Lorena Ginato
Le acque a Casale Monferrato: ingegneri e progetti tra XVI e XVII secolo.
Rel. Claudia Bonardi, Enrico Lusso. Politecnico di Torino, Corso di laurea in Architettura, 2007
Abstract: |
Gli eventi che caratterizzarono le importanti trasformazioni di Casale nella seconda metà del X\'I secolo, e nei primi anni di quello successivo, risultarono profondamente legati alle vicende storìche, militari e politiche che influenzarono lo sviluppo dell'intero territorio del Monferrato nel medesimo periodo. Per tale ragione la presente dissertazione si apre descrivendo sinteticamente, nei primi capitoli, l'insieme di vicende che diedero orìgine all'insediamento di Casate Monferrato. Nonostante oli interessanti risvolti legati all'edificazione e alle funzioni attribuite nel tempo al castello di casale, molto spesso la storiografia tende a trascurarne o a lasciarne in ombra le vicende, omettendo così anche una significativa ed interessante pagina di storia, inattenzione degli studiosi sembra infatti concentrarsi prevalentemente sulla funzione assunta dalla cittadella realizzata a partire dal 1 590, e sulle guerre a catena che scoppiarono proprio a causa della sua edificarono. Nel 1 53 3 con l'estinguersi della dinastia dei Paleologo, Casale perse la sua/unzione di capitale ed in seguito a una complessa trattativa fra Spagna e arancia, venne deciso che la citta avrebbe dovuto sostenere il ruolo di fortezza dislocata in quelli che erano i possedimenti più periferici dei duchi di M anfora. Vu cosi che l'insediamento venne considerato il fulcro di un'area di importanza determinante, anche alla luce della sua posizione geografica; infatti, tale caratteristica, fece di questa una città militarmente significativa. A tal fine, acquisirono una maggiore rilevanza non solo tutti gli eventi politici e storici che caratterizzarono la scena governativa casa lese nella seconda metà del Cinquecento, ma soprattutto le decisioni intraprese da quanti si avvicendarono nel governo del principato. X e I la presente dissertacene, in particolare, sono state trattate quelle vicende che indussero alcuni duchi di Montava, nello specifico Federico II, Guglielmo X e Vincenzo I Gonzaga, a militarizzare la città trasformandola, così, in una fra le più potenti piazzaforti europee dell'epoca. Per prò federe l'insediamento dalle ambizioni espansionistiche dei principati vicini, infatti, dapprima Guglielmo X e poi successivamente suo figlio Vincenzo I commissionarono vari progetti di fortificacene di Casale e del territorio circostante. Al fine di lavorare alla concretizzazione di tali ambiziosi intenti, giunsero in città, principalmente dalla signorìa di Montava, i migliori architetti militari ed ingegneri idraulici dell'epoca. Ai primi, venne richiesto di elaborare delle soluzioni che migliorassero la difesa dell'insediamento e che comprendessero, inoltre, sia il rafforzamento del castello sia l'ampliamento della cortina muraria. Il corso del Po venne così sfruttato per migliorare l'apparato difensivo dell'insediamento, in seguito all'attuazione dei vari elaborati progettuali proposti il suo tracciato renne infatti modificato mediante la realizzacene di profondi fossati artificiali i cui percorsi, dipartendosi dagli argini del fiume, circondavano la cortina murano che delimitava l'abitato per poi ricongiungersi al corso naturale; le acque fluviali scorrendo entro tali cavi vennero così utilizzate come elementi protettivi per la città, fungendo da validi deterrenti. Il lavoro degli ingegneri idraulici si incentrò, invece, non solo sull'individuazione di sistemi volti a protesero la struttura difensiva e l'abitato dalle frequenti e dannose e sondalo ni del Po, ma anche lo studio di nuovi sistemi di canalizzazioni artificiali che permettessero di soddisfare l�approvigionamento e smaltimento idrico della città, oltre a garantire l�afflusso d�acqua necessario per l'irrigazione dei campi coltivati, ed il funzionamento dei vari mulini situati lungo le sponde del fiume. Il fabbisogno idrico, sia cittadino sia rurale, costituì infatti un grave problema che da decenni affliggeva non solo Casale, ma tutti gli insediamenti che si svilupparono lungo gli argini del fiume Po. Verso la fine del Cinquecento, durante il regno di Vincenzo I, agli architetti militari fu fatta un ulteriore richiesta: la progettarono di una grandiosa cittadella da localizzare nell'area meridionale della città, ossia quella che risultava più carente dal punto di vista difensivo, quindi, più esposta agli eventuali attacchi. Il problema della regimazione delle acque si complicava così in ragione della nuova, grandiosa, macchina militare. Il corso del Po venne infatti deviato per una duplice ragione: incrementare la difesa della fortezza e consentire il soddisfacimento delle esigenze idriche sia dell'edificio, sia dei nuovi quartieri del canton Brignano. In seguito agli studi eseguiti dai vari ingegneri idraulici vennero realizzati vari canali artificiali: il fossato della cortina muraria casale se venne prolungato lungo il perimetro della cittadella e delle due ali, mentre la f unione del nuovo cavo denominato Ramolino, era quella di deviare parzialmente l'acqua del Po sino entro le mura della città, in corrispondenza dell 'ampliamento. Nella trattazione è sfato inoltre sottolineato come il Po, nel corso dei secoli, sia stato una presenta fondamentale per lo sviluppo di Casale, il fiume rappresentò un elemento di basilare importanza, grazie alla quale furono soddisfatte sia le necessità difensive, sia il fabbisogno idrico dell'abitato. Va rete dei nuovi di corsi d'acqua che, gradualmente, nel tempo si formò permise, infatti, di risolvere le problematiche legate all'approvvigionamento e smaltimento idrico cittadino anche se, in occasione delle piene del fiume, creò ulteriori difficoltà: gli alvei artificiali, tendevano con una certa facilità ad otturarsi a causa delle sabbie, ghiaie e sfalci trasportati dalla forte corrente del Po per cui, periodicamente, erano necessario opera-^ioni di manutenzione e ripulitura degli stessi. Della presenza del Po, beneficiò anche il sistema economico. Vogate alla presenza delle sue acque, si svilupparono numerose nuove attività artigianali, commerciali e di sorveglianza, il cui incremento incise consistentemente, e positivamente, sul bilancio economico di Casale. Per secoli il Po venne anche utilizzato come una grande strada: il suo corso venne attraversato da imbarcazioni spinte da rematori, dette burchielli. addette al trasporto sia delle merci sia delle persone, ma necessario anche per il collegamento con gli altri insediamenti. Dallo studio delle carte topografiche dell'Archivio di Stato di Torino, emergono importanti, quanto interessanti, dati. Dal raffronto fra i vari elaborati, ordinati cronologicamente, è possibile notare non soltanto le variazioni, sia naturali sia artificiali, a cui fu soggetto nel tempo il corso del fiume Po, ma anche la diversità e l'evoluzione delle varie teorie espresse dai tecnici che lavorarono per i duchi Gonzaga. Dalle illustrazioni delle tavole redatte dai vari architetti chiamati a corte nel corso del cinquantennio compreso fra gli anni sessanta del Cinquecento e l'inizio del Seicento, affiorano infatti l'eterogeneità delle personali soluzioni circa i metodi più razionali per realizzare un efficiente apparato difensivo per il castello e l'area circostante e, contemporaneamente, volte a concretizzare anche una duplice protezione per Casale: quella militare, attraverso cortine murarie dotate di mezz1 militari all'avanguardia, e quella dal Po, creando vari espedienti difensivi come i pendii, oppure realizzando nuovi alvei artificiali, capaci di deviare la corrente del fiume, durante le ondate di piena. Molte di tali carte sono, inoltre, correlate da rapporti redatti dagli stessi ingegneri dove questi, facendo riferimento all'elaborato, spiegarono dettagliatamente le loro proposte. I no dei principali obiettivi della presento dissertarono è stato infatti quello di ricercare le vane relazioni dei tecnici conservate all'Archivio di Stato di Torino, e grazie ad una minuziosa analisi dei contenuti, per ciascuna di queste riuscire ad attribuire sia l'autore sia la carta topografica dì riferimento. Dallo studio di tali carte emerge chiaramente la difficoltà che i tecnici dell'epoca dovettero affrontare per tentare di modificare adeguatamente l'alveo del fiume, o deviare il flusso delle sue acque mediante degli espedienti; tutte operazioni che avevano come fine la protezione della città di Casale dalle frequenti alluvioni del Po. Ve variazioni di un apparato fluviale furono operazioni molto complesse, e nell�elaborare le varie soluzioni progettuali si rivelò essenziale la coIlaborazione fra le discipline quali l'architetture e la scienza. Non è errato sostenere che gli elaborali migliori, in funzione dei quali furono attuati gli interventi più soddisfacenti, furono quelli redatti attraverso le sintesi delle due discipline. Dalla loro cooperarono beneficiarono non solo gli insediamenti ma anche una terza disciplina che si delineò in quegli anni: l'ingegneria idraulica. |
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Relatori: | Claudia Bonardi, Enrico Lusso |
Tipo di pubblicazione: | A stampa |
Soggetti: | U Urbanistica > UN Storia dell'Urbanistica G Geografia, Antropologia e Luoghi geografici > GG Piemonte |
Corso di laurea: | Corso di laurea in Architettura |
Classe di laurea: | NON SPECIFICATO |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/1058 |
Capitoli: | RINGRAZIAMENTI pag. 10 PREMESSA pag-11 I Parte CASALE MONFERRATO. L'ASSETTO URBANO TRA XIV E XVI SECOLO 1. La nascita e lo sviluppo di Casale, pag. 16 1.1 Da Vardacate a Casale Sancti Evasi! pag. 17 1.2 Casale "capitale " del marchesato di Monferrato nella seconda meta del XV secolo, pag. 19 1.3 L'età dei Gonzaga. pag. 22 1.4 Alcune riflessioni, pag. 24 2. Casale e il fiume Po. pag 26 2.1 // corso del Po e o sviluppo dell'insediamento di Casale, pag. 27 2.2 Confini geografici e confini politici, pag- 28 2.3 Le variazioni subite nel tempo dai confini del distretto casalese. pag. 28 2.4 // "largamento del canton Brignano", pag. 30
3. Il potere dei principi: dai Paleologo ai Gonzaga. pag. 32 3.1 Dal dominio dei Paleologo a quello dei Gonnzaga. pag. 33 3.2 Federico il Gonzaga. pag. 34 3.3 Guglielmo X Gonzaga. pag. 38 3.4 Vincenzo I Gonzaga. pag. 42
4. Il dominio dei Gonzaga di Mantova su Casale, pag. 45 4.1 II ruolo di Casale Mon ferrato ne/ contesto dei domini gonzaleschi. pag. 46 4.2 La contesa legale fra il comune ed i Gonzaga. pag. 47 4.3 La sconfìtta del comune, pag. 48 4.4 Iprogramma di foì-tifica-^ione di Casale e del Monferrato. pag. 49
5. L'apparato difensivo di Casale, pag 55 5.1 L'edificazione de/ castello per opera de/ marchese Giovanni II. pag. 56 5.2 L'ampliamento ed il rafforzamento del castello pafeoìogo. pag. 61 5.3 [I castello nel Cinquecento, pag. 63 5.4 L'aliandone e la fabbrica dei/a cittadella, pag. 75 5.5 Le modifiche seicenfesche del castello, pag. 8 5.6 La fine della cittadella, pag. 93 II Parte IL TERRITORIO DI CASALE MONFERRATO NELLE CARTE TOPOGRAFICHE DEL XVI SECOLO 6. L'ingegneria idraulica, pag 97 6.1 La nascita del metodo sperimentale, pag. 98 6.2 Le prime certezze e le nuove frontiere. pag. 101 6.3 Gli ingegneri idraulici e gli ''affari d'acque", pag. 102 6.4 rivalità professionali, pag. 105 6.5 L'ingegneria idraulica italiana, pag. 107 6.6 Gli ingegneri idraulici che operarono a Casale Monferrato pag. 112 6.7 Le operazioni di bonifica, pag. 11 ' 7. Il Po nelle carte topografìche della seconda metà del Cinquecento, pag 119 7.1 // corso natura/e dei fiumi e la necessità dei canali artificiali, pag. 120 7.2 Il Po: fonte di ricchezza per Casale, pag. 121 7.3 Le disposizioni per la difesa e l'acqua, pag. 125 7.4 Le disposizioni per l'igiene dei/e piazze e le strade, pag. 127 7.5 Le disposizioni per la salvaguardia del Po. pag. 128 7.6 Gli intendenti commissionati dai Gonzaga per la difesa di Casale dalle acque del Po. pag. 130 CONCLUSIONE pag. 136
III Parte APPENDICI LA RICERCA APPENDICE I Planimetrie del castello di Casale Monferrato Tavola I Casale Mori ferrato. Pianta del castello. Autore non indicato Tavola II Casale Mo n ferrato. Pianta delle fortificazioni. A. Spannocchi Tavola III Casale Monferrato. Pianta delle fortificazioni. Francesco Orologi Tavola IV Casale Monferrato mito. Pianta del castello. Progetto di fortificalo ne. Lorenzo Berta77olo Tavola V Casale Monferrato. Pianta delle fortificazioni. Giorgio Paleari Fratino Tavola VI Casale Monferrato. Pianta del castello, tracciato delle mura. Francesco Baronino Tavola VII Casale Monferrato. Pianta del castello, tracciato delle mura. Giorgio Paleari Fratino Tavola Vili Casale Moferrato mito. Pianta del castello, tracciato delle mura. Bernardino Faciotto Tavola IX Casale Monferrato. Pianta del castello. Gemiamo Faciotto Tavola X pag. 151 Casale Mon ferrato. Pianta del castello. Gerolamo Faciotto Tavola XI pag. 153 Casa/e Mon ferrato. Prospetto del castello. Gerolamo Faciotto Tavola XII pag. 155 Casale Monferrafo. Pianla del castello. Progello di forlificaz^'^- Gerolamo Faciotto Tavola XIII pag. 156 Casale Monferrato. Pianta del castello. Progetto di fortificazione. Gerolamo Faciotto APPENDICE II pag 157 Planimetrie della cittadella di Casale Monferrato Tavola XIV P^- 158 Casale Mon ferrato. Pianta della città e della cittadella. Gio. Domenico Faciotto Tavola XV pag. 159 Casale Monferrato. Pianta de/la città e della a I/ade I la. Gio. Francesco Baronino Tavola XVI pag. 160 Casale Monferrato. Pianta della città e della cittadella. Agostino De Mori Tavola XVII pag. 161 Casale Monferrato. Pianta della città e della cittadella. Autore non indicato Tavola XVIII pag. 162 Casale Monferrato. Pianta della città e della cittadella. Bernardino Faciotto Tavola XIX pag. 163 Casale Monferrato. Pianta della cittadella. Sebastiano Sorina
APPENDICE III Carte topografiche di Casale Monferrato Tavola XX pag. 165 Casale Monferrato 1'roccia f o delle mura, e tratto del Po. Bernardino Faciotto Tavola XXI P^S w Casale Monferrato. Pianta de! castello, tracciato delle mura. Bernardino Faciotto Tavola XXII pag. 167 Casale Monferrato. Tracciato de/le mura, e (rado del Po. Bernardino Faciotto Tavola XXIII pag. 169 Casale Monferrato. Pianta del castello, tracciato delle mura. Giorgio Paleari Fratino Tavola XXIV/a pag- 171 Casale Monferrato. Pianta del castello, tracciato delle mura. Gerolamo Faciotto Tavola XXIV/b pag. 172 Casa/e Monferrato. Pianta de! castello, tracciato de/le mura. Gerolamo Faciotto Tavola XXV pag. 174 Casale Monferrato. Pianta de! castello, tracciato delle mura. Lorenzo Bertazzolo Tavola XXVI pag. 175 Casale Monferrato. Pianta della città e del/a cittadella. Carlo Morello APPENDICE IV pag 176 Relazioni Documento n. 1 pag 177 Relazione inerente i la t'ori necessari per il "Piazzo " del castello. Gio. Angelo Bertazzolo
Documento n. 2 pag. 179 Relazione inerente i lavori necessari per i ripari del Po. Gio. Francesco Baronino Documento n. 3 pag. 180 Relazione inerente i lavori necessari per i ripari dei baluardi del castello. Giorgio Paleari Fratino Documento n. 4 pag 183 Descrizione degli ambienti de! castello. Gemiamo Faciotto Documento n. 5 pag 184 Descrizione degli ambienti del castello. Gerolamo Faciotto Documento n. 6 pag. 185 Descrizione dei prospetti de/ caste//o. Gerolamo Faciotto Documento n. 7 pag. 186 Rlazione inerente i lavori necessari per i ripari de! Po. Bernardino Faciotto Documento n. 8 pag 188 D esenzione dei lavori necessari per i ripari del Po. Bernardino Faciotto Documento n. 9 pag. 189 Relazione inerente i lavori necessari per i ripari del Po. Giorgio Paleari Fratino Documento n. 10 pag. 191 Descrizione dei la l'ori necessari per i ripari de! Po. Giorgio Paleari Fratino Documento n. 11 pag. 192 Relazione inerente i /avari necessari per i ripari de/ Po. Gerolamo Faciotto Documento n. 12 pag. 193 Relazione inerente i lavori del/a cittadella. Gio. Francesco Baronino Documento n. 13 pag. 195 Rel azione inerente i lavori della cittadella. Gio. Domenico Faciotto Documento n. 14 pag 197 Relazione inerente i lavori del/a cittadella. Autore non indicato Documento n. 15 pag. 199 Relazione inerente i lavori necessari per i fossa fi della cittadella. Autore non indicato Documento n. 16 pag 201 Ordini del duca Vincenzo I alle comunità del Monferrato Vincenzo I Gonzaga Documento n. 17 pag. 203 Ordini de/duca Vincenzo I alle comunità del Monferrato Vincenzo I Gonzaga Documento n. 18 pag 205 Relazione inerente i lavori necessari per i fossati della cittadella. Gerolamo Faciotto Documento n. 19 pag. 208 Relazione inerente i lavori necessari per i fossati della cittadella. Antonio Levi BIBLIOGRAFIA pag 209 |
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