Matteo Magnani
Progetto per l'attraversamento pedonale della Dora Baltea: il passage contemporaneo come centralità pubblica.
Rel. Luca Bruno, Andrea Boschetti. Politecnico di Torino, NON SPECIFICATO, 2006
| Abstract: |
Il progetto di un attraversamento pedonale sulla Dora Baltea ¨¨ il recupero di un edificio preesistente ora dismesso. Per rendere la ricucitura lungo il fiume di questo vuoto urbano efficace in tutte le componenti del progetto, la ricerca ha approfondito il problema non limitandosi agli aspetti funzionali e compositivi, indagando, invece, sia gli aspetti strutturali che urbanistici. Durante la fase di ricerca e concezione del progetto, l'interazione vicendevole tra la forma e la struttura ¨¨ stata, quindi, ritenuta un'occasione ed una pontezialit¨¤, piuttosto che un limite. Ne deriva che, tutti gli aspetti abbiano concorso a determinare il disegno del progetto e tutti siano stati oggetto di ricerca approfondita. Il ponte funzionale, oltre al gesto compositivo, ¨¨ un luogo vero e proprio che, collegando punti diversi della citt¨¤ propone nuovi spazi, ed ¨¨ capace di diventare una centralit¨¤ per la vita pubblica di Ivrea. Allo stato di fatto, l'edificio possiede un rapporto complesso con la citt¨¤: la sua posizione, nel mezzo del tessuto urbano ed incastonato lungo la sponda nord della Dora Baltea, lo rende un luogo intermedio, una pausa tra il fiume e la citt¨¤. Affrontando lo studio del manufatto edilizio ¨¨ emersa la sua duplice natura: contemporaneamente esso era stato pensato sia come infrastruttura che come contenitore. Ora abbandonato, ha perso la funzione di contenitore, ma la sua presenza continua ad essere percepita la funzione infrastruttura le di banchina pedonale. Nella prima parte della tesi, la ricerca ha cercato di indagare questo rapporto infrastruttura-contenitore per comprendere l'essenza dell'edificio. I passages delle citt¨¤ europee, i ponti abitabili, e i waterfronts, tutti oggetto di analisi nella seconda parte, sono modelli architettonici e o urbanistici che trovano il punto di contatto nella loro natura di ibrido. Questi modelli sono per il progetto archetipi, da cui ne cattura la funzione e la spazialit¨¤. L'intreccio di funzioni disparate, di spazi di movimento e spazi di sosta, sono le idee che organizzano il progetto. La funzione base privilegiata ¨¨ la stessa sopravvissuta, l'infrastruttura: l'edificio, caratterizzato nella forma gi¨¤ come uno spazio fortemente direzionale, diventa, con l'intervento progettuale, un possibile snodo urbano che, intercettando percorsi pedonali trascurati e proponendone di nuovi, collega parti di citt¨¤ altrimenti non comunicanti. Tale nodo ¨¨ concepito ed organizzato nella forma come un vuoto temporaneo che, a seconda dei periodi dell'anno, i passanti possano trasformare appropriandosene in modo personale. Il vuoto ¨¨ un luogo vivo, abitato, pensato come supporto di funzioni a carattere pubblico. La terza parte descrive, dunque, le nuove funzioni dell'edificio e le soluzioni compositive adottate, ponendo l'obiettivo sull'esperienza percettiva del movimento attraverso lo spazio. II contrasto e la partitura dei pieni e dei vuoti, di diversi elementi materici e non, come luce e ombra, concorrono a tale obiettivo. Affinch¨¨ forma e struttura siano congrui, quest'ultima ¨¨ stata oggetto di analisi in modo da soddisfare i criteri di resistenza, deformabilit¨¤ e stabilit¨¤. La quarta parte affronta questo problema, che non essendo di facile soluzione, ha richiesto l'ideazione, come ipotesi, di diversi modelli spaziali. Questi, semplificati nella struttura, che ¨¨ stata trasformata da reticolare a unifilare, hanno condotto poi lo studio al modello idoneo a soddisfare i requisiti imposti. Ultima fase dell'iter progettuale, e quinta parte della tesi, ¨¨ la distribuzione degli spazi interni, che regola il vuoto a specifiche funzioni pubbliche, portandolo ad assumere i caratteri di una piazza. L'interno, progettato per essere trasformabile, si espande o si contrae attraverso pannelli rotanti, cosicch¨¦ il vuoto rimanga tale pur se dedicato ad usi temporanei. I luoghi intermedi ottenuti, si intrecciano con lo spazio direzionale, proprio dell'infrastruttura, generando un'esperienza di movimento attraverso lo spazio fuori dall'ordinario. |
|---|---|
| Relatori: | Luca Bruno, Andrea Boschetti |
| Tipo di pubblicazione: | A stampa |
| Parole chiave: | assetto urbano - dora baltea |
| Soggetti: | T Tecnica e tecnologia delle costruzioni > TC Protezione degli edifici A Architettura > AO Progettazione |
| Corso di laurea: | NON SPECIFICATO |
| Classe di laurea: | NON SPECIFICATO |
| Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
| URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/689 |
| Capitoli: | Introduzione 7 parte 1 Caso studio. Ivrea intorno alla Dora Baltea 14 Percorsi nascosti 27 C.so Cavour, frammenti di una storia 33 parte 2 Tipi di ibrido. Passages 45 Ponti abitabili 56 Waterfronts 64 parte 3 Percezione di un vuoto. Funzione 79 Composizione 92 Modelli 113 parte 4- Concezione della struttura. Ipotesi 126 Carichi 130 Travi reticolari 134 Strutture in acciaio 137 Trave equivalente: da reticolare a unifilare 141 Verifica a deformabilit¨¤ 143 Ottimizzazione 148 Ritorno al modello reticolare 152 Carichi asimmetrici 155 Azioni dinamiche 157 Analisi di buckling 160 Parte 5 USARE IL VUOTO. Distribuzione 163 Vuoto trasformabile 44 Appendice Input di ANSYS 44 Documenti d'archivio 44 Bibliografia 44 |
| Bibliografia: | a.a.v.v, Design and dynamic behavior of footbridges: proceedings of the international conference on ..., Footbridge 2002, Paris, November20-22, 2002 /ed. by A.F.G.C. and O.T.U.A.. -[S.l.]:[s.n.], C2002 a.a.v.v, Guidelines for the design of footbridges: guide to good practice, bulletin 32 - Lausanne: federation international du beton (fib), C2005 a.a.v.v, La metropolitana di Napoli: nuovi spazi per la mobilit¨¤ e la cultura - Napoli: Electa Napoli, c2000 L. Azeo Torre, Waterfront development - New York: Van Nostrand Reinhold, C1988 G. Ballio, Strutture in acciaio: sistemi strutturali, sicurezza e carichi, materiale, unioni e collegamenti, resistenza e stabilit¨¤ / Giulio Ballio, Federico M. Mazzolani. - Milano: Hoepli, c1987 A. Betsky, Zaha Hadid: the complete buildings and projects - London: Thames and Hudson, c1998 W. Blaser, Mies van der Rohe - Bologna: Zanichelli, c1977 S. 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Serie IV 1914-1927 Categoria X (edilizia) Faldone 715 Allargamento di C.so Cavour e costruzione del lavatoio Domanda iniziale 18/12/1914 Progetto preliminare scala 1:200 Lettera al Ministero Lavori Pubblici 26/3/1915 Capitolato d'Appalto 22/12/1914 Preventivo costi di costruzione Tabella comportamento strutturale Pianta/sezione strutturale Sezione trasversale (foglio sciolto) Verbale di consegna 30/12/1915 Relazione del progetto 18/12/1914 Particolare di facciata scala 1:20 acquerello 29/12/1914 Planimetria scala 1:500 con quote 22/12/1914 Sezione trasversale della localit¨¤ scala 1:100 2/1915 Faldone 716 Concorso per l'allargamento di C.so Cavour e per la costruzione del lavatoio ¡ö Planimetria scala 1:500 con quote 22/12/1914 Faldone 717 Allargamento di C.so Cavour e costruzione del lavatoio ¡ö Proposta variante 5/12/1916 ¡ö Schemi della struttura in cemento armato scala 1:200 ¡ö Parapetto relazione 28/2/1916 ¡ö Verifica stabilit¨¤ ponte 5/5/1916 " Ampliamento 9/5/1916 ¡ö Pianta scala 1:200 17/5/1916 ¡ö Pianta delle fondazioni 5/1916 ¡ö Prospetto con allargamento del ponte scala 1:100 ¡ö Pianta copertura ¡ö Verbale comunale in merito all'allargamento 7/4/1916 ¡ö Pianta e prospetto scala 1:200 14/5/1916 ¡ö Planimetria 4/7/1916 Faldone 718 Allargamento di C.so Cavour ¡ö Delibera comunale 11/9/1918 ¡ö Lettera della Provincia al Sindaco 28/10/1918 ¡ö Memoriale di direzione dell'Ufficio Tecnico 2/1/1919 Serie V 1927-1950 Categoria X (edilizia) Faldone 2188 Edificio in C.so Cavour. Albergo Diurno. ¡ö Pubblicazione del bando d'appalto 23/6/1925 ¡ö Lettera al Prefetto di Aosta 9/2/1928 ¡ö Sopralluogo da parte dell'ufficio tecnico 31/1/1930 Faldone 2189 Albergo Diurno sito in C.so Cavour ¡ö Ufficio tecnico Ivrea 27/3/1931 ¡ö Pianta dei locali dell'albergo diurno scala 1:100 13/1/1932 ¡ö Relazione dell'ufficio tecnico 6/11/1930 Faldone 2191 Albergo Diurno sito in C.so Cavour. Fallimento ¡ö Gestione bagni pubblici 25/1/1949 ¡ö Inventario dei locali 11/5/1949 Falcione 2193 C.so Cavour ¡ö Progetto per la sala d'attesa (foglio sciolto) 8/8/1952 Serie VI 1950-1965 Categoria X (edilizia) Faldone 520 Lavori di impermeabilizzazione del terrazzo-marciapiede di C.so Cavour Faldone 541 Allargamento del Ponte Isabella e costruzione marciapiede ¡ö Prospetto scala 1:200 (foglio sciolto) 1953 ¡ö Progetto disegno di Lungo Dora e prospetto scala 1:100 e 1:200 1954 ¡ö Progetto per l'allargamento del Ponte Isabella Serie VIII 1981-1996 Categoria V (economia) Falcione 1024 Affitto locali di propriet¨¤ Comunali siti in C.so Cavour 1983 Falcione 2220 Gestione Albergo Diurno di C.so Cavour 1976 Faldone 2326 Collaudo statica delle strutture portanti 1982 |
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