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PIANI DI MANUTENZIONE ORDINARIA DEL TERRITORIO. ANALISI, GESTIONE E PROSPETTIVE DI UNO STRUMENTO DI PROGRAMMAZIONE DELLE MANUTENZIONI DELL'ASSETTO IDRO-GEOLOGICO IN TERRITORIO MONTANO. = ROUTINE MAINTENANCE PLANS FOR THE TERRITORY. ANALYSIS, MANAGEMENT AND PROSPECTS OF A PLANNING TOOL FOR THE MAINTENANCE OF THE HYDRO-GEOLOGICAL STRUCTURE IN MOUNTAINOUS AREAS.

Marco Devers

PIANI DI MANUTENZIONE ORDINARIA DEL TERRITORIO. ANALISI, GESTIONE E PROSPETTIVE DI UNO STRUMENTO DI PROGRAMMAZIONE DELLE MANUTENZIONI DELL'ASSETTO IDRO-GEOLOGICO IN TERRITORIO MONTANO. = ROUTINE MAINTENANCE PLANS FOR THE TERRITORY. ANALYSIS, MANAGEMENT AND PROSPECTS OF A PLANNING TOOL FOR THE MAINTENANCE OF THE HYDRO-GEOLOGICAL STRUCTURE IN MOUNTAINOUS AREAS.

Rel. Stefano Ferrari. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Pianificazione Territoriale, Urbanistica E Paesaggistico-Ambientale, 2018

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Abstract:

PIANI DI MANUTENZIONE ORDINARIA DEL TERRITORIO. ANALISI, GESTIONE E PROSPETTIVE DI UNO STRUMENTO DI PROGRAMMAZIONE DELLE MANUTENZIONI DELL'ASSETTO IDRO-GEOLOGICO IN TERRITORIO MONTANO. Con l’evoluzione normativa e le razionalizzazioni apportate alla gestione del Servizio Idrico Integrato, avviate a metà degli anni ’90 con la c.d. Legge Galli (L. 36 del 1994) poi abrogata dal D.lgs 152/2006, ha preso inizio un sistema di gestione delle acque del ciclo per l’uso civico, razionale e articolato. Protagoniste di questo processo sono gli ATO (Ambiti Territoriali Ottimali), enti di gestione del Servizio Idrico Integrato, nelle quali i Consigli d’Amministrazione sono formati da rappresentanti in quota degli enti territoriali ricadenti nell’ambito. Gli ATO operano tramite l’affidamento a società di gestione delle reti e degli impianti che fino ad allora generalmente erano gestite direttamente dai Comuni. Il cambio di titolarità del gestore, spesso da Comune a società partecipata, imposto dalla Legge ha generato malumori e ricorsi specie nel caso di quegli enti che dalla gestione della fornitura idrica traevano impropriamente sostegno in ingresso ai propri bilanci. In Piemonte, i Comuni montani, supportati dalle Comunità Montane hanno indirizzato la Regione affinchè tramite Legge Regionale (art. 8 comma 4, L.R. 13 del 20 gennaio 1997) fosse disposto che: “L'Autorita' d'ambito destina una quota della tariffa, non inferiore al 3 per cento, alle attivita' di difesa e tutela dell'assetto idrogeologico del territorio montano. I suddetti fondi sono assegnati alle Comunita' montane sulla base di accordi di programma per l'attuazione di specifici interventi connessi alla tutela e alla produzione delle risorse idriche e delle relative attivita' di sistemazione idrogeologica del territorio.” In sede di ATO 3 Torinese inoltre il Consiglio d’Amministrazione ha votato che questa percentuale si incrementasse progressivamente fino al 5% della tariffa. Un’importante conquista da parte delle ex Comunità Montane, ora Unioni Montane della Città Metropolitana di Torino in quanto il bacino d’utenza comprende la città di Torino ed importanti Comuni circostanti e pertanto le Unioni Montane vedono entrare nelle proprie casse somme cospicue per i lavori di manutenzione ordinaria del territorio. L’impiego di questi fondi è stato vincolato al buon esito di un’attività di pianificazione. A partire dal 2004 le allora Comunità Montane hanno dato il via alla redazione dei Piani di Manutenzione Ordinaria del Territorio i cui contenuti sono stati disciplinati dalla allora Provincia di Torino. A fronte dell’approvazione dei piani da parte dell’Autorità d’Ambito l’attività è entrata gradualmente a regime mediante la progettazione e l’affidamento degli interventi. La redazione di questa tesi è frutto del lavoro condotto dal sottoscritto dal 2004 al 2010 presso la Comunità Montana Bassa Valle di Susa e Val Cenischia in merito alla redazione ed attuazione dei Piani di manutenzione Ordinaria del Territorio e dal tirocinio professionalizzante presso l’Unione Montana Valle Susa nel 2017, nonché approfondimenti successivi condotti tra Settembre 2017 e Giugno 2018 . Lo scopo è evidenziare l’utilità della scelta di destinare i fondi anzidetti alla manutenzione ordinaria del territorio e le varie fasi ed ostacoli che sono stati affrontati per un buon impiego dei medesimi.

Relatori: Stefano Ferrari
Anno accademico: 2017/18
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 220
Soggetti:
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Pianificazione Territoriale, Urbanistica E Paesaggistico-Ambientale
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-48 - PIANIFICAZIONE TERRITORIALE URBANISTICA E AMBIENTALE
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/7846
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