Elena Alfonso, Marco Gini
Concorso di progettazione per il disegno degli spazi aperti e per la realizzazione di una nuova biblioteca e di un auditorium nel "campus dei licei" a Schio.
Rel. Pierre Alain Croset. Politecnico di Torino, Corso di laurea in Architettura, 2005
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Abstract: |
SINTESI UN CONCORSO COME OCCASIONE A conclusione del percorso didattico mi sono trovato di fronte alla difficile scelta del tema di Tesi con un'unica certezza: il desiderio di confrontarmi per l'ultima volta, da un punto di vista formativo, con il Progetto. Nei cinque anni trascorsi alla Facoltà di Architettura i Laboratori di Progettazione sono stati un momento in cui far convergere insegnamenti, suggerimenti, proposte permettendomi di "realizzare sulla carta" riflessioni su temi diversi fra loro ma pur sempre profondamente reali in cui luoghi e oggetti venivano intesi in senso concreto. Ma come integrare questi insegnamenti nel "rapporto a distanza" che, in un concorso, il progettista viene ad avere con gli spazi di progetto? Credo che il concorso conduca ad una soluzione intermedia tra due antitetiche dimensioni progettuali, a metà strada tra i dispositivi di pensiero puramente teorici e i progetti che nascono in risposta alle richieste di un committente. La condizione intermedia del concorso è data dal suo essere contemporaneamente reale e teorico: da una parte, i "vincoli" che i bandi impongono (dimensioni, funzioni, esigenze distributive, indici di utilizzo) sono parametri radicati nell'oggetto e lagati all'uso che ne verrà fatto, dall'altra, la necessità di avviare una progettazione a distanza costringe ad alcune inevitabili astrazioni e, quindi, lo spazio deve essere schematizzato e sintetizzato; in questa prospettiva, un'area o un volume divengono lo spazio fisico del progetto, e le connessioni con l'intorno sono espresse in un programma già confezionato dall'ente banditore. In un concorso i progettisti hanno necessariamente una percezione "filtrata" del contesto, in quanto si trovano costretti a sviluppare considerazioni su rilievi fotografici e planimetrici eseguiti da altri. Nasce quindi l'esigenza di rivalutare l'astrattezza del luogo attraverso la ricerca e l'acquisizione di informazione; la conoscenza dell'evoluzione storica, dell'ambiente climatico, della tradizione costruttiva locale, può costituire un punto dì partenza tangibile di supporto alla progettazione. Ma allora perché scegliere come tema di tesi proprio uno di questi concorsi, trovato su Internet, con tanto di scadenze e finalizzato alla progettazione, nel piccolo nucleo urbano di Schio? Sicuramente la possibilità di partecipare ad un concorso internazionale ha dato a questo mio anno di lavoro una carica in più ed è stata un'esperienza nuova rispetto alle realistiche simulazioni progettuali sviluppate negli anni scorsi prevalentemente in area piemontese. Questa competizione ha rilevato una dimensione di lavoro ancora inesplorata, nella quale, progettisti di tutto il mondo, appartenenti a culture diverse, trovano spazio per un confronto produttivo. Gli enti banditori mettono a disposizione "tavoli" su cui esporre i progetti che verranno poi valutati quasi come a conclusione di un Laboratorio di Progettazione. La competizione apre spazi di discussione ed apprendimento, mostrando l'infinita varietà di soluzioni che progettisti con retroscena culturali molto diversi sono in grado di proporre. La scelta di partecipare al concorso "Campus dei Licei" a Schio, con cui Europaconcorsi intitolava la competizione, è nata quasi per caso: tempi di consegna non troppo celeri e la possibilità di un confronto con soli progettisti sono stati gli stimoli iniziali. Così sulle prime intimorito dal "progettare un Auditorium" più che una biblioteca, ho deciso di lanciarmi in questa avventura. Il progetto deve essere in grado di rispondere alle specifiche esigenze del luogo perciò risultano fondamentali una dettagliata analisi del contesto ed una coerente risposta in termini architettonici all'interno di un polmone verde. Un'architettura insomma che si integra col verde e che è organicità con la natura ma al tempo stesso razionalità con l'architettura delle scuole esistenti all'interno dell'area di intervento. E' possibile aggiungere che l'esigenza di definire numericamente la validità delle proposte adottate ha imposto l'acquisizione di un nuovo metodo di lavoro. Tale procedimento progettuale ha generato un'architettura in continuo mutamento, non tanto da un punto di vista tecnologico, per il quale da subito sono state fatte considerazioni qualitative, quanto da un punto di vista distributivo, formale e funzionale.
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Relatori: | Pierre Alain Croset |
Tipo di pubblicazione: | A stampa |
Parole chiave: | progettazione architettonica - concorso - Schio - biblioteca - auditorium |
Soggetti: | G Geografia, Antropologia e Luoghi geografici > GF Italia A Architettura > AL Edifici e attrezzature per l'istruzione, la ricerca scientifica, l'informazione A Architettura > AF Edifici e attrezzature per il tempo libero, le attività sociali, lo sport |
Corso di laurea: | Corso di laurea in Architettura |
Classe di laurea: | NON SPECIFICATO |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/476 |
Capitoli: | PRIMA PAGINA RINGRAZIAMENTI CAPITOLO l: INTRODUZIONE 1.1 Concorso come occasione CAPITOLO 2: INQUADRAMENTO E CARATTERI DELLA CITTA' DI SCHIO 2.1 Inquadramento città di Schio: Dov'è Schio? 2.2 Edifici di Interesse Storico 2.3 Edifici Industriali ed opifici 2.4 Patrimonio Idrico CAPITOLO 3: CENNI STORICI 3.1 Epoca Pre-romana e Romana 3.2 Medioevo 3.3 Dominazione: La Serenissima 3.4 Industrializzazione e Alessandro Rossi 3.5 Epoca Moderna (XIX) 3.6 Cartografia Scledense CAPITOLO 4: ANALISI URBANISTICA DEL CONTESTO 4. Schio e l'analisi urbana: città a misura d'uomo 4.1 Il nuovo PRGC (cfr. Allegati PRGC e PRTC al fondo: 4.1 e 4.2) CAPITOLO 5: BANDO DI CONCORSO (Testo base) cfr. Allegati finali da 5.1 a 5.6 CAPITOLO 6: IL PROGETTO 6.1 Analisi del sito e sensazioni 6.2 Progetto Spazi aperti 6.3 Progetto Biblioteca (ed edificio per Servizi) 6.4 Auditorium BIBLIOGRAFIA 4.1 PRGC Schio 4.2 PRTC Regione Veneto
5.1 Oggetto Concorso 5.2 Procedure Concorsuali 5.3 Svolgimento I fase 5.4 Programma Funzionale 5.5 II Fase 5.6 Premi e rimborsi |
Bibliografia: | -David B. Brownlee/David G.De Long Louis I. Kanh, Rizzoli -aa.vv. Eduardo Souto De Moura: temi e progetti, Skira editore 1998 -Juan Navarro Baldeweg, Movimento degli occhi davanti agli occhi in "Juan Navarro Baldeweg' Electa Milano 1996. -Juan Navarro Baldeweg Un oggetto è una sezione Lotus -aa.vv. Rafael Moneo Valles 1995-2000 El Croquis n.98 Madrid 2000 -Roland Barhes L'impero dei segni Einaudi-gli struzzi 1984 -Fabrizio Fucello Edizioni Cadmo Fiesole Fi 1996 -V. Renzo Marchesini Cartografia storica Scledense in "Schio il centro storico" Edito dal Comune dì Schio Schio 1981. -Franco Mancuso e Alberto Miori (a cura di) Schio in "Centri storici del Veneto” Silvana Editoriale Giunta Regionale 1979. -Franco Mancuso e Alberto Miori (a cura di) Schio in "Centri storici del Veneto" Silvana Editoriale Giunta Regionale 1979. -aa.vv. Schio in "Le tre Venezie" n.I 2000 -aa.vv. Il Veneto: paese per paese Ed. Boneche Firenze 1982 -David Adler,Germana Briccarello e Marco Vaudetti (a cura di) Manuale di dati e misure per la progettazione Edizione UTET Torino 2002. -Consiglio Nazionale delle ricerche "Manuale dell'architetto" Ed. Sapere 2000 Roma 1986 Terza Edizione. -Estratto del Nuovo PRGC del 2000 Relazione Tecnica. |
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