Recupero e riuso dell'ex frigorifero militare a Cuneo : urban center e sede dell'ordine degli architetti

PREMESSA

Nell’ottobre del 2011 la città di Cuneo aveva ottenuto un finanziamento di 12,8 milioni di euro provenienti dai fondi FESR (Fondi Europei di Sviluppo Regionale); questi fondi hanno il compito di promuovere la coesione economica e sociale attraverso la correzione dei principali squilibri presenti nelle varie regioni europee. In quest’ottica l’amministrazione del comune di Cuneo aveva redatto i Piani Integrati di Sviluppo Urbano “PISU” volti al recupero del centro storico e alla riconversione di alcune aree degradate presenti nel tessuto edilizio cittadino.

Gli ambiti progettuali interessati dal PISU trattavano il restauro delle facciate e il rifacimento del sedime stradale di via Roma, la riqualificazione di Piazza Ex Foro Boario e la tettoia Vinaj, la riqualificazione dell’ex ospedale Santa Croce, il restauro dell’ex caserma Cantore, la realizzazione di parcheggi nella zona dell’ex eliporto e il recupero dell’ex frigorifero militare.

A seguito di alcuni assestamenti nella politica di attuazione del PISU, il fabbricato dell’exfrigorifero militare è stato inserito dalla Pubblica Amministrazione nel piano per le dismissioni, raccogliendo fin da subito l’interesse dell’ Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Cuneo per la realizzazione della propria sede e, al tempo stesso, di un progetto più ambizioso denominato “Casa dell’architettura”. L’obiettivo della tesi è quello di proporre un progetto di riqualificazione del fabbricato in grado di coniugare le richieste della pubblica amministrazione con quelle dell’Ordine degli Architetti, passando attraverso l’analisi di casi studio inerenti.