Daniela Sergio
La nuova forma urbana di San Giorgio Jonico.
Rel. Mario Fadda. Politecnico di Torino, NON SPECIFICATO, 2005
Abstract: |
L'idea della tesi è nata dalla volontà di rendere più bello e accogliente il mio paese, che, situato sulle pendici di una collina e occupando una posizione centrale rispetto ai paesi limitrofi, diventa un paese di passaggio per raggiungere la città di Taranto. San Giorgio Jonico si presenta agli occhi di un visitatore come un luogo di transazione tra Taranto e i paesi vicini, come un paese da attraversare ma non da visitare. Questa sensazione di disinteresse ed estraneità è dovuta alla mancanza di elementi emergenti e di ordine architettonico che al contrario attirerebbero l'attenzione e la curiosità di un qualunque passante. La sua immagine, dunque, appare confusa, disorientante e banale e la mancanza di punti forti, di margini definiti, e di tratti salienti rende difficile la comprensione di un'immagine completa del paese. Questi sono stati i motivi che mi hanno spinto ad esaminare la struttura generale del tessuto urbano e ad affrontare con questa tesi il problema dell'immagine e della forma del paese. Come primo approccio, prendendo spunto dagli studi condotti da Lynch sulle città americane, è stata effettuata una lettura del territorio con l'intento di individuarne i tratti salienti, ovvero i punti facilmente riconoscibili e ricordabili (percorsi principali, nodi, riferimenti architettonici) e nello stesso tempo di rappresentare graficamente gli elementi che sembrano costituire le difficoltà maggiori nell'immagine della città (margini deboli, fratture di continuità, mancanza di carattere). Dopo aver avuto un'immagine chiara sulla strutturazione visiva del paese è stato riconosciuto all'interno del tessuto urbano il nucleo originario, ovvero il generatore, avente la forma di un fuso allungato alle cui estremità troviamo la presenza di tre assi conduttori che lo collegano a nord alla città di Taranto e a sud e ad est ai paesi limitrofi, rispettivamente di Roccaforzata e di Carosino. Analizzando il generatore è stato possibile riconoscere al suo interno la piazza e la chiesa matrice, luoghi di importanza storica e architettonica e per tali motivi riconosciuti come i punti strategici attraverso i quali poter collegare la parte più antica del paese a quella periferica. Questo studio del tessuto urbano di San Giorgio J. è servito effettivamente a dettare le basi per la realizzazione di un progetto formale per il paese, dimostrando che scandire la forma di un tessuto urbano non significa necessariamente realizzare nuovi manufatti o condurre demolizioni, in questo caso significa relazionare nella maniera più armonica la parte più interna e antica del paese, densamente costruita, ad una zona periferica lungo il pendio della collina sulla quale sorge il paese, denominata "le Tagghjare", la quale, oltre a presentarsi come un margine naturale per l'estensione del paese e ad essere una bellezza paesaggistica da rivalorizzare, rappresenta l'embrione da cui ha avuto origine tutto il paese grazie allo sfruttamento delle cave in essa presenti. Per fare ciò sono stati individuati tre assi di collegamento: il primo ed il secondo hanno origine dalla piazza, proseguendo lungo due percorsi urbani si intersecano e seguendo la linea della curva di livello arrivano al primo ingresso delle Tagghjate caratterizzato dalla presenza di un polo sportivo; il terzo asse ha origine dalla chiesa matrice, attraversa la linea del crinale e abbandonando visivamente e fisicamente l'abitato arriva nella suddetta area delle Tagghjate, dominata in primo piano dai suggestivi tagli tufacei e all'orizzonte dalla città di Taranto e da uno dei suoi mari. Attraverso l'utilizzo di questi tre assi direttori è stato dimostrato che percorrendoli siamo quindi in grado di abbandonare l'assetto statico del centro storico e di arrivare gradualmente nella zona più esterna ad esso, destinata a diventare "il parco delle Tagghjate". Tale parco sarà caratterizzato da due ingressi principali: il primo darà accesso ad un'area "dinamica"caratterizzata dal polo sportivo, il secondo invece alla zona panoramica e paesaggistica in cui l'immagine del paese sarà solo memoria. Per dare maggior forza visiva a questo progetto, si è pensato di rafforzare il ruolo centrale del generatore diffondendo l'utilizzo di un'illuminazione caratterizzata da lanterne a muro su tutto il suo tessuto viario, e di rivestire tutte le sue vie con una pavimentazione in blocchetti di cemento di colore rosso affinchè risalti tra il bianco delle facciate delle abitazioni, e per far sì che essa non solo duri nel tempo ma, dia al luogo il fascino di un centro storico dai caratteri moderni. Anche l'importanza degli assi è stata evidenziata utilizzando la stessa tipologia di intervento, però con alcune varianti; in modo specifico, si è pensato di caratterizzare tali assi con l'introduzione di lanterne a muro emittenti luce blu, per rendere più piacevole e rilassante la passeggiata e nello stesso tempo segnalare il diverso ruolo degli assi, e con una pavimentazione in blocchi di cemento caratterizzati in questo caso da disegni e diverse combinazioni dei materiali che concorrono maggiormente alla definizione della qualità dell'ambiente. Attraverso questo procedimento è stato possibile dimostrare che la forma di un tessuto urbano non dipende soltanto e unicamente dagli edifici che lo compongono, ma anche dal modo in cui il progettista cerca di valorizzare e di far captare le varie parti che compongono il paese. Dunque, in questo modo il paese apparirà facilmente leggibile nella forma e nelle sue parti e soprattutto si riuscirà a mettere in evidenza la sua immagine storica, ormai dimenticata, attraverso il paesaggio che è possibile ammirare da alcuni punti panoramici (ad esempio la zona delle Tagghjate ). |
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Relatori: | Mario Fadda |
Tipo di pubblicazione: | A stampa |
Parole chiave: | progettazione urbana - san giorgio jonico |
Soggetti: | G Geografia, Antropologia e Luoghi geografici > GF Italia G Geografia, Antropologia e Luoghi geografici > GB Aree protette U Urbanistica > UM Tutela dei beni paesaggistici |
Corso di laurea: | NON SPECIFICATO |
Classe di laurea: | NON SPECIFICATO |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/641 |
Capitoli: | INTRODUZIONE: � Le motivazioni della tesi pag. 1 1: ORIGINE DELLA POSIZIONE GEOGRAFICA DI pag. 10 SAN GIORGIO J. 1.1 Inquadramento generale � Forma e organizzazione urbana generale 1.2 Localizzazione del paese 1.3 Cosa è successo dopo le invasioni barbariche 2: L'IMMAGINE DELLA CITTA' pag. 24 2.1 Aspetti generali 2.2 Conoscenza del metodo 2.3 Personale elaborazione dell'analisi Lynchiana 3 : L'ATTUALE FORMA DI SAN GIORGIO J. pag. 37 3.1 L'immagine di San Giorgio J. 3.2 Analisi dei margini 3.3 Analisi dei percorsi
� Percorsi principali di collegamento esterno � Percorsi principali di collegamento interno
3.4 Riconoscimento dei nodi 3.5 I quartieri
Piantine: � Descrizione visiva della città � Strade principali � Destinazione edifici � Quartieri 4:L'ESTRAP0LAZI0NE DI UNA NUOVA FORMA pag. 95 4.1 II disegno dell'impianto urbano 4.2 Esempi di strutture urbane:
� Monte Sant'Angelo � Vieste � Ischitella � San Giovanni Rotondo
4.3 II generatore 4.4 Gli elementi emergenti del generatore 4.5 I confini del generatore 4.6 Gli assi del generatore 5 : PROPOSTE PER UNA pag. 132 PERCEZIONE DELLA FORMA URBANA 5.1 II ruolo della luce � L'immagine notturna del generatore � Nuove proposte di illuminazione � Esempi di illuminazione 5.2 Proposte di pavimentazione nel generatore e lungo gli assi � Esempi di pavimentazione 6 : CONCLUSIONI pag. 152 7 : LA STORIA DEL MIO PAESE pag. 158
� San Giorgio J. in età classica � L'arrivo degli albanesi nel tarantino (sec. XV - XVI) e la baronia dei Muscettola a San Giorgio J. � Gli antichi casali di Pasone e Belvedere � San Giorgio casale albanese: tessuto urbano e aspetti socio- religiosi nel cinquecento. � Causa della scomparsa degli albanesi dal Tarentino � II settecento : San Giorgio nel catasto conciario e sua successione feudale � San Giorgio dalle leggi eversive dei feudi alla conquista dell'autonomia municipale BIBLIOGRAFIA pag. 200 |
Bibliografia: | Grammichele, una città plurale, Aurelio Cantone (a cura di), Skira Editore, Milano 1998. La costruzione della realtà luoghi e forme del Sorgano, Guseppina Foti, Francesco Sucati (a cura di), Comunità montana del Gargano 2000. L'Italia Meridionale alla fine del V secolo a.C, in atti dell'XI Convegno di studi sulla Magna Grecia, Magni Eugenio (a cura di), Arte Tip. Napoli, Taranto 1961. Le Tagghjate un itinerario per immagini. Comune di San Giorgio Jonico (a cura di), Barbieri Editore, Manduria 2001 Kevin Lynch, L'immagine della città, Paolo Ceccarelli ( cura di), Marsilio Editore, Venezia 2001 Progetto recupero idee di riqualificazione urbana ed ambientale, Daniele Davalli e Piero Orlandi (a cura di), Nuova Alfa Editoriale, Regione Emilia Romagna 1988. Piazze del Piceno, Enrico Mandolesi e Alessandro Ferrero (a cura di), Gangemi Editore, Roma 1999 Strategie di immagine urbana per l'area metropolitana, Claudio Germak (a cura di), Edizioni Lybra Immagine, Milano 2003. Storia urbana e centri antichi del comprensorio della civiltà rupestre, in "Tarentum Provincia", Cosimo Damiano Fonseca (a cura di), Taranto Apr. 1973. Tarentum nobilissima urbs, (Catalogo della mostra di vedute relative a Taranto e al suo golfo), Congedo Lazzari Lucia (a cura di), Congedo, Salatina 1974. Topografia antica di Taranto, in Atti del X Convegno di studi sulla Magna Grecia, Lo Porto Felice Sino, (a cura di), Arte Tip. Napoli, Taranto 1970. San Giorgio Jonico studi e ricerche per una storia municipale, Vincenzo Musardo Talò (a cura di), Del Grifo Editore, Lecce A.O. 2000. San Giorgio Jonico: la festa patronale e l'antica devozione a San Giorgio martire, Vincenzo Musardo Talò (a cura di), Del Grifo Editore, Lecce A.D. 2000. Urbino, La storia di una città e il piano della sua evoluzione urbanistica, Giancarlo De Carlo (a cura di), Marsilio Editori. Theatrum urbis, Mario Fadda (a cura di), Celid, Marzo 2002. Parco pubblico urbano ed esposizioni floreali, modelli di progettazione e gestione: esperienze internazionali a confronto, Carlo Buffa di Perrero e Federico Fontana (a cura di), Torino luglio 1999. http://www.iccd.beniculturali.it |
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