nomadismo carovaniero 6.3. Pozzi e sorgenti 6.4. I Jessour: un sistema ingegnoso per un uso razionale della acqua 6.4.1.Il problema maggiore: la scarsità d'acqua 6.4.2.La soluzione: l'uso razionale delle acque correnti 6.4.3. La pianificazione idraulica tradizionale: una bella invenzione 6.4.4.Cosa sono i Jessour? 6.4.5. L'importanza dei Jessour 7 LUOGHI DI INTERESSE 7.1. Douz 7.1.1.Il mercato, as suq 7.1.1.1. Il mercato di Douz 7.1.1.2. Suddivisione del suq di Douz per generi merceologici 7.2. Bir Aouine 7.3. I santi marabutti del deserto 8 CONCLUSIONI E RINGRAZIAMENTI BIBLIOGRAFIA |
Bibliografia: | AA.VV., Africa le città romane, Guide di architettura 8, Clup, 1990 AA. VV. , Ifriqiya Tredici secoli d 'arte e d 'architettura in Thnisia, Electa, Milano, Tunisi, 2000 AA.VV., Tunisia, guide EDT, Torino, 1999 ABDERRAHMAN A, documento fornito in loco dal Dott. Habib Belhedi, presidente dell' "Association des Amis de la Memoire de la Terre ANVERSA L. , FERRETTI, L. V. , Tunisia: il recupero delle città oasi, Oangemi, Roma, 1990 ARECCHI A., Abitare in Africa, architetture, villaggi e città nell'Africa subsahariana dal passato al presente, Mimesis, Milano, 1998 BEN OUEZDOU H., Da Matmata a Tataouine, ksour, jessour e trogloditi, Tunisi, 2001 CAMPETTI S., BORZATTI VON LOWENSTERN E., L'altra umanità: origini storia e arte dei nomadi della tenda nera, Sansoni Editore, 1983 CAMPS O., Berberi dalle rive del Mediterraneo ai confini, Un'enciclopedia EDM del Mediterraneo, Jaca Book, 1996 CARUSO I., PETRONCELLI E., Maghreb: Algeria, Marocco, Tunisia verso uno sviluppo sostenibile, Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli, 1996 CORÒ F., Vestigia di Colonie agricole agricole romane Gebel Nefusa, Collezione di opera e di monografie edite a cura del Ministero delle Colonie n° 9, Sindacato Italiano Arti Grafiche, Roma, 1929 FAEGRE T., Tende architettura dei nomadi, Dedalo Libri, Bari, 1981 FERLENGA A., Africa: le città romane, Clup, Milano, 1990 GANDINI J., Piste du sud tunisien, a travers l'histoire, Guide J. Gandini, editions extrem'sud, 2000 LAUREANO P., Atlante d'acqua, conoscenze tradizionali per la lotta alla desertificazione, Bollati Boringhieri, Torino, 2001 LAUREANO P., Sahara, oasi e deserto un paradiso perduto ricco di storia e civiltà, Saggi Giunti, Firenze, 1989 LIBAUD G., Symbolique de l'espace et habitat chez les Beni-Aissa, Edition du CNRS, Parigi, 1986 PETRONCELLI E., Area mediterranea habitat, urbanistica e innovazione tecnologica: la Tunisia, Università, Napoli, 1994 SANTELLI S., Medinas traditional Architecture of Tunisia, Dar Ashraf Editions, Tunis, 1992 THYSSEN X., Des manières d'habiter dans le Sahel Tunisien, Editions du CNRS, Paris, 1983 ZECCHINI M. e M., Guida ai pozzi e alle sorgenti, Centro Studi e Ricerche Sahariane Douz TESI DI LAUREA Cadoni Gianluca, Corda Carlo, Manassero Valeria, Mosetto Annalisa (a cura di) , Riqualificazione urbana e recupero edilizio nella medina di Gafsa in Thnisia, Rel. Guido Laganà, Giulio Masoni, Beatrice Campodoni, 2002 RIVISTE Architecture mediterraneenne Thnisie, Revue internationale d'Architecture, ISSN 0761-7909, 1997 Rivista Meridiani, Thnisia, anno X n° 56, Marzo, Editoriale Domus Milano 1997 Thnisie, rivista PAGINE WEB http://www.tunisie.online.fr/bourguiba/ http://www.bab-el-web.com/carte/c7.htm http://www.tourismtunisia.com/welcom/people.html http://www.tourismtunisia.com/togo/ksours/ksours.html http://www.tourismtunisia.com/togo/matmata/matmata.html http://www.ins.nat.tn/_private/idc/page01145.idc http://www.tunisiaonline.com/society/index.html http://www.tourismtunisia.com/togo/south.html http://www.tunisie.online.fr/bourguiba/ http://www.benali.tn/ http://www.bourguiba.net/ http://www.tunisie.com/ http://www.tunisie.com/elections2004/index.html http://membres.lycos.fr/aamtt/ http://digilander.iol.it/programmasahara/ FONTI Association des Amis de la Memoire de la Terre nella persona del Presidente dott. Habib BELHEDI, Tataouine, Tunisia Govematorat du Tataouine, per il rilascio dei permessi militari per la visita della zona Musee de la Memoire de la Terre, Tataouine, Tunisia |
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