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Le chiese invisibili. Viaggio fra i casi di riduzione ad usi profani della Diocesi di Torino dal 1999 al 2018

Elena Contarin

Le chiese invisibili. Viaggio fra i casi di riduzione ad usi profani della Diocesi di Torino dal 1999 al 2018.

Rel. Andrea Longhi. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Restauro E Valorizzazione Del Patrimonio, 2019

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Abstract:

Pur non essendo esclusivo di questo tempo, il fenomeno di riduzione dei luoghi di culto ad usi profani e il loro riuso sembra essersi intensificato negli ultimi decenni. Il mutamento viene a volte percepito come presagio di perdita dei valori comuni ma, al contrario, la dimissione offre all’edificio la possibilità di riaprirsi alla comunità, riacquisire la centralità conosciuta in passato, allontanare il rischio della perdita del bene e dei valori che custodisce. ??La questione riguarda sia le comunità cattoliche, sia quelle protestanti, interessando diffusamente i Paesi dell’Europa occidentale ed oltreoceano. Mentre all’estero sono state definite strategie in merito a conservazione, valorizzazione e riuso dei beni ridotti ad usi profani, in Italia si prova ora a definire il problema. ??Attraverso il Progetto censimento chiese, ancora in fase di completamento, la Chiesa Cattolica mira ad individuare i limiti del proprio patrimonio immobiliare ed ottimizzare la gestione dei beni. Le chiese di sua proprietà nel territorio italiano sono più di 65.000. Nel nostro Paese, tuttavia, agli edifici di culto della Chiesa Cattolica si aggiungono le chiese di proprietà degli istituti religiosi, di proprietà pubblica, di proprietà privata, rendendo difficile una stima definitiva. In questo contesto si fanno spazio le chiese ridotte ad usi profani, ovvero quella parte del patrimonio «sul lato oscuro della Luna,» le chiese divenute invisibili una volta persa la destinazione al culto. ??Privati persino di una terminologia univoca atta a descrivere quanto accade, gli studi italiani modulano i termini riduzione, dimissione, dismissione senza che l’accezione ponga un distinguo mentre si conducono ricerche parallele e capillari sul tema, in attesa di chiarezza legislativa ed in assenza di un organo nazionale di analisi e pianificazione. ??A tali studi si affianca questa ricerca, svoltasi nell’ambito della diocesi di Torino con l’obiettivo di delineare la consistenza del fenomeno nel contesto locale e definire l’esito delle dimissioni. Lo spunto è stato offerto dal Quaderno dell’Ufficio Liturgico Diocesano n. 24, intitolato Architettura, arte e liturgia, Interventi nella diocesi di Torino 1998-2015, a cura di Mauro Sudano e Paolo Tomatis, nel quale sono riportati casi di riduzione ad usi profani discussi dalla Commissione Liturgica Diocesana nella finestra temporale indicata. La ricerca si è concentrata sulla documentazione conservata all’Ufficio Liturgico, dove sono stati individuati nuovi casi non elencati nel testo. L’indagine è stata poi estesa al 2018 per avere un quadro d’insieme sull’esito delle dimissioni negli ultimi vent’anni. Si è proceduto a ricostruire il mosaico della storia di ogni caso studio, cercando i tasselli in testi, articoli, parole di parroci, religiosi, sindaci, progettisti, tecnici, cittadini e nei luoghi della dimissione. Le storie sono raccontate nelle schede, centro della ricerca. Sono state confrontate le ipotesi di riuso con l’effettiva destinazione d’uso attuale ed i casi sono stati catalogati secondo tratti ricorrenti, fra i quali la proprietà, la realizzazione o fallimento del progetto, la vocazione pubblica. La comparazione ha permesso di descrivere lo stato dell’arte della Diocesi, dove il fenomeno di dimissione si presenta in contrazione rispetto al ventennio precedente e dove circa metà dei progetti di riuso per gli edifici dimessi si sono realizzati, nella maggior parte delle volte nell’interesse pubblico.

Relatori: Andrea Longhi
Anno accademico: 2018/19
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 193
Soggetti: A Architettura > AE Edifici e attrezzature per il culto
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Restauro E Valorizzazione Del Patrimonio
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-04 - ARCHITETTURA E INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA
Ente in cotutela: TALLINN TECHNICAL UNIVERSITY (ESTONIA)
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/10189
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