Alessia Spezzano, Fabio Rinaudo
Un'altra Mole: nuovi spazi per il museo del Cinema a Torino.
Rel. Emanuele Levi Montalcini, Raimondo Guidacci. Politecnico di Torino, Corso di laurea in Architettura, 2006
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Abstract: |
Per la nostra Tesi di Laurea abbiamo scelto di proporre un progetto di ampliamento per il Museo Nazionale del Cinema, sull'area della Mole Antonelliana di Torino. Questa scelta nasce dalla volontà di confrontarsi in modo più approfondito con il binomio Mole Antonelliana/ Museo del Cinema, che è stato oggetto del Laboratorio di Progettazione Architettonica IV, tenuto dal prof. Emanuele Levi Montalcini, durante l'anno accademico 2002/2003. La Tesi è stata un'occasione importante, forse unica, per affrontare un tema progettuale di così grande rilevanza e fascino, in particolar modo in una città che, almeno per adozione, sentiamo nostra. Torino è una città bellissima e la Mole ne è forse il simbolo più conosciuto; anche alla luce di questo, l'intervento si presenta da subito molto complesso. Gli elementi di partenza sono tanto importanti quanto difficili: la città, la memoria storica, la Mole Antonelliana, il Cinema. Sapevamo che il progetto avrebbe interessato l'isolato adiacente la Mole e che avrebbe previsto l'ampliamento del Museo, attraverso la creazione di nuovi spazi derivanti dalla riconversione degli edifici esistenti. Ma come? Le soluzioni progettuali sono infinite: potevamo scegliere di inserire le nuove funzioni negli edifici esistenti, o di fare in modo che il progetto si mimetizzasse, senza creare contrasti con la Mole; questo ci avrebbe permesso di non mettere troppo in discussione l'isolato e le preesistenze, portandoci ad una soluzione più "rassicurante"... Però non volevamo scendere a compromessi e quindi la nostra scelta è andata in un'altra direzione. Abbiamo quindi deciso di affrontare con coraggio il tema, demolendo gli edifici esistenti e proponendo un progetto che non vuole prendere le distanze dalla Mole, ma, anzi, che cerca il dialogo con il monumento antonelliano. Le forme, i materiali e l'accostamento alla Mole potrebbero essere intesi come una provocazione, ma non è questa la chiave interpretativa che vorremmo accompagnasse verso la lettura del progetto. L'idea, infatti, è che la consapevolezza dì quanto un'opera sia grande, dovrebbe spronarci a guardarla, a cercare di capirla e ad affrontarla direttamente. Vorremmo quindi che l'idea alla base del progetto, dalla quale deriva anche il titolo "Un'altra mole", fosse vista come una rilettura contemporanea della Mole Antonelliana, quasi un omaggio che la sua grandiosità ci impone.
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Relatori: | Emanuele Levi Montalcini, Raimondo Guidacci |
Tipo di pubblicazione: | A stampa |
Soggetti: | A Architettura > AF Edifici e attrezzature per il tempo libero, le attività sociali, lo sport G Geografia, Antropologia e Luoghi geografici > GG Piemonte |
Corso di laurea: | Corso di laurea in Architettura |
Classe di laurea: | NON SPECIFICATO |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/655 |
Capitoli: | PREMESSA 1 3 INTRODUZIONE 1 5 PARTE PRIMA 19 TORINO E LA MOLE ANTONELLIANA Torino oggi 21 L'isolato della Mole. Cenni storici 25 Torino. La Mole. Il Cinema 29 La Mole. Vicende Costruttive 33 La Mole nel '900 43 II progetto di restauro 49 La Mole e il Museo del Cinema 55 Ex Teatro Scribe 65 Edifici RAI 67 PARTE SECONDA 69 IL PROGETTO L'idea 71 II Museo 77 Riferimenti 79 Trasparenze 81 Jean Nouvel 83 Bernard Tschumi 85 Tecnologie di progetto 91 Aspetti strutturali 93 Aspetti di climatizzazione 107 Bibliografia 111 Siti Internet 113 Allegati. Tavole di progetto 115 |
Bibliografia: | Europan 5,I nuovi paesaggi residenziali, spostamenti e prossimità. Edizione Europan Italia, Roma, 1999. Carlo Alberto Picablotto, T come Torino, edizioni "II Capitello", Torino, 1987. Giorgetto Giugiaro, Giovanni Fontana, Dedicato a Torino, Whitestar Edizioni, 2002. Gianfranco Gritella (a cura di), La Mole Antonetliana. Storia di un edifìcio simbolo dal progetto al restauro, UTET Periodici Scientifici, Milano, 1999. James Steele, Museum Builders, Academy Editions, London, 1994. Gerhard Mack, Art Museum Into the21st Century, Birkhauser, Basel, 1999. Marco Muscogiuri, Architettura delta biblioteca. Edizione Sylvestre Bonnard, Milano, 2004. Salvatore Barbera, Biblioteche e mediateche. L'esperienza francese negli ultimi vent'anni, Gangemi Editore, Roma, 1992. Giovanni Damiani, Bernard Tschumi, Milano, Rizzoli-Skira, 2003. Bernard Tschumi, Event - Cities 2, The MIT Press, Cambridge Massachiussets, 2000. Bernard Tschumi and Hugh Duffon, Glass Ramps/ Glass Walt, Deviation from the Normative, Architectural Association, London, 2001. Olivier Boissiére, Jean Nouvel, Rusconi, Santarcangelo di Romagna 2003. Warner Blaser, Helmut John, Architecture Engineering, Birkhauser, Basel, 2002 Peter Buchanan, Reno Piano Building Workshop, Phaidon, London, 1995. Ludwig Hilberseimer, Mies van der Rohe, Edizione italiana a cura di Antonio Monestiroli, Città Studi Edizioni, forino, 1993. Luisella Gelsomino (a cura di), Massimiliano Fuksas, Eyes Wide Shut, Alinea Editore, Firenze, 2001 Vincenzo Nunziata, Teoria e pratica delle strutture in acciaio, Dario Flaccovio Editore, Palermo, 2000. G. Ballia, F.M. Mazzolani, Strutture in acciaio, Arnoldo Mondatori Editore, 1979. Uwe Wienke, Aria Calore Luce, Dei, Roma 2005. Mick Eekhout, Architectural Development in Glass Stuctures, Uitgeverij 010 Publishers, Rotterdam, 1990. |
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