Pteah17: Un intervento umanitario a Sihanoukville, in Cambogia.

L’interezza del processo che da un’idea porta alla realizzazione di un elemento architettonico, raramente è gestita da un unico progettista. Nel campo degli interventi umanitari - o di cooperazione - l’architetto assume una molteplicità di ruoli che in parte esulano dalle competenze specifiche del progettista tradizionale e lo portano, in prima persona, ad operare per realizzare l’oggetto, supportato da una rete di contatti e in collaborazione con la popolazione locale e gli utilizzatori finali. Questo elaborato esplora, nella sua interezza, un intervento umanitario a Sihanoukville (in Cambogia) finalizzato alla costruzione di abitazioni per famiglie colpite da fenomeni di land grabbing, frequenti nelle aree suburbane della città. Attraverso due inquadramenti a scale differenti, condotti a partire da fonti governative, articoli di giornale e paper specifici, si introducono le questioni di carattere storico, economico e sociale. Grazie ad un’analisi urbanistico territoriale svolta in situ si individuano i pattern di occupazione del territorio e l’insorgenza di nuovi fenomeni di land grabbing che possono pregiudicare la riuscita dell’intervento. Lo studio dei dati climatici - sia a scala territoriale che microclimatica - e l’osservazione di casi studio specifici sono infine funzionali all'individuazione di un abaco di soluzioni di carattere tecnico-architettonico. Le considerazioni di carattere analitico supportano l’elaborazione di due diversi progetti. Il primo intervento è frutto di una progettazione partecipata, in stretta collaborazione sia con alcuni esperti, sia con gli utilizzatori finali della struttura. Anche la fase di realizzazione, avvenuta durante la permanenza a Sihanoukville, è il prodotto di una tensione collettiva di progettisti e locali. Il secondo progetto di residenza è definito “consapevole”, in quanto fondato sull’esperienza del primo intervento, al fine di definire un’architettura da un lato più funzionale e sperimentale, dall’altro perfettamente inseribile nel contesto di riferimento. Vengono poi tracciate, per risolvere problemi che colpiscono gli insediamenti del tessuto suburbano di Sihanoukville, alcune direttrici che operano ad una dimensione territoriale. Mentre i fenomeni di land grabbing, così come i problemi connessi allo smaltimento dei rifiuti e all’igiene, possono essere arginati con azioni di carattere educativo mirate ad aumentare la consapevolezza degli abitanti, la risoluzione delle istanze legate alla mancanza di acqua potabile deve essere affrontata con progettazioni strutturate. L’ultima parte dell’elaborato riporta, in forma più personale, il lavoro dei progettisti ed il loro ruolo in quattro fasi specifiche dell’intervento: la ricerca del progetto, la preparazione all’arrivo in situ, la gestione dei fondi e la chiusura del progetto. Questo capitolo si configura come un’appendice all’intero elaborato, atta a riportare e trasmettere le buone e le cattive pratiche individuate durante il processo umanitario.