Davide Fogliatti, Stefano Gasparino
Il castello di Foglizzo.
Rel. Carla Bartolozzi. Politecnico di Torino, NON SPECIFICATO, 1997
Abstract: |
Foglizzo , piccolo paese in provincia di Torino, al margine meridionale del Canavese, posto sulla riva sinistra del fiume Orco è a pochi chilometri a nord-ovest di Chivasso. Anticamente pare venisse denominato FULGITILIM. Ne parla un diploma imperiale dell'anno 882. Altre testimonianze storiche dichiarano che Foglizzo deriva da FULGIDIUM cioè dal latino fidgere, che significa risplendere. Pare infatti che un tempo il paese fosse circondato da foltissimi pioppi bianchi che davano un aspetto "bello e fulgido" all'insieme. Esistono altre interpretazioni circa l'origine del nome, ma praticamente sono delle ipotesi, nessuna è certa. Sull'area più alta rispetto al frastagliato altopiano su cui e adagiato il resto dell'abitato, i, Biandrate, antichi signori di Foglizzo, vollero erigere il loro rifugio e il segno della loro signoria che qui, con tutta probabilità, esisteva già in epoca romana un piccolo villaggio. Innumerevoli reperti archeologici, rinvenuti nei dintorni sia nel passato che in epoca recente, provano le antiche origini di Foglizzo. il primo insediamento dei Biandrate in questa parte del Canavese pare risalga al 1140, quando Guido, signore di Biandrate, fu investito dall'imperatore Corrado 111 di Svevia sul territorio di San Giorgio, già allora un cospicuo villaggio fortificato, che divideva uno dei suoi confini con il vicino paese di Foglizzo. Gli storici concordano che il castello di Foglizzo venne costruito subito dopo il 1234, in seguito all'investitura, da parte dei marchese di Monferrato Bonifacio, di Pietro (o Petrino) Biandrate su Foglizzo, Balangero e Mathi. Ma forse, più che di costruzione, allora si trattò di un adattamento delle strutture gia esistenti alle esigenze dei nuovi padroni. All'inizio della loro signoria su questa porzione dell'odierno Piemonte, i Biandrate non dedicarono grandi attenzioni ai sistemi di difesa del territorio. D'altra parte i loro interessi erano assorbiti altrove; erano i tempi delle guerre tra i liberi comuni e l'imperatore del Sacro Romano Impero Federico Barbarossa, successore di Corrado III. E i Biandrate si erano apertamente schierati per Vùnpero. All'inizio il castello non doveva essere una costruzione di grandi dimensioni, anche se mancano elementi per definire con maggiore esattezza le caratteristiche e la forma. Forse e per non molto tempo, il maniero e l'antico villaggio condivisero l'angusto spazio dello sperone morenico. L'abitato, per ovvie esigenze di spazio, si dilatava un poco verso il sito dove ora sorge la chiesa di S. Giovanni Decollato. Al castello si accenna esplicitamente, per la prima volta, nella relazione seguita alla visita pastorale, compiuta in diocesi l'anno 1329 dal vescovo di Ivrea Palejno Avogadro. Il curato, un certo padre Giacomo, Canonico Regolare del convento di S. Egidio di Verrès, ad una precisa domanda dei vescovo rispose che i vasi sacri della chiesa parrocchiale erano stati asportati dal "signore del castello"O. Non ci interessa particolarmente il nome dell'ignoto sacrilego, forse Francesco Biandrate San Giorgio, ma la notizia che agli inizi del 1300, a Foglizzo, i B.D.I., GM 3290000 (ex 61). Biandrate avevano già costruito un castello e vi risiedevano stabilmente, al punto da potersi permettere di non essere troppo teneri con gli abitanti del luogo. Si parla ancora del castello di Foglizzo in un documento dell'Archivio Comunale di Moncalieri. Il 9 settembre suddetto (1338), poco dopo il levar del sole, gli eserciti combinati di Acaia e di Angiò arrivarono con felice marcia notturna a Foglizzo, di cui arsero tutta la villa fino alle porte del castello vi(2). Successivamente, nel 1363, nell'introduzione alla sua opera "De bello Canepiciano", Pietro Azario. enumera tra i "Soggetti ai conti Biandrate" il Castello di Foglizzo. Interessante osservare che, mentre per San Giorgio afferma: "borgo di San Giorgio", per 'Tolgicium" si limita al In sintesi: l'unica notizia certa che si desume da tutti questi documenti è che, già dalla fine del XIV secolo, e più sicuramente, agli inizi del XIV, in Foglizzo esisteva un castello di proprietà della famiglia Biandrate signori di San Giorgio. Ma quali rapporti si erano instaurati tra il castello e il piccolo villaggio in cui vivevano i Foglizzesi In che modo il maniero, divenuto via via più complesso, si era inserito nell'antico tessuto urbano fatto di semplici abitazioni, stalle e granai E ancora: quali erano le leggi che disciplinavano le relazioni tra l'onnipotente castellano e gli abitanti del villaggio a lui legati dal doppio legame della servitù e della dipendenza legale? E da cosa erano regolati i rapporti di questi ultimi tra di loro? Siamo in grado di rispondere ad alcune di queste domande rifacendoci al testo degli Statuti della Comunità di Foglizzo. |
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Relatori: | Carla Bartolozzi |
Tipo di pubblicazione: | A stampa |
Parole chiave: | castello - restauro - foglizzo |
Soggetti: | R Restauro > RB Restauro Artistico G Geografia, Antropologia e Luoghi geografici > GG Piemonte R Restauro > RA Restauro Artchitettonico |
Corso di laurea: | NON SPECIFICATO |
Classe di laurea: | NON SPECIFICATO |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/754 |
Capitoli: | Cap.1. Introduzione pag. 1 1.1 1 Gli Statuti Comunali pag.6 1.2 Le difese dei ricetti pag.11 1.3 Una testimonianza figurativa pag.16 1.4 La fine dei ricetti 17 Cap.II. Le vicende del castello pag.19 2.1 Il primo impianto pag.20 2.2 Dagli inizi al '500 pag.23 2.3 Il "Cinquecento" pag.24 2.3. 1 Il grande salone pag.25 2.3.2 La stanza dei "trionfi" pag.26 2.3.3 La stanza delle "grottesche" pag.28 2.3.4 La sala delle "eroine" pag.29 2.4 Il Seicento pag.30 2.5 Il Settecento pag.32 2.5.1 Le carceri dei castello pag.35 2.5.2 Declino dei castello pag.36 Cap. III. Lo stato attuale pag.38 Cap. IV. Il rilievo pag.40 Cap. V. Il progetto di rifunzionalizzazione pag.41 Bibliografia |
Bibliografia: | AA.VV. Da Ivrea tutto intorno. Torino
VITTORIO DELLA CROCE, San Giorgio, biografia di un paese, San Giorgio 1986
GIUSEPPE FROLA, Corpus statutorum canavisii, Torino 1918, Vol. II, pp.379?393
FERDINANDO GABOTTO, Un Millennio di storia eporediese (356-357), Pinerolo 1900, pp. 212?213
NATALE MAFFIOLI, Il castello di Foglizzo, storia ed arte, Foglizzo 1989. (manoscritto presso l'archivio comunale di Foglizzo)
STANISLAO VISI, Storia di Foglizzo, Ivrea 1922
FRANCESCO RAZZA,Gli statuti dei Biandrate, Ivrea 1997
FRANCESCO RAZZA, I templari di Ruspaglia nel canavese, Ivrea 1992, pp. 22?27
N1ICAELA VIGLINO DAVICO, I ricetti del Piemonte, Torino 1979
A.S.C.F. (archivio storico del comune di foglizzo), voi. 191, atto di lite tra comunità e Biandrate. |
Tavole: | 1) Inquadramento territoriale e restituzione rilievo strumentale 2) Sintesi delle principali fasi costruttive 3) Il castello al XIV sec. 4) Il castello al XVI sec. 5) Il castello al XVII sec. 6) Il castello al XVII sec. 7) Rilievo piano seminterrato scala 1: 100 (geometrico) 8) Rilievo piano terra scala 1: 100 (geometrico) 9) Rilievo piano primo scala 1: 100 (geometrico) 10) Rilievo pianta piano seminterrato scala 1:50 (architettonico) 11) Rilievo pianta piano terra scala 1:50 (architettonico) 12) Rilievo pianta piano primo scala 1:50 (architettonico) 13) Rilievo pianta piano sottotetto scala 1:50 (architettnico) 14) Prospetto interno 1 scala 1:50 15) Prospetto interno 2 scala 1:50 16) Prospetto interno 3 scala 1:50 17) Prospetto esterno 1 scala 1:50 18) Prospetto esterno 2 scala 1:50 19) Prospetto esterno 3 scala 1:50 20) Sezione a-a scala 1:50 21) Sezione b-b scala 1:50 22) Particolare pianta seminterrato scala 1:20 23) Particolare pianta piano terra scala 1:20 24) Particolare pianta piano primo scala 1:20 25) Particolare sezione c?c scala 1:20 26) Particolare sezione d?d scala 1:20 27) Particolare prospetto interno scala 1:20 28) Particolare prospetto esterno scala 1:20 29) Tavola vista assonometrica 30) Pianta della copertura scala 1: 100 31) Proposta di rifunzionalizzazione scala 1:200 |
Modifica (riservato agli operatori) |