Tiziana Laterza
Masseria "Li Castelli" in agro di Manduria (TA): analisi dello stato di degrado e ipotesi di consolidamento.
Rel. Rosalba Ientile. Politecnico di Torino, Corso di laurea in Architettura, 2005
Abstract: |
In una realtà territoriale come quella del Salento, dove le vicende storiche, combinate ai fattori fisici, hanno definito paesaggi inconsueti ed hanno prodotto architetture di un fascino singolare, ciò che maggiormente risalta, ancora oggi, è quel senso di continuità spaziale, di interdipendenza tra il mare, la campagna e la città. Un ambiente unico e per buona parte ancora integro, fortemente segnato dal lavoro umano, dal travaglio millenario di contadini operosi, che con le loro attività hanno dato forma a un paesaggio dove la natura è stata avara. In mancanza di quei doni naturali che rendono belle altre regioni ruralmente più fortunate, ciò che maggiormente colpisce del paesaggio agrario del Salento è proprio il segno lasciato dall'uomo. Geometrie di muretti a secco, solchi profondi lasciati dalle ruote dei carri sulla roccia, cumuli di pietre, ripari temporanei in pietra a secco e poi masserie. Le masserie sono insediamenti rurali a carattere permanente, il segno tangibile di un'articolata sistemazione dell'habitat rurale, espressioni di momenti felici per l'economia agricola, manifestazioni architettoniche spesso improntate dal gusto di una committenza che dalla campagna traeva il massimo profitto. Le masserie sono ambienti di vita e di lavoro che per secoli hanno visto inasprire i rapporti tra classi dominanti e classi dominate, tra baroni e contadini, rapporti esasperati da una mentalità feudale che fino a tempi abbastanza recenti ha condizionato lo sviluppo dell'economia agricola. Dal casale medioevale alla masseria fortificata, dalla masseria-casino alla masseriavilla, la storia dell'economia agricola e le trasformazioni del paesaggio agrario sono espresse da complessi edilizi, che pur nell'attuale stato di abbandono, sono la conferma di interventi continui voluti da nobili famiglie che in quei manufatti hanno lasciato impresso il loro prestigio. Nobili famiglie che con la campagna e con i grandi complessi masserizi hanno impostato le loro fortune, ma anche le sfortune economiche. Anche ordini religiosi, hanno tratto cospicui guadagni concretizzando una ricchezza che poi ha contribuito a fare bella la città. Nel Salento città e campagna non sono solo definizioni di spazi geografici, ma rappresentano entità economiche e sociali che, pur contrapposte, non hanno mai potuto fare a meno l'una dell'altra. Le grandi distese macchiose e i pascoli dell'Arneo, le fertili terre a ridosso dell'abitato, la presenza di strade di antica e continua frequentazione, come la "via Sallentina", che da Taranto scendeva fino al Capo di Leuca, sono stati i fattori di attrazione per l'insediamento rurale e la vicinanza del porto di Gallipoli ha agevolato la commercializzazione dei prodotti che da quelle estese proprietà fondiarie partivano non solo per raggiungere altri paesi dell'Italia, ma anche altri popoli dell'Europa. Il paesaggio ha ispirato artisti, poeti e scrittori contemporanei; la cultura rurale fu alla base della vita intellettuale pugliese nei secoli scorsi. In queste masserie hanno preso corpo ansie e aspettative dei giacobini che furono impiccati per congiura; qui si sono radunati i liberali iscritti alle vendite Carbonare e qui Benedetto Croce incontrò gli oppositori del fascismo come Tommaso Fiore. Oggi lo stato di abbandono e il ripetersi di atti di vandalismo stanno riducendo questa interessante testimonianza dell'architettura rurale in un vero e proprio rudere e lo scopo di questa tesi è mirato ad affrontare proprio la problematica del recupero di questi particolari fabbricati rurali. Tra i molteplici edifici da me presi in esame (attraverso una documentazione fotografica), quello che maggiormente ha attratto la mia attenzione per la sua notevole dimensione, per la sua particolarità e per il suo stato di abbandono è sicuramente la masseria "Li Castelli" in agro di Manduria in provincia di Taranto. Questo studio è suddiviso in 5 parti. La prima parte comprende un inquadramento generale, nel quale ho evidenziato alcuni aspetti salienti come i caratteri principali della Puglia e del comune di Manduria, oltre alle principali caratteristiche storiche e costruttive delle masserie e in modo specifico sulla masseria oggetto di studio. La seconda parte riguarda il rilievo; grazie al rilievo fotografico e alle misurazioni della fabbrica prese in sito ho potuto redigere il rilievo geometrico. Nella terza parte ho affrontato la problematica riguardante il materiale costitutivo della masseria "Li Castelli" e impiegato diffusamente in pressoché tutte le costruzioni pugliesi: il tufo pugliese, spiegandone le proprietà fisico - meccaniche, le tecniche di estrazione e i processi chimici, fisici e biologici. Così nella stessa parte è stato analizzato lo stato attuale dell'edificio, attraverso il rilievo del degrado; infine, all'interno di questa terza parte, ho esaminato l'aspetto geometrico, il gioco statico e il procedimento costruttivo di un particolare tipo di volte genericamente chiamate "volte leccesi" e ne ho analizzato il dissesto. In seguito sono passata ad affrontare un'altra fase del lavoro che scaturisce nel quarto capitolo, concernente la verifica statica delle strutture; questa fase consente di comprendere meglio il comportamento statico del manufatto al fine di comprendere quali sono quegli elementi strutturali che assolvono ancora oggi alla loro funzione e a quali quelli che fiaccati dal tempo e dagli eventi, necessitano di intervento. In conclusione, nella quinta parte di questo testo, si propone una indicazione di massima di quelli che potrebbero essere gli interventi per i degradi e i dissesti individuati. |
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Relatori: | Rosalba Ientile |
Tipo di pubblicazione: | A stampa |
Numero di pagine: | 180 |
Parole chiave: | restauro - masseria - manduria - progetto di conservazione |
Soggetti: | G Geografia, Antropologia e Luoghi geografici > GF Italia R Restauro > RA Restauro Artchitettonico |
Corso di laurea: | Corso di laurea in Architettura |
Classe di laurea: | NON SPECIFICATO |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/512 |
Capitoli: | Introduzione 1 PARTE PRIMA: INQUADRAMENTO 1.1 Inquadramento territoriale 1.1.1 Descrizione generale della Puglia 3 1.1.2 Descrizione del Comune di Manduria 7 1.2 Inquadramento storico 1.2.1 Cenni storici del Comune di Manduria 9 1.2.2 Origini storiche delle masserie 1 4 1.2.3 Cenni storici sulla masseria "Li Castelli" 18 PARTE SECONDA: RILIEVO 2.1 Rilievo fotografico 24 2.2 Rilievo geometrico 29 2.3 Rilievo materico 3 6 PARTE TERZA: ANALISI 3.1 Analisi del "tufo calcareo" 38 3.2 Analisi del degrado 42 3.3 Analisi dei sistemi costruttivi 47 3.4 Analisi del dissesto 5 1 PARTE QUARTA: VERIFICHE DI STABILITA' 4.1 Le strutture spingenti 55 4.2 Arco - prospetto nord/est 56 4.3 Volta a botte - Sala G(1 ° p. f. t.) 4.3.1 Caratteristiche geometriche e costruttive di una volta a botte 61 4.3.2 Verifica di stabilità 63 4.4 Elemento murario - Sala G(1° p. f. t.) 4.4.1 Caratteristiche costruttive dell'elemento murario 70 4.4.1 Verifica di stabilità allo schiacciamento 72 4.5 Volta a stella - Sala A(1 ° p. f. t.) 4.5.1 Caratteristiche geometriche e costruttive di una volta a stella 74 4.5.2 Verifica di stabilità 77 PARTE QUINTA: PROPOSTE DI INTERVENTO 5.1 Progetto di conservazione 142 Bibliografia storica 145 Bibliografia tecnica 148 Elaborati grafici 150 |
Bibliografia: | Bibliografia storica A. ALESSIO - E. DIMITRI, Il monastero delle benedettine di Manduria, ricerca storico-archeologica, Manduria (TA) 1992. M., ALFONZETTI - M. FISTETTO, I protocolli dei notai di Casalnovo nel Cinquecento. Regestazione degli atti notarili dei notai casalnovesi conservati nell'archivio di Stato di Taranto, Barbieri, 2003. G. B. AItNÒ, Manduria e manduriani, Manduria (TA), Marzo, 1983. A. COSTANTINI, Guida alle masserie del Salento, Lecce, Congedo, 2000. C. R. S. E. C., Emergenza e problemi archeologici, Manduria - Taranto - Heraclea, Taranto 1990. F. D'ANVRiA, (a cura di), Archeologia dei Messapi, Bari, Edipuglia, 1990. R. JURLARO, Continente Masseria. Alle radici del sud mediterraneo, Ravenna, Longo, 1995. L. LEPORE, (a cura di), Il sito antico de li Castelli c% Manduria (TA), Barbieri, 2000. A. LEPRE, Feudi e masserie. Problemi della società meridionale nel `600 e nel `700, Napoli, Guida, 1973. A. PASANISI, Civiltà del Settecento a Manduria, Manduria (TA), Lacaita, 1992. T. PEDio, Storia della Puglia, Lecce, Capone, 2002. R. SCIONTI - P. TARENTINI, Manduria - Gli impianti rupestri di Maserinò e Castelli tra storia, tradizione e viabilità, Manduria (TA), Filo, 2005.
Bibliografia tecnica C. AGHEMO - C. AzzoLrivo, Diagnosi dell'umidità nelle murature, Torino, Politeko, 2001. E. ARLATI- L. ACCOTO, Le volte leccesi tra tradizione e innovazione, riformulare la vocazione edilizia delle cave, Galatina (LE), Congedo, 2001. G. CIGNI, Il consolidamento murario: tecniche d'intervento, Roma, Kappa, 1983. V. G. CoLALANNi, Le volte leccesi, Bari, Dedalo, 1967. A. DEFEZ, Il consolidamento degli edifici, Napoli, Liguori, 1981. F. DELIO, Corso di costruzioni, vol. 2, Bologna, Calderoni, 1983. C. DE GIORGI, Note e ricerche sui materiali edilizi adoperati nella provincia di Lecce, Galatina (LE), Congedo, 1981. S. DI PASQUALE, [A.a. V.v.], Costruzioni, vol. 2, Bologna,Calderoni, 1983. S. DI PASQUALE, [A.a. V.v.], Costruzioni, vol. 3, Bologna, Calderoni, 1983. P. GASPAROLI, Le superfici esterne degli edifici: degradi, criteri di progetto, tecniche di manutenzione, Firenze, Alinea, 2002. R. IENTILE, (a cura di), Il consolidamento dei manufatti storici, indagini preliminari per la conoscenza dei materiali, Torino, Celid, 2000. R. IENTILE, Per un consolidamento consapevole dei beni architettonici, Torino, Celid, 2001. S. MASTRODICASA, Dissesti statici delle strutture edilizie, Milano, Hoepli, 1983. L. PERA, Tecnica dell'architettura, tipologia strutturale, Pisa, Goliardica, 1974. R. Pozzi, La statica grafica nell'architettura, equilibrio e forma degli archi, Progetto Leonardo. J.M. TULLIANI, (A.a.V.v), Scienza e tecnologia dei materiali, Torino, Celid, 2001. |
Tavole: | Tavola 01 : Inquadramento Territoriale Tavola 02 : Inquadramento Storico Tavola 03 : Rilievo Architettonico - pianta piano terra Tavola 04: Rilievo Architettonico - pianta piano primo Tavola 05 : Rilievo Architettonico - pianta coperture Tavola 06: Rilievo Architettonico - sezione A/A Tavola 07 : Rilievo Materico - prospetto nord/est Tavola 08 : Rilievo Materico - prospetto nord/ovest Tavola 09 : Rilievo Materico - prospetto sud/ovest Tavola 10 : Rilievo Materico - prospetto sud/est Tavola 11 : Rilievo dello Stato di Conservazione - prospetto nord/est Tavola 12 : Rilievo dello Stato di Conservazione - prospetto nord/ovest Tavola 13 : Rilievo dello Stato di Conservazione - prospetto sud/ovest Tavola 14 : Rilievo dello Stato di Conservazione - prospetto sud/est Tavola 15 : Analisi dei Materiali e dello Stato di Conservazione - sala B Tavola 16 : Verifica di Stabilità : arco, prospetto nord/est Tavola 17 : Verifica di Stabilità : volta a botte, sala G Tavola 18 : Verifica di Stabilità : elemento murario, sala G Tavola 19 : Verifica di Stabilità : volta a stella, sala A Tavola 20 : Verifica di Stabilità : volta a stella, sala A Tavola 21 : Consolidamento |
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