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Rifunzionalizzazione del Forte di Santa Caterina a Favignana. Progetto di allestimento per la trasformazione del sito in un centro museale = Re-functionalization of the Fort of Santa Caterina in Favignana. Exhibition project for the transformation of the site into a museum center

Cristina Giurleo

Rifunzionalizzazione del Forte di Santa Caterina a Favignana. Progetto di allestimento per la trasformazione del sito in un centro museale = Re-functionalization of the Fort of Santa Caterina in Favignana. Exhibition project for the transformation of the site into a museum center.

Rel. Marco Vaudetti, Simona Canepa. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città, 2019

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Abstract:

Il lavoro svolto durante questo percorso di tesi si è incentrato su un tema di forte attualità, come quello della valorizzazione e rifunzionalizzazione di edifici storici abbandonati. L'obiettivo è stato quello di suggerire una proposta di intervento per la valorizzazione del manufatto e del percorso di accesso al Forte di Santa Caterina a Favignana, tenendo in considerazione i suggerimenti posti dal Comune e i vincoli ambientali dell'area. Le ricerche iniziali hanno consentito di conoscere il sito di progetto e il territorio circostante, per porre le basi per la realizzazione di un progetto che trasformasse un castello, luogo di difesa e di separazione, in luogo d'incontro e di connessione con gli abitanti e il centro storico. La principale attività economica di Favignana è stata per lungo tempo la Tonnara e dunque la pesca del tonno. L'impegno condotto dalla Famiglia Florio nel XIX secolo permise a Favignana di attraversare un periodo di prosperità. Passata successivamente alla famiglia Parodi nel 1930 circa, iniziò un periodo di declino di questa attività, fino ad arrivare al 2007 con la sua ultima mattanza. Oggi l'ex Stabilimento Florio ospita all'interno un'esposizione museale, incentrata sulla storia e sulla pesca e produzione del tonno. Oggi l'economia di Favignana si concentra prevalentemente sul settore turistico e ricettivo. Dopo aver effettuato il sopralluogo, ci siamo rese conto delle bellezze naturali e locali dell'Isola, ma abbiamo notato la mancanza di un polo culturale che raccontasse le meraviglie locali e la sua storia, oltre alla pesca. A questo scopo, abbiamo deciso di rifunzionalizzare il Forte e trasformarlo in centro museale incentrato sulla memoria del luogo e sulle caratteristiche dell'Isola. Lo sviluppo progettuale si è mostrato da subito complicato, in particolar modo a seguito dei vincoli ambientali presenti sul sito di progetto e della conformazione e stato di degrado del manufatto esistente. A differenza della maggior parte degli esiti di concorso visionati e analizzati, si è scelto di concentrarsi sulla preesistenza stessa senza costruire volumi ex-novo. L'attenzione iniziale si è posta sul tema dell'accessibilità, cercando di rispettare il vincolo ambientale e la bellezza del territorio facilitando l'accesso al castello. Si è deciso pertanto di inserire delle terrazze all'aperto in corten in corrispondenza dei tornanti, per creare dei punti di sosta e delle zone di belvedere sul paesaggio. Successivamente, si è posta l'attenzione sul tema della distribuzione interna, orizzontale e verticale, rivelandosi punto fondamentale e di svolta nel progetto per rispondere alle esigenze normative riguardo le barriere architettoniche. L'allestimento museale proposto per la mostra permanente, costituita dalle cinque sale tematiche, è di tipo tradizionale con l'inserimento di alcuni tipi espositivi ('appeso, l'appoggiato, il protetto e il sospeso) e l'accostamento di nuove tecnologie, dando vita ad una mostra di exhibit sensoriale, narrativa e scenografica. Per la mostra temporanea dedicata all'arte contemporanea si è deciso di sviluppare un'ipotesi progettuale a livello concettuale concentrandosi sul concetto di flessibile, modulare e versatile. Ci auguriamo che il progetto possa continuare, soprattutto tramite un'indagine di restauro approfondita che in questa sede non è stato possibile effettuare a causa della mancata documentazione sullo stato di degrado e sulle diverse stratificazioni storiche dell'edificio.

Relatori: Marco Vaudetti, Simona Canepa
Anno accademico: 2018/19
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 102
Soggetti:
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-04 - ARCHITETTURA E INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/10174
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