Caterina Rendo
Ex Superga : costruire scelte di progetto.
Rel. Roberta Ingaramo, Alfredo Mela. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile, 2017
Abstract: |
INTRODUZIONE I territori industriali in abbandono hanno goduto molto spesso di un'immagine negativa. Associati a luoghi di sofferenza, dove si lavorava in condizioni pietose, luoghi inquinati, segnati negativamente dal loro carattere di marginalità urbana e sociale, molto spesso animati solo dal degrado urbano. Quando un'attività industriale cessa, non lascia solo un vuoto fisico ma continua ad occupare un territorio e ad inquinarlo con i suoi residui. Con il termine di Adaptive Reuse (riuso adattivo) viene definita una pratica di intervento che riutilizza vecchie strutture per nuove attività, con modalità in grado di stabilire un dialogo critico con i caratteri del luogo su cui si interviene e le identità culturali che rappresenta e che in esso si riflettono. L'adaptive reuse considera l’identità che i manufatti posseggono e il valore culturale che li lega alla comunità a cui appartengono quali fattori determinanti per un qualsiasi intervento progettuale di recupero. Ciò determina la possibilità di sviluppare progetti di trasformazione e riuso locali a partire da azioni di recupero e/o valorizzazione intese come active-actions, interventi in grado di riattivare in maniera sostenibile i beni, i luoghi e le comunità oggetto dell’attenzione progettuale, restituendo tali patrimoni a nuovi circoli fruitivi per renderli anche una preziosa risorsa culturale ed economica per le comunità di appartenenza. In particolare, l’adaptive reuse si concentra su azioni e strategie di intervento che si sviluppano proprio a partire dalle risorse spaziali ed edilizie disponibili, mettendo il progetto di architettura a servizio dell'interesse pubblico. Identificando e affrontando problemi pratici che nascono dall'interazione delle persone con l'ambiente costruito, in modo da agire anche come catalizzatore di un discorso di pubblica utilità. L’obiettivo di questa tesi è quello di mettere a fuoco una strategia di riattivazione che risponda ai requisiti di compatibilità con il territorio e di rispetto per l’identità dei luoghi, in controtendenza alle tante soluzioni diffuse sul territorio che si concentrano esclusivamente sul recupero dei manufatti. Una strategia che ridia a questi oggetti un ruolo attivo e ri-produttivo, ripristinando un rapporto di sfrutta mento sostenibile del contesto grazie anche al coinvolgimento di comunità locali, portando a trasformare questi luoghi dell'abbandono in nuove infrastrutture dinamiche del territorio. Attraverso l'analisi di alcuni interventi si è potuto riflettere sul rapporto e l'equilibrio che dovrebbe esistere tra architettura, strategia, tecnologia, materiali e ambiente naturale, e si è capito come per le città o aree metropolitane colpite dalla crisi economica, sia ormai necessario prendere in seria considerazione uno sviluppo alternativo. Ma nel momento in cui si pensa ad un intervento di recupero, bisogna tenere in considerazione, prima di tutto, la sfera sociale e culturale, che consente di gestire, reinventare e pilotare cambiamenti urbani ed il tessuto sociale di tali aree, incrementandone il relativo benessere economico e culturale. Partendo da un'analisi urbana volta ad individuare l’area e il suo contesto, si andrà più nello specifico attraverso un’indagine sociologica dalla quale poter trarre gli effettivi punti di forza e debolezza dell'area, il suo potenziale e un possibile sviluppo futuro, volgendo particolare attenzione al rapporto tra riqualificazione fisica e strategie di promozione e comunicazione del territorio. Questo modo di agire dovrebbe essere da stimolo di sperimentazione per soluzioni che siano in grado, in futuro, di migliorare l'ambiente in cui viviamo, limitando sprechi e consumi. |
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Relatori: | Roberta Ingaramo, Alfredo Mela |
Tipo di pubblicazione: | A stampa |
Soggetti: | R Restauro > RA Restauro Artchitettonico |
Corso di laurea: | Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile |
Classe di laurea: | Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-04 - ARCHITETTURA E INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/6241 |
Capitoli: | INTRODUZIONE 1 ADAPTIVE REUSE: COME AGIRE PER RIUSARE 1.1 Adaptive Reuse 1.2 II patrimonio di archeologia industriale come risorsa 1.3 Cambio di destinazione d'uso e mix funzionale 2 CASI DI RIUSO IN EUROPA 2.1 Riuso Urbano: ex aree industriali dismesse e le iniziative della collettività 2.2 Strategie di intervento 2.3 Gli attori del processo di riuso 2.4 Casi studio di riuso in Europa: 2.4.1 Art Kitchen, Milano 2.4.2 Ateneo Popular, Barcellona 2.4.3 Cascina Roccafranca, Torino 2.4.4 Chapito, Lisbona 2.4.5 Cortile del Maglio, Torino 2.4.6 De Strip, Rotterdam 2.4.7 Hangar, Barcellona 2.4.8 Kaapeli, Helsinki 2.4.9 Kesselhaus/Kulturbrauerei, Berlino 2.4.10 La Friche La Belle de Mai, Marsiglia 2.4.11 La Poèterie, Saint-Sauveur-en-Puisaye 2.4.12 WUK, Vienna 3 LAREA DELL’EX STABILIMENTO INDUSTRIALE SUPERGA 3.1 Descrizione dell'area 3.2 Sviluppo urbano e passaggi di proprietà 3.3 I progetti previsti dopo la dismissione dello stabilimento 3.4 Analisi Urbana 3.4.1 Servizi 3.4.2 Mobilità pubblica Ciclovie 3.4.3 Mappatura delle Associazioni presenti sul territorio 3.5 Le associazioni in Circoscrizione 5 4 METODOLOGIA DI INDAGINE 4.1 Intervista semi-strutturata 4.2 Scelta del campione 4.3 La logica e la traccia delle interviste 4.4 Esiti delle interviste 5 PATTI DI COLLABORAZIONE E PROGETTO CO-CITY 5.1 I Patti di Collaborazione come strumento 5.2 Classificazione dei Patti di Collaborazione 5.3 II Regolamento per la cura e la rigenerazione dei beni comuni 5.4 L'Hortus Conclusus, il primo patto di collaborazione a Torino 5.5 II Progetto Co-City 6 IL PROGETTO 6.1 Dall'indagine al recupero dell’area 6.2 Cronoprogramma per il recupero dell'area 6.2.1 Cronoprogramma partecipato 6.2.2 Cronoprogramma delle azioni 6.3 Le fasi del recupero 6.3.1 ZERO 6.3.2 UNO 6.3.3 DUE 6.3.4 TRE 6.3.5 QUATTRO 6.4 II Progetto CONCLUSIONI BIBLIOGRAFIA ALLEGATO INTERVISTE ALLEGATO TAVOLE DI PROGETTO |
Bibliografia: | BIBLIOGRAFIA Bobbio E., Salati V., "Adaptive Reuse. Bonifiche e rigenerazione urbana. Nuove startegie per un mercato in evoluzione. Elaborazione progettuale, ricerca, grafica, elaborazione testi, interviste", interviste raccolte da Golder Associates tra maggio 2013 3 agosto 2014, finito di stampare a settembre 2014. Baratta A.F.L., Finucci F., Gabriele S., Metta A., Montuori L., Palmieri V., "Cohousing. Programmi e progetti per la rigualificazione del patrimonio esistente.", titolo in inglese "Cohousing. Programs and projects to recover heritage building", edizioni ETS, RomaTre, Dipartimento di Architettura, 2013-2015. Barbieri C.A., "Dismissione e sottoutilizzazione di complessi immobiliari" in P. Avarello, M. Ricci, Politiche urbane. Dai programmi complessi alle politiche integrate di sviluppo urbano, INU Edizioni, Roma 2000. Cavicchini M., "Il cambio di destinazione d'uso. 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Tra tutela e rilancio civile", Politecnico di Torino, sedi di Torino e Mondovì, Scuola di specializzazione in beni architettonici e del paesaggio, celid, maggio 2011. Ramello M., "La riconversione del patrimonio industriale. Il caso del territorio casalese nella prospettiva italiana ed europea.", Alinea editrice s.r.l., Firenze 2013. "Le aree industriali dismesse: analisi e riconversione. I progetti di spina 3 e spina 4 a Torino.", relatore prof.ssa Erba M.V., candidato Napolitano D., tesi di Laurea Magistrale in Architettura, Politecnico di Milano, 2014-2015. "Riuso adattivo. Attraverso una strategia progettuale di rigenerazione urbana. Torino O.S.I- GHIA", relatore prof. Robiglio M., candidati Guadagno S., Lorusso N., Stramandinoli A., tesi di Laurea Magistrale in Architettura, Politecnico di Torino, luglio 2016. “La riconversione delle aree industriali dismesse. Monitoraggio conclusivo di 128 aree industriali dismesse a Torino", relatore Prof.ssa Spaziante A., candidato Pallavicini L., tesi di Laurea Magistrale in Architettura, Politecnico di Torino, luglio 2012. “Cura dei beni comuni urbani", relatori prof. Bedrone R., Roccasalva G., candidato Campanella F., tesi di Laurea Magistrale in Pianificazione Territoriale, Urbanistica e Paesaggistico-Ambientale, Politecnico di Torino, luglio 2015. "Pratiche di riuso di beni comuni. Il caso dell'area Tabasco a Chieri.”, relatori Prof. Mela A., Albano R., candidato Schiavo F., tesi di Laurea Magistrale in Architettura per il Progetto Sostenibile, Politecnico di Torino, Febbraio 2017. "Riuso Urbano. Architettura e innovazione sociale",relatore Prof. Robiglio M., candidato Barlacu R., tesi di Laurea Magistrale Architettura Costruzione Città, Politecnico di Torino. SITOGRAFIA "Torino. 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