Sabrina Francia
Cheratocono: problematiche cliniche, diagnostiche e terapeutiche in relazione alle proprietà fisiche della cornea.
Rel. Umberto Lucia, Maria Rosa Astori. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Ingegneria Biomedica, 2018
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Abstract: |
Il cross-linking del collagene corneale è un’innovativa terapia delle malattie della cornea che trova applicazione nel trattamento del cheratocono e in tutte quelle patologie caratterizzate da uno sfiancamento e da un assottigliamento della superficie corneale e che quindi ne alterano la trasparenza e la capacità di messa a fuoco, compromettendone la visione. L’obiettivo di questo elaborato è lo studio delle proprietà fisiche della cornea in modo da consentire un’analisi delle possibili criticità associate ad essa in seguito ad un intervento che mira a bloccare l’evoluzione della patologia ectasica. I pazienti sono stati monitorati nel corso di alcuni mesi mediante topografia corneale, metodica strumentale di analisi qualitativa e quantitativa del potere refrattivo della superficie anteriore della cornea. Dopo un attento studio delle mappe topografiche che ne derivano, sono stati candidati all’intervento di cross-linking quei pazienti nei quali l’evoluzione della patologia è risultata essere particolarmente veloce. Le tecniche di intervento utilizzate sono state due: il cross-linking standard con disepitelizzazione e quello transepiteliale con imbibizione tramite iontoforesi. Un confronto dei due campioni di pazienti operati con le due diverse tipologie di intervento consente di considerarle entrambe valide in quanto tutti i candidati hanno manifestato un arresto della progressione della patologia e un ottimo recupero dell’acuità visiva. Inoltre, essendo l’ipertensione endoculare un fattore di criticità legato all’insorgenza di altre patologie quali il glaucoma, si è monitorata la pressione dell’occhio malato nei pazienti trattati. I raggi UV-A con i quali viene irradiata la cornea durante l’intervento provocano un aumento della temperatura della superficie corneale e un annesso incremento di pressione. Dai dati ricavati si è osservato che si tratta di un incremento temporaneo che tende a ristabilizzarsi già nei giorni seguenti l’intervento. E' possibile pertanto affermare che l’intervento di cross-linking non sia responsabile dell’insorgenza di patologie secondarie. |
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Relatori: | Umberto Lucia, Maria Rosa Astori |
Anno accademico: | 2018/19 |
Tipo di pubblicazione: | Elettronica |
Numero di pagine: | 110 |
Soggetti: | |
Corso di laurea: | Corso di laurea magistrale in Ingegneria Biomedica |
Classe di laurea: | Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-21 - INGEGNERIA BIOMEDICA |
Aziende collaboratrici: | AZIENDA OSPEDAL.SS.ANTONIO BIAGIO ARRIGO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/10058 |
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