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Insediamenti informali in Italia: il caso dell'ex-MOI = Informal settlements in Italy: the case of Ex MOI

Barbara Gasparini Di Gaetano

Insediamenti informali in Italia: il caso dell'ex-MOI = Informal settlements in Italy: the case of Ex MOI.

Rel. Giovanni Durbiano. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città, 2019

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Abstract:

Nel presente lavoro di tesi si vuole ripercorrere la vicenda dell’occupazione di alcune palazzine dell’ex villaggio olimpico situate nella zona del Mercato Ortofrutticolo all’Ingrosso ( da qui in avanti indicato come ex M.O.I.), di Torino da parte di richiedenti asilo, migranti e rifugiati provenienti da diversi paesi africani. Dal 2013 l’arrivo dei migranti non ha conosciuto battute d’arresto e oggi le palazzine sono intensamente popolate. Con questo lavoro inoltre ci si propone progettare delle possibili soluzioni architettoniche future che permettano una graduale riutilizzazione delle palazzine. L’occupazione all’ex M.O.I. di Torino, nasce nel 2013 in conseguenza della fine dell’Emergenza Nord Africa (ENA), la quale ha portato a circa 1000 rifugiati a lasciare le strutture di seconda accoglienza in meno di un mese. Per affrontare l’inverno e la necessità di una stabilità abitativa, a marzo del 2013 furono occupate 4 palazzine appartenenti al patrimonio post-olimpico del 2006. Tali palazzine, nonostante le intenzioni di un riutilizzo, non erano fino a quel momento utilizzate da oltre 7 anni. Durante gli ultimi sette anni l’ex M.O.I. ha offerto un riparo dalle 800 a 1.500 persone. Con passare tempo, la comunità utilizzatrice di questi luoghi è diventata sempre più stabile e grande. L’assenza delle istituzioni in questo insediamento ha portato a differenti livello di degrado, igienico e anche in termini di sicurezza. Sin dagli inizi dell’ occupazione si è costituito un “Comitato di solidarietà rifugiati e migranti” formato da cittadini che hanno scelto di sostenere gli abitanti dell’ex M.O.I.. Nel 2017 è stato avviato un progetto che prende il nome M.O.I. (Migranti un’Opportunità di Inclusione) una sinergia tra Città di Torino, Città Metropolitana di Torino, Regione Piemonte, Diocesi di Torino, Prefettura di Torino e Compagnia di San Paolo. Il progetto si è posto come obiettivo lo sgombero degli edifici in modo collaborativo con i suoi abitanti attraverso l’avviamento al lavoro e la ricerca di una soluzione abitativa alternativa. Il progetto ha permesso di avviare al lavoro un centinaio di utenti. Il lavoro di questa tesi è quello di analizzare l’occupazione e gli spazi che ha generato, e di porsi all’interno del processo in atto proponendo una serie di soluzioni architettoniche che favoriscano una maggiore integrazione degli abitanti dell’ex M.O.I. con altre realtà sociali della città di Torino attraverso la creazione di spazi appositi. La struttura della tesi inizia con la mappatura dei diversi tipi di insediamenti informali e le cause del loro sviluppo. Successivamente si parlerà delle vicende dell’occupazione del villaggio olimpico e come si siano sviluppate. Inseguito, vi è la descrizione degli spazi progettati per favorire il processo di integrazione. In conclusione, la tesi riflette sulla necessità delle città ad essere resilienti e di come sia necessario utilizzare alcune parti del patrimonio edilizio in disuso ai fini della integrazione dei migranti.

Relatori: Giovanni Durbiano
Anno accademico: 2018/19
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 117
Soggetti:
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-04 - ARCHITETTURA E INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA
Ente in cotutela: Miralles Tagliabue EMBT (SPAGNA)
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/10137
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