Erika Carlotta Parizzia
Interventi di riqualificazione paesistica nel parco della collina di Superga.
Rel. Pompeo Fabbri. Politecnico di Torino, Corso di laurea in Architettura, 2006
Abstract: |
L'area della Provincia di Torino è un territorio ricco di luoghi protetti di aree naturalistiche, che si intrecciano con quelle storico - architettoniche. Un vantaggio di Parchi ed aree attrezzate tutelate per la conservazione del ambiente naturale. li territorio del Parco della collina di Superga costituisce un patrimonio naturale e culturale di notevole interesse storico, architettonico e paesaggistico, strettamente connesso con il più vasto sistema ecologico e paesistico della collina torinese. il Parco, istituito con legge Regionale nei 1991, risponde alla necessità di tutelare e valorizzare parte del territorio collinare nei comuni di S. Mauro, Baldissero e Pino Torinese (circa 800 ha) quale ambito di rilevante potenzialità ecologica, ambientale e turistica nel contesto delle aree protette regionali. Costituisce, inoltre, per i suoi caratteri geomorfologici ed altimetrici una naturale visuale panoramica sulle Alpi e sulla pianura torinese. Le sue caratteristiche ambientali e paesaggistiche hanno offerto interessati spunti per progettare un sistema integrato di spazi per la fruizione: itinerari turistico - ricreativi, didattici e culturali. A partire dalla lettura dei valori naturali e storico - culturali, il progetto di riqualificazione paesistica intende valorizzare il paesaggio del Parco della collina di Superga come risultato dell'integrazione tra componenti ecologiche, naturali e culturali. Il progetto di valorizzazione del sistema dei beni naturali, paesistici e architettonici si avvale della realizzazione di una nuova rete di percorsi che, prendendo spunto dalle greenways, uniscono finalità ecologiche, fruitive e percettive interconnettendo le aree attrezzate esistenti ed in progetto. Si propone, inoltre, di riorganizzare la rete di accessibilità al parco ed il sistema dei servizi alla fruizione con un insieme di interventi organicamente inseriti nel paesaggio e localizzati In luoghi panoramici: - il ridisegno della strada panoramica che con il suo andamento sinuoso, percorre tutta la cresta Collinare costituendo una vera e propria spina dorsale e connette le aree attrezzate esistenti per valorizzare la fruizione. - il recupero della cava Bric - Palouch. Tale obiettivo è raggiungibile attraverso interventi sul paesaggio quali: l'insediamento di attrezzature (centro e giardini), servizi per la fruizione sociale (aree didattici e ricreativi ) e l'apertura di un ampio cono visuale sul paesaggio.
1.1. L'AREA OGGETTO DI STUDIO Il presente lavoro prende avvio dallo studio del Parco Naturale della Collina di Superga delle caratteristiche e componenti naturali e culturali del paesaggio, della geomorfologia, della vegetazione, degli usi del suolo e del sistema delle infrastrutture turistiche. A partire da questa analisi del Parco, l'intervento di riqualificazione paesistica si concentrerà in due settori di interesse: la Strada Panoramica e la Cava Bric- Palouch che da un punto di vista paesaggistico sono i nodi cardinali della fruizione. Il presente studio si avvale quindi delle esperienze europee di Greenways e Greenbelts quali esempi di interventi di riqualificazione ecologica, paesistica e di valorizzazione del sistema dei percorsi turistico- fruitivi.
1.2. OBIETTIVI DEL PROGETTO Obiettivo Generale come obbiettivo generale del lavoro mi concentrerò nella progettazione di un asse paesaggistico su tutta la lunghezza della strada Panoramica fino al settore Cava Bric Palouch, mantenendo come visione principale i seguenti punti: - Valorizzare il paesaggio del Parco della collina di Superga, come risultato dell-integrazione tra componenti naturali e culturali. - Valorizzare il sistema dei beni architettonici, ambientali e paesistici del territorio del Parco della Collina di Superga. Obiettivi Specifici come obbiettivi specifici mi concentrerò nella progettazione di un percorso ciclopedonale, la ristrutturazione della strada Panoramica e delle aree attrezzate. - Progettare nel Parco nuovi sistemi di Percorsi che uniscono finalità di valorizzazione ecologica, fruitivi e percettiva. - Progettare nel Parco nuove aree attrezzate di servizio alla fruizione naturale e culturali a basso impatto ambientale. - Recupero degli spazi aperti e delle aree verdi lungo la strada panoramica di Superga e della cava Bric - Palouch.
1.3. LA SCELTA DEL PARCO NATURALE DELLA COLLINA DI SUPERGA Il Parco oltre a costituire un importante area di ricreazione per la città e soprattutto per la popolazione locale, è un "polmone verde" per la rigenerazione di aria, acqua e suolo compromessi dagli agenti inquinanti. E' quindi una componente della qualità ambientale ed estetica del territorio e del paesaggio, e della fruibilità. L'area protetta del Parco della Collina di Superga è, inoltre, una delle zone della provincia di maggior diversità biologica, paesistica e storico - culturale. E' infatti collocata strategicamente sulla sommità della collina torinese e attraverso la Basilica rappresenta per la città di Torino un simbolo storico - culturale e visivo. I motivi di scelta del Parco della Collina di Superga sono: 1. Rappresenta un rilievo collinare per la città visibile da diversi punti di vista nella pianura torinese. 2. la sua ricchezza naturale, paesaggistica ed architettonica. 3. il suo valore storico - culturale. 4. i suoi sentieri turistici - culturali e punti panoramici. 5. le attività fruitive e ricreative attualmente svolte (come la passeggiata, il riposo ed il ciclismo).
1.4. LA FINALITÀ DEL PROGETTO L'intervento di riqualificazione paesistica nel Parco della Collina di Superga si fonda sulla progettazione di un sistema integrato per la fruizione: percorso pedonale, pista ciclopedonale, aree attrezzate, punti di ristoro e di servizio, oggi non collegati tra loro. Il collegamento dell'offerta del Parco intende proporre nuovi itinerari turistico - ricreativi, didattici e culturali di connessione tra i due luoghi di progetto: la via panoramica fino al piazzale della Basilica e la cava Bric - Palouch. Per creare un'armonia d'insieme ed un paesaggio attraente con destinazione ricreativa, turistica e di riposo; allo scopo di plasmare una nuova cultura del tempo libero proiettata alla conoscenza del territorio del Parco. L'occasione di stabilire un dialogo diretto e personale con la natura orientato a non turbare l'equilibrio ecologico e il rispetto all'ambiente.
1.5. DESCRIZIONE DEL PROGETTO IN ESAME L'analisi dello stato attuale del parco rileva: - la presenza di scarsa gerarchizzazione dei percorsi di accessibilità a! Parco e fruizione (stretti, coperti della vegetazione). - le attuali reti di fruizione non consentono di accedere né alle aree a maggior valore naturale e paesistico né al sistema di beni culturali. - Le numerose aree attrezzate collocate lungo la strada panoramica non sono collegate da percorsi, sono poco visibili e accessibili per la crescita della vegetazione e l'assenza di pavimentazione. In particolare la Cava Bric - Palouch che attualmente presenta un rilievo accidentato per l'estrazione di materiale alluvionale, è oggetto di particolare attenzione dal Piano d'area per la trasformazione ed il recupero ambientale e paesaggistico del settore. Da questa analisi e dai nodi problematici del sistema fruitivo del Parco derivano i seguenti punti da approfondire: 1. Valorizzare il paesaggio del parco come risultato dell'integrazione tra: Aree boschive, aree verdi, percorsi, edifici storico - culturali ed aree attrezzate esistenti ed il progetto del nuovo percorso ciclo - pedonale e dì nuove aree attrezzate. 2. Migliorare la rete d'accessibilità al parco nei seguenti nodi problematici: gli accessi al Parco in località di Baldissero e Pino Torinese e dalla Basilica di Superga. 3. Progettare un Centro espositivo dal recupero ambientale e paesaggistico della Cava Bric - Palouch. La proposta concerna la modifica dei percorsi esistenti e la definizione di un nuovo percorso che connette parti degli spazi attrezzati esistenti, con il progetto di nuove aree attrezzate. La nuova Struttura Turistico - fruitivi del Parco della Collina di Superga se organizzerebbe in tre nodi di connessione: - Primo nodo: Il sistema delle aree attrezzate ("piazzole") che devono essere riorganizzate e in parte progettare ed interconnesse fra loro. - Secondo nodo: Il Sistema doppio di percorsi (ciclo-pedonale) d'interconnessione delle aree attrezzate per valorizzare la fruizione, quale "ponte di comunicazione fra le diverse aree verdi e attrezzate del parco, che si ubicano a diversi quota". Le aree attrezzate e la rete dei percorsi costituirebbero cosi un sistema integrato che parte dall'accesso al parco nel Comune di pino Torinese e raggiunge la Basilica di Superga e la Strada Panoramica. - Il percorso Pedonale é sentiero parallelo alla Strada Panoramica che connette le aree attrezzate e si inserisce nella natura. - Il percorso ciclabile segue: in parte la Strada Panoramica, in parte il percorso pedonale e in parte si addentra nella natura. La sua funzione è di dare una coerenza interna al percorso e creare uno spazio continuo per i ciclisti. - Terzo nodo: la progettazione di un centro espositivo e giardini nella Cava Bric Palouch che costituirà un area attrezzata per la fruizione , il riposo e la ricreazione. La finalità del progetto in esame, "interventi di riqualificazione paesistica nel Parco della Collina di Superga" sì fonda sulla progettazione di un sistema integrato per la fruizione: percorso pedonale, pista ciclopedonale, aree attrezzate, punti di ristoro e di servizio, oggi non collegati tra loro. Quindi creare un'armonia d'insieme ed un paesaggio attraente con destinazione ricreativa, turistica e di riposo; allo scopo di plasmare una nuova cultura del tempo libero proiettata alla conoscenza del territorio del Parco. L'occasione di stabilire un dialogo diretto e personale con la natura orientato a non turbare l'equilibrio ecologico e il rispetto all'ambiente.
1.6. I VANTAGGI E SVANTAGGI DEL PROGETTO IN ESAME Il turismo di massa rappresenta per un parco naturale certi aspetti positivi o negativi, i quali possono causare danni alla natura come alle popolazioni locali. Le seguenti tavole spiegano questo confronto di vantaggio e svantaggio nel turismo di massa e nel turismo sostenibile. GLI SVANTAGGI DEL TURISMO DI MASSA - per la conservazione e le aree protette. - a danni ambientali. - Pressione dei visitatori. - Inquinamento. - PER LE POPOLAZIONI LOCALI - Sconvolgimento dello stile di vita e iella struttura sociale. - Maggiori costi. - PER LA SOCIETA' Consumo delle risorse. I VANTAGGI DEL TURISMO SOSTENIBILE - PER LA CONSERVAZIONE E LE AREE PROTETTE - Una maggiore consapevolezza del pubblico e delle popolazioni locali dell'importanza delle aree protette e dell'ambiente. - Supporto politico che genera maggiore disponibilità di fondi e volontà favorevole alla creazione di nuove aree protette. - Conservazione più efficace delle caratteristiche naturali e culturali attraverso disponibilità di fondi per nuovi progetti. - Finanziamenti aggiuntivi attraverso le imprese turistiche e i visitatori stessi. - PER IL SETTORE TURISTICO - Aumento del reddito e dei posti di lavoro. - Sviluppo di nuovi prodotti di alta qualità, basati sulle risorsi naturali e culturali, con prospettive di lunga durata. - Riduzioni dei costi attraverso la collaborazione con le aree protette. - Miglioramento dell'immagine dell'impresa. - Nuovi mercati e nuove clientele in cerca di vacanze "verdi" - Aumento del reddito e degli standard di vita. - PER LE POPOLAZIONI LOCALI E LA SOCIETA' - Aumento del reddito e degli standard di vita. - Rivitalizzazione della cultura locale, degli usi e consumi e dell'artigliamento. - Sviluppo economico. - Miglioramento del benessere fisico e psichico. - Promozione dell'armonia e della comprensione tra le persone. Un altro aspetto di tenere in considerazione sono le attività compatibìli ed incompatibili che possono svilupparsi all'interno delle aree protette. Le seguenti tavole specificano quali sono queste attività: 1.7. DEFINIZIONE DELLE ATTIVITÀ COMPATIBILI ED INCOMPATIBILI CON LE POLITICHE DI CONSERVAZIONE DEL PARCO NATURALE DELLA COLLINA DI SUPERGA - ATTIVITA TURISTICHE COMPATIBILI CON LE AREE PROTETTE - Attività basate sulle peculiarità dell'area protetta, quali lo studio e l'osservazione iella natura, la fotografia, la pittura, e tutte le attività sportive come l'escursionismo, l'alpinismo, l'arrampicata, lo sci, la bicicletta, il canottaggio, ecc., se sono praticate per avere natura e rispettarla. - Turismo culturale ed educativo volto alla conoscenza dell'area protetta e dei suoi dintorni quali visite scolastiche, campeggianatura, visite a siti culturali, e ai luoghi di produzione dei prodotti locali, agricoli o artigianali. - Attività di piccola scala e piccoli gruppi che consentano il mantenimento delle caratteristiche di pace, tranquillità e naturalità dei luoghi. - ATTIVITA' TURISTICHE GENERALMENTE INCOMPATIBILI CON LE AREE PROTETTE - Infrastrutture di grande scala associate col turismo di massa (grandi hotels, villaggi turistici, parchi dei divertimenti, complessi sportivi, centri commerciali, ecc.) - Attività rumorose, attività che comportano 3ssembramenti di molte persone nello 5tesso posto, e che disturbano continuamente la fauna (manifestazione sportive di massa, gruppi organizzati più di 30 persone, o attività che comportino il continuo passaggio di gente in luoghi sensibili) - Attività sportive motorizzate, l'uso delle auto private deve inoltre essere limitato il più possibile a favore di trasporti pubblici. |
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Relatori: | Pompeo Fabbri |
Tipo di pubblicazione: | A stampa |
Soggetti: | U Urbanistica > UF Parchi U Urbanistica > UN Storia dell'Urbanistica G Geografia, Antropologia e Luoghi geografici > GG Piemonte R Restauro > RC Restauro urbano U Urbanistica > UG Pianificazione del paesaggio |
Corso di laurea: | Corso di laurea in Architettura |
Classe di laurea: | NON SPECIFICATO |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/919 |
Capitoli: | INTRODUZIONE 1.1. L'Area oggetto di studio 1.2. Obiettivi del progetto 1.3. La scelta del Parco naturale della Collina di Superga 1.4. La finalità del Progetto 1.5. Descrizione del progetto in esame 1.6. I vantaggi e svantaggi del Progetto in esame 1.7. Definizione delle attività compatibili ed incompatibili con le politiche di conservazione del Parco naturale della Collina di Superga PARTE I 2. IL PARCO DELLA COLLINA DI SUPERGA NEL CONTESTO TERRITOR1ALE 2.1. Il Parco della collina di Superga nel sistema delle aree protette della della provincia di Torino pag. 2.2. Il Parco della collina di Superga nel sistema dei percorsi turistici - culturali della Provincia di Torino 2.3. Quadro di riferimento urbanistico - territoriale PARTE II 3. IL CONTESTO DEL PAESAGGIO DEL PARCO DI SUPERGA 3.1. Collocazione geografica nel territorio piemontese e caratteristiche fisiche, storiche ed ambientali del Parco della Collina di Superga 3.2. Il paesaggio: caratteri naturali e storico - culturali 3.3. Il paesaggio "scenografico" collinare PARTE III 4. PROGETTI DI VALORIZZAZIONE ECOLOGICO- PAESISTICA E AMBIENTALE 45 4.1. Esperienze Europee di riferimento 4.1.1. Le Greenways: percorsi di rigenerazione ecologico e turistico - fruitivi 4.1.2. Le Greenbelts: corridoi verdi di rigenerazione ecologica delle aree urbane 4.2. I Progetti della Provincia "Corona verde" e "Torino città d'acque" 4.3. Proposta Progettuale del Piano d'area del Parco Naturale della Collina dì Superga PARTE IV 5. IPOTESI PROGETTUALE 5.1. Proposta di riqualificazione paesistica nel Parco della Collina di Superga 5.1.1. La rete di accessibilità al parco ed il sistema dei servizi alla fruizione 5.1.2. Il sistema dei percorsi ciclabile - pedonale lungo la via Panoramica 5.1.3. Il sistema delle aree attrezzate nuove ed esistenti 5.1.4. il recupero Paesaggistico ed ambientale della Cava Bric - Palouch CONCLUSIONI BIBLIOGRAFIA ELENCO DELLE TAVOLE ALLEGATE |
Bibliografia: | - Alessandro Chiusoli, ELEMENTI DI PAESAGGISTICA, Bologna Clueb, Copyr 1985 - Barbara Stauffacher Solomo, GREEN ARCHITECTURE AND THE AGRARIAN GARDEN, Editoriale Rizzoli New York 1988 - Biagio Gruccione, PARCHI E GIARDINI CONTEMPORANEI, Cenni sullo specifico paesaggistico, Editoriale alinea ditrice I edizione 2001 - Boriani Maria Luisa, PROGETTARE LE AREE VERDI, Clueb Bologna 1987 - Cammina Stefano, Massara Matteo, SENTIERI DELLA COLLINA TORINESE, PASSEGGIATE TRA NATURA E STORIA, Vivalda editori, Torino 1999 - Cazzina Alberta ( a cura di) ARCHITETTURA DEL VERDE L'ESPERIENZA PAESAGGISTICA ITALIANA, Brema editrice, Milano 1994 - Fabbri Pompeo, NATURA E CULTURA DEL PAESAGGIO AGRARIO, Cittàstudi, Milano 1997 - Fabbri Pompeo, IL VERDE NEL PAESAGGIO: NOTE DI SINTESI, Guenni e associati, Milano 1989 - Jekyll Gertrude, IL GIARDINO DEI COLORI, Centro Botanico, Milano 1989 - Jellicoe Geoffrey, L'ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO, edizioni di comunità, Milano 1969 - Migliorini Franco, VERDE URBANO, PARCHI, GIARDINI, PAESAGGIO URBANO, LO SPAZIO APERTO NELLA COSTRUZIONE DELLA CITTà MODERNA, Editoriale Franco Angeli, Milano 1989 - Provincia di Torino, PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO, Torino gennaio 1999 - Provincia di Torino, PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO: IL SISTEMA DELLA AREE PROTETTE DELLA PROVINCIA DI TORINO, ANALISI E PROPOSTA DI INTERVENTO, Gennaio 1999 - Redazioni Garzanti, L'ENCICLOPEDIA DELLA ARCHITETTURA, Garzanti Editori 1996 - Regione Piemonte, Ente di Gestione Delle Aree Protette della Collina di Superga, PIANO D'AREA, ottobre 2000 - Regione del Piemonte, ASSESORATO PARCHI, PARCHI E RISERVE EL PIEMONTE, AMBIENTE ED ITINERARI - Regione Piemonte, PIEMONTE PARCHI, SENTIERI DELLA COLLINA TORINESE, CARTA DEI PERCORSI N. 1,2,3 - Regione Piemonte, CORONA VERDE, CITTA' INTORNO AI PARCHI, DOCUMENTO PROGRAMMATICO, 1997 - Regione Piemonte, I PARCHI DEL PIEMONTE: AMBIENTE E ITINERARI, Editoriale L'arciere, edizione 2002 - Regione del Veneto, REGIONE VENETO, MANUALE PER LA PROGETTAZIONE Dl ITINERARI ED ATTREZZATURE CICLABILI, Venezia 1992 - Rivista Piemonte Parchi, ATLANTE DEI PARCHI 2003 - Rivista Piemonte Parchi, N. 112-2001 e N. 124, 125, 128-2003 - Sergio Malcevschi QUALITA' ED IMPATTO AMBIENTALE: TEORIA E STRUMENTI DELLA VALUTAZIONE DI IMPATTO, Editoriale Etas, Milano 1991 - Sestini Aldo. IL PAESAGGIO, Touring Club italiano, Milano 1963 - Travi Valerio, UNO SPAZIO PER VIVERE LA CITTA': GLI SPAZI ACCESSORI, PISTE CICLAB1LE, PERCORSI PEDONALI ED AREE ATTREZZATE, Editoriale Saiedue, Bologna 1984
TESI DI LAUREA: - Annita Gallo, TORINO CITTA' D'ACQUA: ANALISI E MODELLIZZAZIONE ECOLOOGICA DELLA SITUAZIONE ATTUALE E DEGLI INTERVENTI PREVISTI DAL PROGETTO, Politecnico di Torino, A.A. 1999 - 2000 - Cristina Casula, IL PARCO MICHELOTTI E LE SPONDE DEL P0: PROGETTI DI RIUSO E RIQUALIFICAZIONE AMBIENTALE, Politecnico di Torino, luglio 1992 - Emmanuela Crovella, IL PARCO DEL MOLINELLO A MONCALIERI, L'ACQUA COME LEGANTE DI PROGETTO, Politecnico di Torino, febbraio 2001 - Fabio Licciardi, IL PARCO DELLA MINERA DI SAN VITTORE, IPOTESI Dl RICUPERO DELL'AREA, Politecnico di Torino - Federico Chiesa, LA CORONA VERDE Dl TORINO: POTENZIALITA' E TUTELA DELLE AREE RURALI, Politecnico di Torino, A.A. 2001 - 2003 - Lucca Maggiora, LA STRADA PANORAMICA DI SUPERGA: PROPOSTE DI VALORIZZAZIONE CON PARTICOLARE ATTENZIONE AGLI IMPIANTI ARBOREI, Università Degli Studi di Torino, Facoltà di Agraria, A.A. 1998- 1999 - Roberta Fiorabanti, CINTURA VERDE: IPOTESI DI RINCOMPOSIZIONE DEL SUOLO PERIURBANO, Politecnico di Torino, A.A. 1998- 1999
SITI WEB: www.regionepiemonte.it - Parchi e riserve del Piemonte, ambienti ed itinerari www.provinciatorino.it - Piano Territoriale di Coordinamento il sistema delle aree Protette della Provincia di Torino: analisi e proposta di intervento www.formambiente.it - ambienti naturali e risorsi www.parks.it - parco Collina Torinese www. itinerariitaliani.it www.atlante parchi.com www.comunetorino.it wivw.viasverdes.com - il programma de vias verdes www.theil.it - Pavimentazione delle piste ciclabile |
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