Eliana Miglietta
L’approccio metodologico del BIM applicato alle infrastrutture stradali : caso studio della Galleria Serra Rotonda /.
Rel. Anna Osello. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città, 2016
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Abstract: |
Questa tesi nasce dall'obiettivo di testare una nuova metodologia progettuale nell'ambito delle infrastrutture stradali basata sul BIM. Grazie alla ricca documentazione fornita da A.N.A.S, società che gestisce la rete stradale ed autostradale italiana, è stato possibile applicare il processo riferendolo ad un caso studio: la Galleria Serrarotonda del nuovo tracciato A3 in Basilicata. A suscitare sensibile interesse verso il suddetto studio è stata la visione dello stesso come opportunità d'innovazione del modo di lavorare e la strettamente connessa curiosità nei confronti di un tema di grande rilievo: la velocizzazione della progettazione che dialoga simultaneamente con una maggiore qualità ed un risparmio dei costi. Grazie ad una gestione dell'intero ciclo di vita, i progetti che si avvalgono di un approccio basato sul BIM permettono di VALUTARE diverse alternative, identificare ed ANTICIPARE rischi ed opportunità, ma soprattutto AGIRE in tempo reale. Una volta compreso cosa effettivamente sia il BIM, si è cercato, con molta difficoltà, di raccogliere quanto più materiale possibile in merito allo scarso stato d'arte del panorama attuale, inesistente in Italia. Il lavoro, dopo un'attenta analisi della documentazione CAD fornita da ANAS, ha sfruttato l'applicazione dell'approccio BIM al caso studio per affrontare parallelamente tre temi: quello dell' INTEROPERABILITÀ derivato dall'utilizzo di diversi software per la progettazione e l'analisi del modello (Autodesk Infraworks 360, Autodesk Civil 3D, Subassembly Composer, Autodesk Revit, 3Dstudiomax, Dialux); il tema della RICERCA del LIVELLO di DETTAGLIO (LOD) del contenuto grafico del modello ed un suo riconoscimento in materia infrastrutturale (vista la presenza, nel panorama internazionale, di Protocolli stilati solo per l'edilizia); ed, ultimo tema, la RICERCA degli STANDARD per la creazione di un linguaggio comune che definisca con precisione lo scambio di dati alla base della collaborazione del lavoro di gruppo BIM, che ha portato alla proposta di codificare i nomi dei file per semplificare la gestione dei dati. Spero questo lavoro possa essere un piccolo tassello verso l'implementazione del BIM per le infrastrutture: dopo una fase di attivazione iniziale che ha richiesto tempo, pianificazione e formazione, si è cercato di offrire un quadro generale di quelle che potrebbero essere le fasi per avviare l'esecuzione di un processo BIM, motivo per cui la progettazione che segue non scenderà nei dettagli strutturali nè impiantistici.
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Relatori: | Anna Osello |
Tipo di pubblicazione: | A stampa |
Soggetti: | A Architettura > AN Opere di ingegneria civile, trasporti, comunicazioni S Scienze e Scienze Applicate > SD Computer software |
Corso di laurea: | Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città |
Classe di laurea: | NON SPECIFICATO |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/4552 |
Capitoli: | 0. ABSTRACT 0.1 Valutare,anticipare,agire 1. COS’E’ IL BIM? 1.1 Dal disegno manuale al BIM 1.2 Prime applicazioni del BIM 1.3 La diffusione del BIM 1.3.1 Direttiva europea su appalti pubblici 2. IL BIM PER LE INFRASTRUTTURE 2.1. Verso l’INFRABIM 2.2 Stato dell’arte INFRABIM 3. METODOLOGIA TRADIZIONALE CAD 3.1 Il cambio di paradigma progettuale: CAD versus BIM 4. APPROCCIO BIM AL CASO STUDIO 4.1 Caso studio: Galleria Serrarotonda 4.2 Metodologia 4.2.1 Progettazione concettuale 4.2.2 Arricchimento del modello 4.2.2.1 Importazione e modifica della superficie 4.2.2.2 Supporto COUNTRY KIT italiano 4.2.2.3 Creazione del tracciato 4.2.2.4 Creazione del profilo superficie 4.2.2.5 Creazione profilo altimetrico del tracciato 4.2.2.6 Creazione delle sezioni tipo 4.2.2.7 Creazione del modellatore e delle relative regioni 4.2.2.8 Creazione di un gruppo di linee di sezione e delle relative viste di sezione 4.2.2.9 Analisi delle quantità 4.2.2.10 Estrazione solido da modellatore 4.3 Interoperabilità 4.3.1 BIM 4.3.2 Analisi illuminotecnica 4.3.2.1 Norma UNI 11095 "Illuminazione delle gallerie stradali" 4.3.3 Risultati e criticità 4.3.4 Nuove prospettive d’interoperabilità per l’INFRABIM 5. RICERCA DEI LOD 5.1 Definizione del concetto di livello di dettaglio o di sviluppo (LOD) 5.1.1 LOD secondo la normativa PAS 1192-2:2013 5.1.2 LOD secondo la specifica dell’american institute of architects 5.2 Dal LOD in edilizia all’ipotesi di LOD per le infrastrutture 5.3 Applicazione del concetto di LOD alla normativa italiana 6. LA RICERCA DEGLI STANDARD 6.1 Standard di riferimento 6.2 Ipotesi standard filename nell’ INFRABIM RINGRAZIAMENTI FONTI BIBLIOGRAFICHE E SITOGRAFIA |
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