Giacomo Lanteri
Efficienza energetica per la pubblica amministrazione: trasformazione di un edificio scolastico in nZEB.
Rel. Enrico Fabrizio, Marco Badami. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Ingegneria Energetica E Nucleare, 2018
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Abstract: |
L’argomento principale trattato nelle pagine di questa tesi è l’opportunità di risparmio energetico sul patrimonio edilizio pubblico nazionale. Ruolo fondamentale nel percorso di efficientamento energetico può e deve essere intrapreso dalle ESCO (Energy Service Company), società che, grazie ad un opportuno profilo tecnico ed economico possono affiancare le diverse utenze, in particolare la PA, a raggiungere obiettivi di risparmio energetico. I consumi energetici annuali degli edifici della Pubblica Amministrazione italiana (PA) ammontano a circa 135 TWh di energia primaria per usi elettrici e termici, circa il 9% dell’energia primaria totale per gli usi finali. Nello specifico, il consumo elettrico complessivo della Pubblica Amministrazione è mediamente di 20-30 TWhe all’anno, pari a circa l’8% del consumo elettrico nazionale, mentre il consumo termico è complessivamente di circa 60-70 TWht, pari a circa il 10% del consumo termico nazionale (dal RAEE 2017). La ESCo quindi, forte delle sue competenze, ha il ruolo di attuare programmi di efficientamento che garantiscano una diminuzione dei consumi di energia, in particolare della quota non rinnovabile, e una diminuzione delle emissioni climalteranti e allo stesso tempo un risparmio economico alla PA e un guadagno per la società stessa. Questa deve operare secondo la logica di ottimizzazione del rapporto costi-benefici anche alla luce dei possibili finanziamenti a cui può accedere (ad esempio fondi Europei oppure Conto Termico), in aumento negli ultimi anni per il settore PA. L’obiettivo della tesi è di dimostrare con un caso pratico che ciò è possibile e di quantificare i risparmi e i guadagni sia dal punto di vista ambientale che economico. L’oggetto di analisi è la scuola elementare Gianni Rodari, sita a Carcare, un comune di circa 5500 abitanti in provincia di Savona, Liguria. Per prima cosa vengono analizzati i flussi energetici che coinvolgono il sistema edificio-impianto con riferimento alla norma UNI TS 11300 parti 1 e 5. Poi viene effettuata la diagnosi energetica (valutazione in modalità A3) che costituisce la base del lavoro: con essa si costruisce un modello (costruito con il software EC700) che rappresenta fedelmente la situazione attuale di prestazione energetica dell’edificio e verrà usato come base di confronto per valutare gli interventi migliorativi. La diagnosi è stata completata in seguito a un’accurata attività di rilievo e di raccolta e analisi delle bollette elettriche e termiche storiche. I singoli interventi migliorativi proposti sono inizialmente confrontati in base al loro tempo di ritorno semplice. Vengono poi analizzati i vantaggi che derivano dalla trasformazione dell’edificio in edificio a energia quasi zero (nZEB). Viene delineato lo scenario migliore, alla luce delle possibili forme di finanziamento a cui si può accedere, puntando all’accesso a finanziamenti a fondo perduto che coprano fino al 100% delle spese necessarie. Il progetto, valutato in modalità A1 (design rating), viene confrontato con la situazione attuale (A2) e con l’edificio di riferimento, necessario per soddisfare il DM 26 giugno 2015 sui requisiti minimi. Infine vengono quantificati i risparmi energetici e quindi economici previsti e proposto un contratto di tipo EPC. |
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Relatori: | Enrico Fabrizio, Marco Badami |
Anno accademico: | 2018/19 |
Tipo di pubblicazione: | Elettronica |
Numero di pagine: | 120 |
Soggetti: | |
Corso di laurea: | Corso di laurea magistrale in Ingegneria Energetica E Nucleare |
Classe di laurea: | Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-30 - INGEGNERIA ENERGETICA E NUCLEARE |
Aziende collaboratrici: | Territorio ed Energia SRL |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/9273 |
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