Chiara Annalisa Mottola
Il parco contemporaneo francese.
Rel. Riccardo Bedrone. Politecnico di Torino, NON SPECIFICATO, 2005
Abstract: |
Negli ultimi vent'anni uno straordinario movimento di creazione ha contraddistinto la Francia per la realizzazione di parchi e giardini urbani. Le nuove realizzazioni non soltanto sono numerose, ma si distinguono per la loro originalità. Negli ultimi anni vengono realizzati numerosi ettari di verde: la capitale francese aveva la reputazione di non avere più creato nuovi giardini dai grandi lavori di Haussemann. Dopo il 1974 vengono progettati i giardini della Halles, il parco G. Brassens, la Villette, il parco di Belleville e due grandi parchi urbani a bordo Senna, Bercy e Citroen. Ciò che rende particolarmente interessanti queste realizzazioni è il rinnovato interesse rivolto al paesaggio e all'arte del giardino; infatti dall'inizio del '900 sembra che il paesaggio fosse passato in secondo piano e non vi fossero realizzazioni particolarmente degni di nota. Durante gli anni '20 e '30, caratterizzati da un nuovo boom industriale, gli architetti, affascinati dalla modernità, trattano il verde come elemento astratto nei progetti e non sempre ben realizzato nel concreto. Nel dopoguerra, l'urgenza della ricostruzione porta a trascurare completamente il "verde", che si limita ad occupare gli spazi Negli ultimi vent'anni uno straordinario movimento di creazione ha contraddistinto la Francia per la realizzazione di parchi e giardini urbani. Le nuove realizzazioni non soltanto sono numerose, ma si distinguono per la loro originalità. Negli ultimi anni vengono realizzati numerosi ettari di verde: la capitale francese aveva la reputazione di non avere più creato nuovi giardini dai grandi lavori di Haussemann. Dopo il 1974 vengono progettati i giardini della Halles, il parco G. Brassens, la per la progettazione degli spazi pubblici in genere, nonché per la riabilitazione di zone industriali o inutilizzate, per intervenire su infrastrutture con forte impatto ambientale, per le periferie con un'identità da ridefinire... li parco non è più trattato come spazio vuoto, residuale tra edifici. Diventa spesso fulcro intorno al quale si organizza il quartiere, usato per ritrovare la coerenza perduta. Trovare spazio per gli elementi naturali significa migliorare la qualità di vita. Sono in parte idee ereditate dal XIX secolo; vi si ritrova ia logica igienista e la nozione dell'abbellimento della città. Vi si aggiungono i temi dell'ecologìa urbana, della città sostenibiie, riconciliata col suo ambiente naturale. La natura viene valorizzata in quanto ecosistema, e spesso proposta in forme non valorizzate in precedenza, come nel caso di Gilles Clément, che reintroduce in città la natura spontanea, selvaggia, o riproduce nei parchi urbani ecosistemi insoliti come la palude, la landa... il parco assume anche ruolo pedagogico, ad esempio In molti è presente un orto pubblico, e si cerca di coinvolgere l'utente nella sua fruizione. Inoltre la committenza pubblica scopre nella pianificazione dei giardini un forte mezzo di comunicazione, un supporto di immagine ancora più forte di quello architettonico. Tutti i comuni si trovano di fronte alla questione di come intervenire sugli spazi pubblici, poiché è proprio in questi luoghi chiave che si gioca l'Immagine della città. Il luogo da cui parte questa corrente innovativa è Parigi. Il programma per il parc della Villette è uno dei primi segnali della volontà di trovare una "forma" per il parco contemporaneo. Nel documento degli orientamenti progettuali si legge infatti che deve "..essere un parco innovatore, adattato alla realtà urbana di oggi come a quella di domani, essendo l'ambizione quella di creare alla Villette un parco del XXI secolo". Nonostante il risultato sia una trasposizione dei precetti del modernismo nella progettazione di un parco, questa operazione dà il via a moltissimi progetti, che daranno risultati ancora più innovatori. Il parc de Bercy e il Parc André Citroen in primis: nel primo si recupera e valorizza la storia del luogo, nel secondo si manifesta una nuovissima ìnterpretazione della natura. Le realizzazioni parigine hanno dato il via a innumerevoli altri progetti in tutta la Francia. In primo luogo, il festiva! internazionale dei parchi e giardini che si svolge ogni anno a Chaumont-sur-Loire, dove vengono creati ogni anno giardini originalissimi, seppur effimeri, testimoni de) fermento e dell'innovazione su piccola scala. Lavorando con la plastica, i metalli, il vetro e i tessuti sintetici e servendosi al tempo stesso di tecnologie moderne o alternative, come ad esempio il riciciaggio, questi nuovi disegnatori usano materiali e disegni che non sono abitualmente associati all'idea dì giardino. Molti di questi giardini sono ambiziosi e stravaganti realizzazioni multimediali e polivalenti. Ciò che li accomuna è una impostazione innovativa, emozionante, dinamica, che crea una radicale alternativa alle idee convenzionali. È impossibile identificare una tipologia delle realizzazioni contemporanee in Francia, poiché esse sono talmente originali, eterogenee che è impossibile classificarle ed etichettarle. È senz' altro vero che un tale fermento lascia adito alla speranza di un approccio progettuale più attento, con una nuova coscienza ecologica affiancata agli ideali della società contemporanea, verso una generale rivalutazione del paesaggio.
1 Estratti dal programmo del bando di concorso consegnato ai partecipanti, pubblicati su l'Archltecture d'Aujourd'hui, n. 225. febbraio 1983, p.46. |
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Relatori: | Riccardo Bedrone |
Tipo di pubblicazione: | A stampa |
Numero di pagine: | 268 |
Parole chiave: | parco - Francia |
Soggetti: | U Urbanistica > UF Parchi |
Corso di laurea: | NON SPECIFICATO |
Classe di laurea: | NON SPECIFICATO |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/504 |
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