Virginia Colombo
Rischio idrologico del torrente Bisagno a Genova : storia, azioni pubbliche e reazioni della popolazione.
Rel. Stefano Ferrari. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Pianificazione Territoriale, Urbanistica E Paesaggistico-Ambientale, 2016
Abstract: |
INTRODUZIONE L'ATTIVITÀ DI TESI SI PONE L'OBIETTIVO DI DETERMINARE SE I FENOMENI DI DISSESTO IDROGEOLOGICO SONO PREVENUTI IN MANIERA ADEGUATA OPPURE RAPPRESENTANO UN EMERGENZA PER IL NOSTRO PAESE, IN PARTICOLARE PER GENOVA, CITTÀ CHE DA SEMPRE NELLA STORIA È STATA VITTIMA DI NUMEROSI EVENTI ALLUVIONALI. IN ITALIA ESISTE UNA LEGISLAZIONE, BASATA SULLA LEGGE QUADRO 183/1989, CHE TUTELA IL TERRITORIO DALLE PROBLEMATICHE LEGATE AL DISSESTO IDROGEOLOGICO, E SUCCESSIVAMENTE INTEGRATA CON I D.L. "SARNO" E "SOVERATO" E I D.LGS. 152/2006 E 49/2010. NONOSTANTE L'APPLICAZIONE DI TALI NORMATIVE NEL TERRITORIO ITALIANO SI CONTINUANO COMUNQUE A RISCONTRARE DANNI DAL PUNTO DI VISTA ECONOMICO, AMBIENTALE E SOCIALE. LA LIGURIA È UNA REGIONE MOLTO PARTICOLARE E RICONOSCIBILE PER ALCUNI PROBLEMI LEGATI AL FATTORE IDROLOGICO NELLA MAGGIOR PARTE DEI SUOI COMUNI, TANTO DA ESSERE STATA DICHIARATA DA PIÙ RAPPORTI FRA LE REGIONI A PIÙ ALTO RISCHIO IDROLOGICO. LA CITTÀ DI GENOVA NON SI DIFFERENZIA DA QUESTO PUNTO DI VISTA, ANZI NE È UNA PROVA TANGIBILE DI COME QUESTO TERRITORIO SOFFRA SOPRATTUTTO NEI MESI DI SETTEMBRE E OTTOBRE DI UN EVENTO CATASTROFICO OGNI ANNO, IN GRADO DI CREARE MOLTISSIMI DANNI SIA SUL LIVELLO ECONOMICO DELLA CITTÀ MA ANCHE SU QUELLO SOCIALE. IL PRIMO PASSO È STATO QUELLO DI ANALIZZARE I CAMBIAMENTI PIÙ SIGNIFICATIVI AVVENUTI A GENOVA. IL DECORSO STORICO PARTE DAL 1800 CON L'ESPANSIONE DEL COMUNE, QUANDO VENNE ASSEMBLATA LA PARTE BASSA DELLA VALLE SINO A STAGLIENO, DANDO ORIGINE ALLA CONSOLIDATA ESPANSIONE URBANISTICA CHE CARATTERIZZA TUTT'OGGI LA CITTÀ. SI PROSEGUE POI CON IL 1900, ANNI IN CUI VIENE APPROVATO IL GRANDIOSO PROGETTO DI SISTEMAZIONE DEL BISAGNO E LA SUA CONSEGUENTE CANALIZZAZIONE E COPERUTRA. SI FA INEVITABILMENTE RIFERIMENTO AI GROSSI CAMBIAMENTI CHE L'INTERVENTO HA CAUSATO, CON UNA SOTTOSTIMA DELLA PORTATA MASSIMA IL TORRENTE HA DA SEMPRE CAUSATO UN SUSSEGUIRSI DI TRAGICI EVENTI ALLUVIONALI, INGESTIBILI DALLA CITTÀ, DA CHI LA ABITA E DA CHI DI DOVERE DOVREBBE OCCUPARSI DEL FATTORE CONTROLLO E SICUREZZA. SI GIUNGE QUINDI AI GIORNI ODIERNI, IN CUI LA CITTÀ LAVORA PER RIPARARE AGLI ERRORI FATTI NEL PASSATO: L'AVVIO AI LAVORI PER IL PROGETTO DEL CANALE SCOLMATORE, NECESSARIO PER RIPARARE AI CALCOLI SBAGLIATI SULLA PORTATA DI PROGETTO AL MOMENTO DELLA COPERTURA DEL BISAGNO; LA DISTRIBUZIONE DI AIUTI ECONOMICI AI COMMERCIANTI, AVVENUTA PER LA PRIMA VOLTA NEL 2015, CHE NEL CORSO DEGLI ULTIMI 5 ANNI HANNO DOVUTO FAR FRONTE A BEN TRE ALLUVIONI SENZA ESSERE MAI RISARCITI DEI DANNI ALLE LORO ATTIVITÀ; LA CONOSOLIDAZIONE DI UN INNOVATIVO SISTEMA DI ALLERTA E DI COMUNICAZIONE ATTIVA AI CITTADINI, PERCHÈ OLTRE AD ESSERE PREPARATI ALL'EVENTO È NECESSARIO ANCHE ESSERE PREPARATI PER L'EVENTO, GRAZIE AD UN EDUCAZIONE CHE SI COMPONE DI CORRETTI COMPORTAMENTI E NORME DI SICUREZZA DEFINITE DAL PIANO EMERGENZA CHE FINO A QUALCHE ANNO FA NON ESISTEVA; IN SECONDO LUOGO DOPO UNA SERIE DI ANALISI DEL BACINO DEL TORRENTE BISAGNO, UTILI A COMPRENDERE IL GRADO DI PERICOLOSITÀ E DI INSICUREZZA CHE LA ZONA OFFRE, È STATO DI FONDAMENTALE IMPORTANZA DARE VOCE E MODO DI ESPRIMERSI A COLORO CHE LA VALLATA LA VIVE OGNI GIORNO, IN CONSEGUENZA AL POSSEDIMENTO DI UN'ATTIVITÀ NELLA ZONA AD ALTO RISCHIO ESONDAZIONE. LE INTERVISTE SI BASANO SU 20 DOMANDE STANDARD A CUI I CITTADINI HANNO POTUTO RISPONDERE MOLTO LIBERAMENTE. I PROPRIETARI SONO TUTTI DI UN ESERCIZIO COLLOCATO IN PROSSIMITÀ DELLE STRADE CHE VENGONO MAGGIORMENTE COLPITE DALLE INONDAZIONI. IN SEGUITO SONO STATE FORMA- LIZZATE ANCHE LE RISPOSTE, IN MODO DA POTER DEFINIRE ALCUNI PARAMETRI E PERCENTUALI A LIVELLO PIÙ SCIENTIFICO PER CAPIRE MAGGIORMENTE IL PARERE PREVALENTE DELLA POPOLAZIONE. IL PUNTO FONDAMENTALE DELLA RICERCA CONSISTE IN: IDENTIFICARE GLI EFFETTI DELLE INONDAZIONI SUGLI INDIVIDUI, LE COMUNITÀ E LE ESIGENZE CHE NE DERIVANO, IN PARTICOLAR MODO NELLA FASE DI RECUPERO. IDENTIFICARE LA GAMMA DI SERVIZI DI CUI GLI ABITANTI HANNO BISOGNO PRIMA, DURANTE E DOPO L'ALLAGAMENTO, PER MITIGARE L'IMPATTO SULLE PERSONE E LA POPOLAZIONE IN GENERALE, E GARANTIRE UN' EFFICACE RISPOSTA UMANITARIA. LA PREPARAZIONE ALL'EVENTO FORNISCE SENZA DUBBIO UN PUNTO FONDAMENTALE PER UNA COMUNITÀ RESILIENTE. UNA COMUNITÀ CAPACITÀ DI AFFRONTARE UN'EMERGENZA, COSTITUISCE UNA COMPONENTE CHIAVE DI COMUNITÀ RESILIENTE, VALE A DIRE, L'EFFICACIA DELLA COMUNITÀ. VALUTARE I LEGAMI TRA I DIVERSI TIPI DI SUPPORTO FORNITO ALLE COMUNITÀ COLPITE DALLE INONDAZIONI E LA COSTRUZIONE DI UNA POPOLAZIONE IN GRADO DI ESSERE RESILIENTE E PREPARATA E RICEVERE OGNI QUALVOLTA CAPITI UN EVENTO ALLUVIONALE, PER POI ESSERE IN GRADO DI RIPARTIRE IN MODO ELASTICO, PORTANDO AVANTI UN FORTE SPIRITO DI FIDUCIA NELLE AMMINISTRAZIONI E NEL FUTURO. -COMPRENDERE CHE SVILUPPARE E MANTENERE UN FORTE RAPPORTO TRA LE COMUNITÀ E LE ORGANIZZAZIONI, CHE DEVONO NECESSARIAMENTE GARANTIRE I BISOGNI DELLA COMUNITÀ, È UN SUPPORTO DI VITALE IMPORTANZA CHE LE COMUNITÀ RIPAGANO CON L'ESSERE PIÙ PRODUTTIVI. |
---|---|
Relatori: | Stefano Ferrari |
Tipo di pubblicazione: | A stampa |
Soggetti: | SS Scienze Sociali ed economiche > SSG Sociologia ST Storia > STC Archivi |
Corso di laurea: | Corso di laurea magistrale in Pianificazione Territoriale, Urbanistica E Paesaggistico-Ambientale |
Classe di laurea: | Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-48 - PIANIFICAZIONE TERRITORIALE URBANISTICA E AMBIENTALE |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/6012 |
Capitoli: | INTRODUZIONE 1.CARATTERISTICHE TERRITORIALI DI GENOVA 1.1.INQUADRAMENTO TERRITORIALE 1.2.INQUADRAMENTO CLIMATOLOGICO 2.EVOLUZIONE DELLASSEITO TERRITORIALE DI GENOVA E DELLA VAL BISAGNO INTRODUZIONE 2.1.FORMA GENUAE, PAOLO BARIBIERI 1200- 1890 2.2.LA STORIA 2.2.1.LA PORTATA DI PROGETTO 2.2.2.LA CANALIZZAZIONE E LA COPERTURA DEL BISAGNO 2.3.UNO SGUARDO SUL PONTE 3.EVOLUZIONE URBANISTICA 3.1.DAL 1900 AD OGGI 3.2.IL PIANO REGOLATORE DEL 1959 3.3.PIANO REGOLATORE DEL 1980 4.LA FRAGILITÀ' DEL TERRITORIO 4.1.LE VIE D’ACQUA 4.2.ALLUVIONI 5.INQUADRAMENTO NORMATIVO SULLA DIFESA DEL SUOLO E DELLE ACQUE INTRODUZIONE . 5.1 NORMATIVA EUROPEA 5.2.NORMATIVA NAZIONALE SULLE ACQUE, STORIA DELLA LEGISLAZIONE 5.3.NORMATIVA REGIONALE 6.ANALISI DEL MACINO DEL TORRENTE BISAGNO INQUADRAMENTO TERRITORIALE 7.ANALISI DEL SUOLO DEL BACINO DEL TORRENTE BISAGNO 7.1.ANALISI STORICA DEL TERRITORIO 7.2.ANALISI DEL TERRITORIO 8.ELABORATI CARTOGRAFICI 8.1.CARTA USI DEL SUOLO 8.2.CARTA FORESTALE 8.3.CARTA DELLA PENDENZA DEI VERSANTI 8.4.CARTA DELLE FASCE ALTIMETRICHE 8.5.CARTA DELL'ESPOSIZIONE DEI VERSANTI 8.6.SUDDIVISIONE MUNICIPALE 8.7.RETICOLO IDROGRAFICO 8.7.1.AFFLUENTI 8.7.2.ORDINI 8.8.OPERE IDRAULICHE DI INTERESSE STORICO 8.9.IL PAESAGGIO DEL SACRO 8.9.1.CHIESE E SANTUARI 8.9.2.I MANUFATTI EMERGENTI 9.ANALISI LEGATE AL RISCHIO IDROGEOLOGICO 9.1.ATTRAVERSAM ENTI COPERTURE PONTI E PASSERELLE 10.INONDABILITA' 10.1.PUNTI DI ESONDAZIONE 10.2.AREE A RISCHIO DI ESONDAZIONE 10.3.CLASSIFICAZIONE DELLA PERICOLOSITÀ 10.4.ENTITÀ DI RILIEVO DELLE AREE INONDABILI - RESIDENZE 10.5.ENTITÀ DI RILIEVO DELLE AREE INONDABILI - SERVIZI 10.6.AREE DI EMERGENZA, AREE DI RICOVERO DELLA PROTEZIONE CIVILE 11.AREE INONDABILI PUNTI NEVRALGICI 12.AREE INTERESSATE ALLE INONDAZIONI 12.1.CONVIVERE CON LE ALLUVIONI, OTTOBRE 2011 12.2.CONVIVERE CON LE ALLUVIONI, OTTOBRE-NOVEMBRE 9014 12.3.STRADE COLPITE DALLE INONDAZIONI, ANNI 2011-2014 12.4.LO SPAZIO A DISPOSIZIONE NEL 1400 12.5.LO SPAZIO A DISPOSIZIONE NEL 1700 12.6.LO SPAZIO A DISPOSIZIONE NEL 1800 13.OPERE E AZIONI IN CORSO 13.1.OPERE STRUTTURALI: IL PROGETTO DEL CANALE SCOLMATORE DEL TORRENTE BISAGNOE DEL RIO FEREGGIANO 13.2.OPERE FINANZIARIE: AZIONI FINANZIARIE C RISARCIMENTI AGLI EVENTI ALLUVIONALI 13.3.OPERE COMUNICATIVE: IL NUOVO APPROCCIO INFORMATIVO DEL COMUNE DI GENOVA 14.UNA NUOVA POLITICA 14.1.L’IMPORTANZA DELLA PIANFICAZIONE COME STRUMENTO DI MITIGAZIONE 14.2.IL CONCETTO DI RESILIENZA 15.COOPERATION WITH RESILIENCE 15.1.CASO DELLA VAL BISAGNO 15.2.INTERVISTE 15.3.RISULTATI DELLE INTERVISTE 15.4.SITUAZIONE DELLE ATTIVITÀ INTERVISTATE 15.5.ATTIVITÀ ALLUVIONATE 16.6.ATTIVITÀ ECONOMICAMENTE RISARCITE DAL COMUNE DI GENOVA 16.CONCLUSIONE SINTESI E STORIA DELL'EVOLUZIONE 17.INTERVISTE COMPLETE BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA |
Bibliografia: | BIBLIOGRAFIA CALIEVARI A., PALAZZO I)., PAESAGGIO E TERRITORIO STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE E MODI DI GOVERNO, ED FRANCO ANGELI, 2001 LOMBARDINI G., BISIO L, IL PROGETTO DI UNA REGIONE, PIANIFICAZIONE E TERRITORIO IN LIGURIA, GANGCMI EDITORE, 2010 ROSSO R, BISAGNO. IL FIUME NASCOSTO, MARSILIO (COLLANA SAGGI), 2014 SALZANO E., FONDAMENTI DI URBANISTICA: LA STORIA E LA NORMA, ED LATERZA, ROMARBARI, 2010 BOVOLENTA R, DISPENSE DEL CORSO DI GEOLOGIA E GEOTECNICA, CORSO DI LAUREA IN TECNICHE PER LA PIANIFICAZIONE URBANISTICA TERRITORIALE ED AMBIENTALE, DISKG, FACOLTÀ DI INGEGNERIA, 2011-2013 BONACCORSO B.,APPUNTI DEL CORSO DI GESTIONE DELLE RISORSE IDRICHE, APPENDICE G, DOCUMENTI E NORMATIVA SULLE ACQUE, CORSO DI PROTEZIONE IDRAULICA DEL TERRITORIO, DICE,UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CATANIA, 2008-2009 FERRARI S., DISPENSE DEL CORSO DI DIFESA DEL SUOLO E DELLE ACQUE, CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN PIANIFICAZIONE TERRITORIALE URBANISTICA E PAESAGGISTICO AMBIENTALE, DIST, POLITECNICO DI TORINO, 2014-2015 SACCOMANI S., DISPENSE DEL CORSO PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E PIANIFICAZIONE STRATEGICA, CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN PIANIFICAZIONE TERRITORIALE URBANISTICA E PAESAGGISTICO AMBIENTALE, DIST, POLITECNICO DI TORINO, 2014-2015 RAPPORTI E TESTI ANDJELKOVIC I.,"GUIDELINES ON STRUCTURAL MEASURES IN URBAN FLOOD MANAGEMENT", IN INTER-NATIONAL HYDROLOGICAL PROGRAMME, TECHNICAL DOCUMENTS IN HYDOLOGY,N.50,UN ESCO,PARIGI,2001 ISPRA, ISTITUTO SUPERIORE PER LA PROTEZIONE E LA RICERCA AMBIENTALE, DISSESTO IDROGEOLOGICO IN ITALIA: PERICOLOSITÀ E INDICATORI DI RISCHIO, SINTESI RAPPORTO 2015 ISPRA, ISTITUTO SUPERIORE PER LA PROTEZIONE E LA RICERCA AMBIENTALE, PROPOSTA METODOLOGICA PER AGGIORNAMENTO DELLA MAPPE DI PERICOLOSITÀ E DI RISCHIO, ATTUAZIONE DELLA DIRETTIVA 3007/60/CE RELATIVA ALLA VALUTAZIONE E ALLA GESTIONE DEI RISCHI DA ALLUVIONI (DECRETO LEGISLATIVO N. 49/3010, 3013 MCNULTY A, HEAD OF RESEARCH, EVALUATION & IMPACT, BRITISH RENI CROSS, THE EXPERIENCE OF FLOODING IN THE LK: A RESEARCH STUDY. SPEKKERS M., "FLOOD RESILIENCE TECHNOLOGY AND PLUVIAL FLOOD RISK", IN THE RISK AND DESIGN PHDSYMPOSIUM SOCIETY AT RISK, 2010 KEVIN C. ESOU .A, TREVOR H. FLANERY, 2013, DESIGNING, PLANNING, AND MANAGING RESILIENT CITIES: A CONCEPTUAL FRAME WORK, CITIES 35 (2013) 89-99 TI BONI, BADIANI,IL MOLO DELLA PIANIFICAZIONE URBANA E TERRITORIALE NELLE PREVSIONI DI TRASFORMAZIONE D'USO DEL SUOLO IN AREE A RISCHIO FISICO, 2013 SITOGRAFIA ANTICA FOCE.BLOGSPOT.COM BIOLOGIAMARINAEU CAMERA.IT/TEMIAP/TEMI16/CRKSMK_RISCHIOSISINICO.PDF CARTOGRAFIAREGIONELIGURIA.IT CERAUNAVOLTAGENOVA.IT COMUINE DI GENOVA, SEZIONE AMBIENTE E TERRITORIO.IT DEMO.ISTAT.IT DIRETTIVAACQUE.MINAMBIENTE.IT GENOVACARDS.COM GENOVACOLLEZIONI.IT GENOVAFOTO.IT GEOMORFOLAB.ARCLI.UNIGE.IT GEOPORTALE.REGIONE.LIGURIA.IT GIUNTAFILIPPO.IT GUIDADIGENOVA.IT LEGANIBIENTE.IT MANUTENZIONE-ONLINE.COM/IL-PRIMO-RAPPORTO-ANCE-CRESME-SULLA-MANUTENZIONE-DEL-TERRITORIO-ITALIANO.IT OPENDATAGENOVA.IT PIANI DI BACINO.ANIBIENTEINLIGURIA.IT POLARIS, POPOLAZIONE A RISCHIO DA FRANA E DA INONDAZIONE IN ITALIA.IT PROTEZIONE-CIVILE.GOV.IT STATISTICA.COMUNE.GENOVA.IT FRBANEENTER.EOMUUE.GENOVA.IT VIDEORAI.IT |
Modifica (riservato agli operatori) |