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Molto si crea, poco si distrugge, tutto si trasforma : rilettura e recupero di una cascina a Moncestino

Luca Bevilacqua

Molto si crea, poco si distrugge, tutto si trasforma : rilettura e recupero di una cascina a Moncestino.

Rel. Andrea Bocco Guarneri. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città, 2015

Abstract:

INTRODUZIONE

"ARCHITETTURA": arte e tecnica del progettare, disegnare, realizzare edifici o altre grandi opere.

Ciò che meraviglia della definizione appena citata è la sua limitatezza in termini di spazio e tempo oltre che di significato.

L'Architettura è qualcosa che plasma la realtà e che vive nel tempo, qualcosa che ci circonda costantemente e che definisce i nostri stili di vita, oltre ad espletare alcune funzioni essenziali del nostro essere e del nostro vivere. Ovunque ci troviamo, ovunque operiamo, siamo costantemente (o quasi) circondati da spazi che qualcuno ha pensato, immaginato, progettato per un fine, per uno scopo; ecco perché trovo affascinante lo studio di questa materia. Persino negli ambienti apparentemente ad essa più distaccati ha un ruolo fondamentale; penso alle scenografie e alle architetture dei capolavori del cinema (si pensi alla Morte Nera della saga di Guerre Stellari: tanto banale nella forma quanto geniale nella sua concezione); o ad alcune tecniche rappresentative utilizzate nei fumetti per ritrarre specifiche ambientazioni: avrebbero comunicato le stesse sensazioni se disegnate in maniera diversa? Sarebbero risultate ugualmente credibili? Perché quella stanza ha quella forma? Domande che qualcuno si è posto e a cui ha dovuto dare risposta per rendere funzionale tutto il resto.

Ecco perché l'architettura si espande in svariati campi oltre quello direttamente legato all'edilizia rendendo la sua natura decisamente più ampia e diversamente declinabile. Nella sua essenza l'architettura è, prima di tutto, un rifugio per l'uomo, un luogo di conforto, di ricovero entro il quale l'individuo possa difendersi e vivere la propria esistenza in uno stato di comfort. Ecco che va espandendosi il concetto stesso di Architettura: se riteniamo che la qualità ambientale in cui viviamo sia fondamentale per il nostro benessere, non possiamo non interrogarci sul rapporto tra architettura e felicità. Quanto il design o la disposizione di un fabbricato possono influire sull'umore dell'individuo?

dizionario Italiano Garzanti, edizione 2003

Di più, l'Architettura è testimonianza, un segno lasciato dall'uomo nel tempo, un'impronta calcata in un determinato momento che è diventata "osservatrice" di ciò che è seguito: rifugio fisico quanto psicologico, ha vegliato sull'identità dei suoi proprietari. Ha costituito un simbolo di appartenenza, ha partecipato a momenti gioiosi, ha visto bambini fare i compiti, ha osservato conversazioni sussurrate in cucina nel bel mezzo della notte, ha conosciuto fredde sere invernali e afose mattinate estive. Nei secoli, ha conosciuto numerose famiglie che l'hanno abitata e ha visto cambiare la sua stessa natura col passare del tempo e col modificarsi delle tecniche costruttive.

"Malgrado questa casa non sia in grado di offrire soluzioni a tutti i numerosi mali che ne affliggono gli abitanti, le sue stanze testimoniano una felicità alla quale l'architettura ha dato il proprio contributo", Alain de Botton.

Il trascorrere del tempo introduce quindi il tema della conservazione e, conseguentemente, del riutilizzo degli edifici antichi. Questione che, in Italia, ripercorrendo le parole di Paolo Scarzella e Marco Zerbinatti , ha visto alternarsi due differenti prospettive: un approccio serio e mirato negli edifici storici "maggiori", direttamente tutelati dalle Soprintendenze, ove si realizzano interventi di restauro giudicati esemplari e di qualità e un atteggiamento di indifferenza e inattività rispetto agli edifici "minori" e più comuni, caratterizzati da interventi inadeguati e insostenibili . In questi casi sembra prevalere tra i proprietari un atteggiamento volto a cancellare anche all'esterno i caratteri architettonici delle vecchie case facenti parte di borgate e paesini, spesso per il desiderio di vederle "ammodernate" secondo i correnti canoni estetici. In tali situazioni, locali professionisti, imprese e pubblici amministratori si ritrovano ad assecondare tali aspirazioni e atteggiamenti.

L'argomento risulta quindi complesso. Ogni intervento di conservazione e recupero esige uno specifico impegno professionale di indagine, progettazione e direzione, in quanto ciascun intervento va concepito sulla base di un singolare intreccio di condizioni, requisiti, vincoli e risorse. Inoltre, l'iniziale definizione progettuale dell'intervento va perfezionata e integrata nel corso dei lavori.

Questo documento intende focalizzare la propria attenzione proprio su uno di questi "edifici minori" che ha contribuito negli anni a garantire sicurezza, riparo e anche momenti di felicità a coloro che l'hanno abitato e che giace ora in stato di abbandono.

L'edificio in esame è una cascina risalente ai primi anni del Novecento sita nel comune di Moncestino (provincia di Alessandria). Una piccola porzione di questo edificio, essendo proprietà di famiglia, è indissolubilmente legata a felici ricordi d'infanzia i quali mi hanno spinto ad occuparmi di questo tema.

Visto l'attuale stato di disuso, il mio scopo sarà quello di proporre una rifunzionalizzazione del fabbricato idonea al recupero architettonico e ambientale finalizzato alla creazione di un agriturismo aperto tutto l'anno che funga da struttura ricettiva e di ristoro, comprensiva di servizi aggiuntivi per coloro che intendessero degustare i cibi prodotti in loco, visitare o semplicemente sostare per un periodo di vacanza sulle colline di Moncestino. L'odierna suddivisione della cascina in tre proprietà impone una riflessione necessaria per un risanamento della stessa e sul suo futuro utilizzo; la mancata continuità di utilizzo dell'edificio implica un deterioramento lento e continuo dello stesso, vanificando di conseguenza gli eventuali interventi. Lo stesso vale per le aree verdi limitrofe e per la gestione degli appezzamenti di terreno coltivabili di proprietà che necessitano di cure e conoscenze in ambito agricolo. In tal senso la riproposizione di un uso esclusivamente residenziale del sistema appare inappropriata, mentre il totale stravolgimento dello stesso con funzioni completamente diverse da quelle originarie comporterebbe la perdita delle caratteristiche peculiari dell'edificio a seguito degli interventi di rifunzionalizzazione. Di conseguenza il progetto di un agriturismo permette il mantenimento di buona parte dei locali e delle relative funzioni del fabbricato, legando campi coltivabili e cascina, oltre a fornire servizi e opportunità attualmente assenti nel Comune.

Intento precipuo di questo lavoro vuol essere la ragionevole analisi degli ambiti da prendere in considerazione per poter proporre un progetto di recupero chiaro, realizzabile e che cerchi di mantenere il più possibile inalterata la conformazione interna e esterna dell'edificio. Questo attraverso lo studio degli spazi, dei percorsi e delle attuali destinazioni d'uso, così da poter sfruttare al meglio l'esistente, ridurre le spese economiche d'intervento e conservare il più possibile "l'immagine" attuale dell'edificio proponendo, nel contempo, soluzioni efficaci. In quest'ottica si procederà con una presentazione del territorio che identifichi le peculiarità dell'edificio e la storia del Comune. A seguire si focalizzerà l'attenzione sull'esistente e sulle sue condizioni, mediante documentazione fotografica e grafica. Saranno poi resi evidenti vantaggi e svantaggi, nonché vincoli normativi legati alla realizzazione di un agriturismo e infine si procederà con l'esposizione delle soluzioni architettoniche (considerando delle alternative) atte a raggiungere lo scopo e sostenute da analisi descrittive, teoriche e grafiche inerenti alle possibili soluzioni disponibili in ambito edilizio che verranno messe a confronto e selezionate di volta in volta.

Riprendendo (e parafrasando) le parole di Antoine-Laurent de Lavoisier sono quindi giunto alla formulazione del titolo di questo elaborato; infatti, secondo la legge di conservazione della massa, interna al postulato di Lavoisier, nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma. In un certo senso quindi, in architettura, molto si crea, per dare origine a luoghi e spazi che favoriscano e sostengano la vita degli individui; poco si distrugge, nell'ottica di conservare e rifunzionalizzare l'esistente e tutto si trasforma, nella maniera in cui edifici come la cascina presa in esame cambiano e vengono modificati nel corso del tempo al fine di poter favorire gli individui che li abitano in diversi modi e in diversi momenti.

[QUI: è la storia di un edificio e di ciò che vi è accaduto nel corso di migliaia di anni; è un unico racconto composto di attimi vicini e distanti, intrecciati, sovrapposti; è la storia di uno spazio raccontata attraverso la prospettiva fissa dell'angolo di un salotto. L'Architettura interpretata come spazio in continua trasformazione, testimone di eventi e del passaggio dell'uomo.]

[RICHARD MCGUIRE collabora regolarmente con le sue illustrazioni al New Yorker e le sue opere sono apparse sulle più importanti testate mondiali, tra cui il New York Times, Le Monde e La Liberation.]

Relatori: Andrea Bocco Guarneri
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: R Restauro > RA Restauro Artchitettonico
T Tecnica e tecnologia delle costruzioni > TE Tecnologia dei materiali
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/4485
Capitoli:

INDICE

INTRODUZIONE

- Dichiarazione di intenti

PRESENTAZIONE DEL TERRITORIO

Il Comune di Moncestino

- Storia e tradizioni

- Approccio all'interpretazione architettonica del luogo nel corso degli anni

PARTE PRIMA - Analisi dell'edificio e riflessioni propedeutiche al progetto

1.1 Inquadramento generale e caso studio

1.2 Acquisizione e rielaborazione della documentazione esistente: lo stato di fatto

1.3 Organigrammi di progetto (esigenze, ipotesi, quadro attività)

1.4 Ammaloramenti e criticità

1.5 Trattazione sintetica delle possibili soluzioni

PARTE SECONDA - Offrire ospitalità a Moncestino: lo sviluppo di una proposta progettuale

2.1 Integrare un agriturismo nella cascina:

- Punti di forza

- Punti di debolezza

2.2 Creare un agriturismo fra vincoli normativi ed opportunità

2.3 Presentazione del progetto

PARTE TERZA - Come e dove intervenire

3.1 Intervenire sull'involucro esistente: descrizioni, tecniche e materiali

3.2 Scelte progettuali d'intervento su facciata, copertura e muri contro terra

3.3 Le nuove destinazioni d'uso

3.4 II progetto

3.5 Alcuni dati su costi e impronta ecologica

CONCLUSIONI

BIBLIOGRAFIA

SITOGRAFIA

RINGRAZIAMENTI

Bibliografia:

BIBLIOGRAFIA

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www.agricoltura24.com/agriturismo-piccolo-vademecum-per-avviare-lattivita/

www.agriturismo.it/it/extra/aprire-un-agriturismo-25

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www.lipari.istat.it/digibib/censpopl 991

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www.maico.com

www.mur-manteau,fr

www.paysmed.net

www.regione.piemonte.it

www.regione.piemonte.it/turismo/cms/turismo/strutture-ricettive/aziende-agrituristiche.html

www.steico.com

www.tecnologia-ambiente.it/avviare-azienda-agricola

www.tecnosugheri.it

www.tophaus.com

www.wikipedia.it

www.youtube.it

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