Nicoletta Carbotti, Carla Carenzo
The Parachute Pavilion: an open design competition for Coney Island.
Rel. Roberto Apostolo. Politecnico di Torino, NON SPECIFICATO, 2005
Abstract: |
Questa tesi di laurea nasce insieme ad un concorso di progettazione architettonica, bandito dal Van Alen Institute di New York, al quale si è preso parte nel dicembre 2004. Oggetto del concorso è il progetto del Parachute Pavilion, un padiglione da realizzarsi ai piedi della Parachute Tower sita in Coney Island (penisola a sud di Brooklyn). Coney Island è conosciuta per aver ospitato i più antichi e grandi parchi di divertimento del mondo, alcuni dei quali sono andati distrutti (Steeplechase park, Luna Park, Astroland, etc.). Il padiglione deve ospitare: numerosi esercizi commerciali, uno spazio espositivo, un ristorante, uffici dipartimentali e attrezzature per la ristorazione all'aperto. Il lotto indicato dal concorso (che un tempo era parte di Steeplechase park) si presenta all'incrocio di due assi importanti: il Boardwalk e l'asse di Manhattan. Il primo è un asse orizzontale lungo due miglia e mezzo che mette in connessione un tessuto urbano quanto mai eterogeneo, mentre il secondo è l'asse che collega linearmente Coney Island con il centro di Manhattan. Questo secondo asse permette di connettere idealmente Coney Island, luogo di frontiera, con il cuore della città e permette inoltre di individuare una zona che può avere ruolo di traino per quanto riguarda la riqualificazione del distretto dei divertimenti. Il concorso si è concluso nell'aprile 2005 ma, con l'esito dello stesso, non si è concluso il lavoro di approfondimento e analisi delle problematiche del sito. Tale approfondimento è stato affrontato in termini di raccolta dati e analisi SWOT (che valuta Strengths, Weaknesses, Opportunities and Threats ovvero punti di forza, punti di fragilità, opportunità e minacce). Partendo da quest'analisi si è tentato di inserire il progetto del padiglione all'interno di un disegno più ampio che interviene su alcuni lotti abbandonati che si collocano in adiacenza al Boardwalk. Il progetto d'insieme delineato muove a partire da una precisa idea: riportare alla luce le trame ed i sedimi dei vecchi tracciati spontanei presenti all'interno di Steeplechase Park. Riportare alla luce queste trame significa anche contaminarle con elementi "popular" appartenenti all'immaginario collettivo e in modo specifico a quelli che fanno riferimento al concetto di "pubblico". A questo proposito si fa riferimento al Boardwalk e al valore "sociale" che esso possiede; il Boardwalk rappresenta la quinta essenza del luogo pubblico ed è strumento regolatore per la fruizione del territorio. Si va così a delineare un complesso che conta spazi commerciali, servizi per il parco e attrezzature per lo sport e si vanno a collocare sul Boardwalk delle nuove strutture di supporto all'interno delle quali saranno collocate funzioni diverse a seconda dell'esigenza. Per il progetto del padiglione si immagina che i flussi del Boardwalk entrino nel volume costruibile (imposto dal concorso) e si contraggano, si frammentino definendo i confini dello spazio e articolandone la forma. La linearità, confrontandosi con un volume costruibile limitato svanisce lasciando il posto alla frammentazione ed alla sfaccettatura. Il piano terra ospita le attività commerciali ed uno spazio fast-lunch mentre il piano superiore accoglie il ristorante, lo spazio espositivo e gli uffici. Le cucine sono state poste nel seminterrato. Struttura e rivestimento di facciata sono realizzati in metallo. L'interno è caratterizzato da elementi scultorei che articolano lo spazio e lo suddividono fino a diventare parte integrante dell'arredo. Il lavoro svolto per il concorso è risultato estremamente utile a comprendere quali sono, nella professione, i tempi e le richieste concorsuali, quali sono le problematiche di interpretazione di un bando di concorso e certamente questo lavoro è stato utile per confrontarsi con altri progettisti, alcuni dei quali coetanei, che si sono cimentati sullo stesso tema. |
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Relatori: | Roberto Apostolo |
Tipo di pubblicazione: | A stampa |
Numero di pagine: | 1 |
Parole chiave: | padiglione - open design - competition |
Soggetti: | D Disegno industriale e arti applicate > DG Design A Architettura > AO Progettazione |
Corso di laurea: | NON SPECIFICATO |
Classe di laurea: | NON SPECIFICATO |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/663 |
Capitoli: | 1. Introduzione 2. "The Parachute Pavilion: an open design competition for Coney Island" 2.1 Bando di concorso 2.2 Esito del concorso 3. Contesto e localizzazione del sito 4. Storia di Coney Island 4.1 Breve storia di Coney Island 4.2 Celebri alberghi di Coney Island 4.3 Ristorazione e trasporti 4.4 Coney Island incontra le masse - "The Nikel Empire" 4.5 Coney Island ed il cinema 5. Analisi Urbanistica 5.1 Uso del suolo - dati socio-economici, demografici, trasporti e infrastrutture 5.2 Swot Analysis 5.3 Principi di ridisegno urbano e alternative 6. Intervento d'insieme 7. The Parachute Pavilion project 7.1 Filosofia di progetto 7.2 Considerazioni distributive 7.3 Distribuzione ed interpretazione della filosofia - prime soluzioni e impianto finale 7.4 Descrizione dei disegni 7.5 Descrizione degli interni 8. Appendici 8.1 Bando di concorso (English Text) 8.2 Mappa degli usi del suolo di Brooklyn 9. Bibliografia 10. Allegati |
Bibliografia: | History of Coney Island: List and Photographs of Main Attractions, Burroughs and Company, New York 1904
Oliver Pilat & Jo Ransom, Sodem by the Sea: An Affectionate History of Coney Island, Doubleday, New York 1941
William Mangels, The Outdoor Amusement Industry: From Earliest Time to the Present, Vantage Press, New York 1952
Edo McCullough, Good Old Coney Island, Scribners, New York 1957
Fredrick Fried, A Pictorial History of the Carousel, Barnes, New York 1964
Gary Kyriazi, The Great American Amusement Park , Citadel Press, New York 1976
Rem Koolhaas, Delirious New York , Oxford University Press, New York 1978
Stephan Weinstein, The Nickle Empire - Coney Island and the Creation of Seaside Resorts - tesi di dottorato alla Columbia University, 1984
Robert Cartmell, The Incredible Scream Machine: A History of Roller Coasters, Bowling Green Press, New York 1987
Robert Bodgan, Freak Show: Presenting Human Oddities for Amusement and Profit, University of Chicago Press, Chicago 1988
Sitografia www.vanalen.org (12/2004) www.coneyisland.com (01/2005) www.coneyislandpark.com (02/2005) naid.sppsr.ucla.edu/coneyisland/histart.htm (03/2005) http://www.loc.gov (04/2005) www.nyc.gov (04/2005) |
Tavole: | tav1 Swot Analysis tav2 Principi di ridisegno urbano tav3 Proposte d'intervento tav4 Intervento d'insieme (planimetrie -1:1000) tav5 Intervento d'insieme (planimetria - 1:500) tav6 Intervento d'insieme (sezioni - 1:1000) tav7 Intervento d'insieme (strutture del Boardwalk - 1:200) tav8 Intervento d'insieme (rendering - sistemazione degli esterni) tav9 Parachute Pavilion (pianta piano terra -1:50) tav10 Parachute Pavilion (pianta piano primo - 1:50; pianta interrato - 1:100) tav11 Parachute Pavilion (prospetto est - 1:50; sezione AA' - 1:50) tav12 Parachute Pavilion (prospetti e sezioni-1:100; dettaglio -1:20) tav13 Parachute Pavilion (rendering - esterni) tav14 Parachute Pavilion (rendering - interni) |
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