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Percorsi. Il ruolo del colore nella riqualificazione urbana = Itineraries. The role of colours in urban regeneration

Martina Calissano

Percorsi. Il ruolo del colore nella riqualificazione urbana = Itineraries. The role of colours in urban regeneration.

Rel. Valeria Minucciani, Anna Marotta. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città, 2019

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Abstract:

L’allestimento di uno spazio è sempre stato ed è ad oggi il mio interesse primario nel campo dell’architettura. Uno degli aspetti di questo ambito che più mi incuriosisce è la manipolazione emozionale degli spazi: ogni aspetto di un’opera architettonica, a grande o piccola scala che sia, ha come primo obiettivo quello di soddisfare le esigenze dell’uomo, di creare un ambiente confortevole e dal linguaggio comprensibile. Concretizzo la mia ricerca sul quartiere Aurora Rossini che è stato per decenni il motore industriale di Torino e che poi con l’avvento dell’elettricità e il conseguente trasferimento delle sue fabbriche in periferia ha perso completamente, insieme alla Dora Riparia, quello che era il suo ruolo. Dunque questo quartiere è diventato fisicamente e idealmente il retro della città: i lotti dove sorgevano le fabbriche sono in totale stato di abbandono e forte disagio, e hanno acquisito con il tempo lo status di vuoti urbani, evitati e temuti dagli abitanti. Conducendo l’intervista e somministrando il questionario agli abitanti di questo quartiere, ho percepito un grande senso di abbandono, paura e disprezzo nei confronti di quello che è il loro territorio, oltre al pensiero comune circa la mancanza di luoghi dedicati a alla cultura. I risultati delle mie indagini mi hanno quindi portato a comprendere che il problema del vuoto urbano è infatti principalmente generato da un vuoto percettivo, ed è dunque operando su questo aspetto che ho deciso di trovare una soluzione per contrastare questo fenomeno. Quindi la prima parte della mia tesi si concentra sulla risposta alla seguente domanda: come si possono migliorare le sensazioni che suscitano questi enormi buchi neri? Inizio questa ricerca dagli studi di Lynch e Cullen circa la questione della percezione visiva della città; esamino poi due elementi fondamentali della comunicazione visiva: il colore e la forma. E’ unendo gli studi urbanistici a quelli sulla percezione che nasce una soluzione per il problema del vuoto urbano: un nuovo percorso all’interno della città, composto da uno schema di colori appositamente studiato in relazione alla psicologia ad essi legata. Si tratta di un percorso che ha come obiettivo quello di ribaltare la condizione di “buco nero” in cui versano gli edifici in stato di abbandono, che diventano i nuovi punti di riferimento delle mappe mentali dell’abitante. La seconda parte della mia tesi si concentra sulla questione del riuso dell’ex Ospedale Maria Adelaide: i risultati dell’analisi dello stato di fatto e del questionario mi han portata a scegliere per questo edificio una serie di soluzioni funzionali che convivono sotto lo stesso tetto ma indipendenti le une dalle altre. Uno spazio multifunzionale che ha come denominatore comune l’arte: un luogo per la cultura, lo scambio e la socialità. Il percorso di colori applicato all’esterno continua quindi all’interno, connettendo ad ogni colore una funzione interna.

Relatori: Valeria Minucciani, Anna Marotta
Anno accademico: 2018/19
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 179
Soggetti:
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-04 - ARCHITETTURA E INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/10135
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