Laura Anna Stefania Sottosanti
Smartbox: riutilizzo di container per una residenza universitaria nella città di Amburgo. = Smartbox: reused container for a student dormitory in the city of Hamburg.
Rel. Orio De Paoli. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile, 2018
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- Tesi
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Abstract: |
La città di Amburgo è una città portuale, paradossalmente piccola rispetto all’importanza del suo porto. Difatti il porto di Amburgo è tra i primi al mondo come traffico di container, nel 2006 ve ne sono transitati 8,86 milioni di pezzi. Questo dato fa subito emergere la incredibile quantità disponibile di una risorsa dormiente, che dal punto di vista architettonico rappresenta una delle risposte migliori alle domande di sostenibilità e riutilizzo che l’architettura contemporanea si pone. In particolare Amburgo, come la maggioranza delle città del Nord-Europa e non solo, è caratterizzata da una altissima richiesta (domanda) di affitti da parte di studenti e nuovi cittadini che scelgono di trasferirvisi, per motivi di studio nel primo caso e, di lavoro nel secondo e, una bassa disponibilità di appartamenti, (offerta), i quali, forti dell’entità della domanda mantengono altissimi i prezzi di locazione. In questo scenario, la risorsa del container appare ancora più accattivante, in quanto rappresenta un’alternativa tangibile ad un problema che la città effettivamente vive. La volontà di questo progetto, situato nel quartiere di Eppendorf, è quella di creare un’offerta appetibile e sostenibile da un punto di vista bio-climatico ma anche economico per tutti quelli studenti che si muovono verso la città di Amburgo per motivi di studio. Eppendorf è caratterizzato da edifici antichi ben conservati per lo più residenziali. La funzione principale del progetto è quella di residenza universitaria, ma sfruttando al meglio le potenzialità del sito su cui sorge, un’area verde con affaccio sul Bolivarpark, un parco pubblico della città, il progetto assumerà la funzione anche di palcoscenico all’aperto per artisti ed associazioni culturali che avranno la possibilità, attraverso lo spazio della residenza universitaria, in collaborazione con associazioni studentesche, di creare spettacoli volti ad arricchire il panorama culturale del quartiere. L’edificio presenta una forma esagonale per la captazione della luce e della ventilazione naturale, ed è aperto verso Sud (Bolivarpark). Esso viene visto come un progetto vivente e mutevole in cui è pensato uno scambio artistico e culturale tra studenti e residenti. Si è svolto uno studio sullo spazio minimo per ciascuno studente, in modo da sfruttare al massimo le potenzialità di ogni container, visto come modulo. A questo approccio si è accostato uno studio bioclimatico volto invece ad utilizzare al massimo le potenzialità del sito, attraverso la conoscenza della collocazione del sole, si è progettato garantendo ad ogni studente la possibilità di ricevere un’illuminazione naturale all’interno degli spazi privati ma anche all’interno degli spazi comuni, come le aule studio e le aree volte all’aggregazione attraverso workshop e allo sviluppo dei talenti personali, come la musica, la pittura, etc. |
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Relatori: | Orio De Paoli |
Anno accademico: | 2018/19 |
Tipo di pubblicazione: | Elettronica |
Numero di pagine: | 186 |
Soggetti: | |
Corso di laurea: | Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile |
Classe di laurea: | Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-04 - ARCHITETTURA E INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA |
Ente in cotutela: | MIRALLES TAGLIABUE EMBT (SPAGNA) , Plan-R-Architektenbüro Joachim Reinig (GERMANIA) |
Aziende collaboratrici: | Plan -R- Architekturburo Bradigam+Reinig |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/8613 |
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