Serena Casana
Recenti tendenze della pianificazione urbanistica in Europa.
Rel. Fabio Minucci. Politecnico di Torino, NON SPECIFICATO, 1997
Abstract: |
La tesi vuole proporre una riflessione sulle tendenze che interessano l'organìzzazione dei poteri pubblici competenti e gli strumenti urbanistici, derivanti dalla diversa organizzazione politica, di quattro paesi che formano l'Unione Europea: Germania, Francia, Inghilterra e Spagna. Lo studio è diviso in due parti: la prima in cui vengono analizzati i quattro paesi, la seconda in cui i quattro paesi di cui sopra vengono confrontati fra loro. Nella prima parte, per ogni paese, troviamo la descrizìone dell'organizzazione politica odierna con, quando strettamente necessarìo, giustìficazioni di carattere storico ìnserite per meglio comprendere come, spesso, siano state proprio le peculiari situazioni storico-geografiche a deterniffiare le dffferenze riscontraffili tra stato e stato. L'esempio più significafivo in questo senso è rappresentato dalla Gran Bretagna che, fiera della sua natura insulare, non ha mai visto nei secoli ìl proprìo terrìtorìo ìnvaso da vicini bellicosi, anche se tentativi in tal senso non sono mancati. Questo isolamento ha fatto si che la sua organizzazìone polifica, quella istituzionale, così come l'organizzazione territoriale non abbiano subito influenze dagli stati sia limitrofi che ìnvasori. E' proprio per questo motivo che, nel confronto tra questo e gli altri casi, nascono le maggion e più interessanfi differenze da anafizzare. Nello specifico si e descritta per sommi capi l'organizzazione istituzionale dei singoli paesì e la divisione dei poteri a livello locale elencando quindi i principali enti territoriali, i loro compiti i loro poteri e le rispettive autonornie finanziarie; si è proceduto poi alla descrizìone dei principalì strumentì urbanistici che loro competono, specificandone il valore, le caratteristiche ed i contenuti salienti. Dopo questa prima fase, a carattere ìntroduttìvo, sì è proceduto alla comparazione delle diverse realtà, anche questa parte strutturata secondo uno schema ben preciso, che consiste nell'evidenziare come le differenze peculiari dei vari aspetti analizzati (quello finanziario, l'autonornia degli enti ai vari livelli, Patteggiamento assunto nei confronti della protezione dell'ambiente, ... ) possano contribuire ad inficiare o meno l'efficacia degli strumenti urbanistici presi in considerazione per la risoluzione di problemi comuni. Dopo una parte introduttiva ìn cuì vengono esposti i contenuti degli studi effettuati dalla Commissione delle Comunità europee concernenti i suddetti problemi che i vari Stati membri si trovano a dover fronteggiare oggi (anche in considerazione dei progetti di strutture coordìnate dì sìstemi di comunicazione su scala internazionale, in fase di studio e realizzazione in ambito comunitario e che condizionano la ffianificazione a lìvello nazìonale), dopo aver indicato sommaflamente, alcune delle possibili soluzioni, si è proceduto ad un'analisi più approfondita dì questì, limitatamente aì casì presì ìn esame, partendo dal livello nazionale o federale, a seconda dei casi, e procedendo a scalare fino a giungere all'ambito locale che presenta ì maggiorì spuntì di riflessione in quanto, dal confronto di questo, nascono gli aspetti maggìormente dìscordantì tra loro. Le finalità dello studio, esplicate nell'introduzione alla seconda parte, consìstono proprìo nel mettere ìn evìdenza gli atteggiamentì e le soluzioni migliori adottate di recente dai vari Governi per affrontare le problernafiche contemporanee. A questo riguardo, per altro, si è descritta la tendenza dell'ultimo ventennio dì ricorrere, sulla scìa delle esperienze americane e ìnglesì, a strumenti non istituzionalizzati, i Piani Strategici. L'aspetto maggiormente rilevante è rappresentato dal fatto che la pianificazione strategica è fondamentalmente una ricerca, guidata dalle Ammiffistrazionì comunali dì un pacchetto di obiettivi che l'insieme degli operatori econornici sia pubblici, ma soprattutto privati, valutano necessarì per uscìre dalla crìsì o per creare nuove possibilità dì investimento a seconda delle richieste dei mercato ormai così volubile. Questa soluzione implica quindi uno stretto rapporto di collaborazione tra ambito pubblico e ambito privato teso a meglio rispondere al rapido mutare delle esigenze di mercato, e la sua caratteristica di essere altamente flessìibile e per nulla restrittìva consente di seguire in modo puntuale il ritmo delle richieste e delle necessità contemporanee. |
---|---|
Relatori: | Fabio Minucci |
Tipo di pubblicazione: | A stampa |
Parole chiave: | pianificazione - europa |
Soggetti: | U Urbanistica > UN Storia dell'Urbanistica G Geografia, Antropologia e Luoghi geografici > GD Estero |
Corso di laurea: | NON SPECIFICATO |
Classe di laurea: | NON SPECIFICATO |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/757 |
Capitoli: | PARTE PRIMA Cap. I GERMANIA 1.Il governo federale ed i Laender 2 1.1 Il Governo Federale 2 1.2 E rapporto tra il Bund ed H Laender 3 2. Organizzazione amministrativa 5 2.1 Land 5 2.2 Landkreis 6 2.3 Gemeinden 7 2.4 La cooperazione Intercomunale 8 3 Gli strumenti urbanistici 10 Cap. II FRANCIA 1.L' Organizzazione politica 18 2. Organizzazione amministrativa 21 2.1 Comune 21 2.2 Dipartimento 22 2.3 Regione 22 2.4 La cooperazione Intercomunale 23 3. Gli strumenti urbanistici 26 4. La strumentazione urbanistica e l'Action Foncière 33 Cap. III INGHILTERRA 1 Organizzazione politica e territoriale 39 2 Gli strumenti urbanistici 42 3 Istituti e strumenti di politica urbanistica nelle aree metropolitane 54 Cap. IV SPAGNA 1 Organizzazione politica 58 2 Organizzazione amministrativa 60 2.1 I livelli di governo 60 2.2 Le Regioni 60 2.3 Le Provincie 61 2.4 1 Comune 62 2.5 Altri enti locali 63 3 La legislazione urbanistica 65 4 Il sistema di pianificazione territoriale 71 5 La strumentazione urbanistica 73
PARTE SECONDA Cap. I UN PRIMO CONFRONTO TRA LE DIVERSE ESPERIENZE CONSIDERATE 1 Introduzione 79 1.1 Le direttive C.E.E. come criteri di valutazione 79 2.1 Livello statale o federale 83 2.2 Livello regionale 88 2.3 Livello sovraccomunale 95 2.4 Livello locale 105 3 Nella pianificazione strategica la soluzione dei problemi 114 4 Conclusioni 115 Bibliograria |
Bibliografia: | F. Mellano, Il governo delle aree metropolitane in Europa, CELID, Torino, 1993
F. Astrua, A. Bastianini, G. Calorio, G. Cassatella, F. Mellano, Europa: Industria, Terziario, Territorio, Torino, EDA, 1993
Marcelloni M., Il regime dei suoli in Europa, Franco Angeli, Milano, 1987
Heap D., An outline of Planning Law, 10th edition, Sweet and Maxwell, London, 1991
F. Ognibene, Dispense del corso di Progettazione Urbanistica 2° anno, Torino, 1992
G. Campos Venuti F.Oliva (a cura di), Cinquant'anni di urbanistica in Italia. 1942?1992, Editrice Laterza, Bari, 1993
M. Marcelloni, Urbanistica e suoli in Europa, in G. Campos Venuti F.Oliva (a cura di), Cinquant'anni di urbanistica in Italia. 1942?1992, Editrice Laterza, Bari, 1993
E. Salzano, La città sostenibile, edizioni delle autonomie, Venezia, 1992
L'Europa per le città, in E. Salzano, La città sostenibile, edizioni delle autonon?ùe, Venezia, 1992
S. Giulianelli, N. Hanley, R. Schoombrodt, Il Libro verde sull'ambiente urbano in Europa, in E. Salzano, La città sostenibile, edizioni delle autonomie, Venezia, 1992
E. Salzano, Cinquant'anni dalla legge urbanistica italiana 19421992, Editori Riuniti, Roma, 1993 |
Modifica (riservato agli operatori) |