Alessia Borgo
La "ferrovia verde delle Langhe" : mobilità sostenibile per una valorizzazione territoriale e paesaggistica.
Rel. Francesca Bagliani, Fulvio Rinaudo. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile, 2014
Abstract: |
Introduzione L’obiettivo dello studio è stato quello di elaborare una proposta progettuale in grado di affrontare e trovare una reale soluzione al problema della dismissione delle infrastrutture. Attrezzature che esigenze sociali ed economiche hanno indotto a realizzare in varie epoche per far fronte a molteplici esigenze, ma che con il tempo sono diventate inefficaci e quindi spesso abbandonate, si pensi ad esempio alla rete della viabilità storica costituita dalle strade romane e medioevali, alle strade militari, alle alzaie dei fiumi e dei canali, ai tratturi, alle mulattiere, ai sentieri di montagna. In particolare viene qui fatto riferimento al patrimonio costituito dalle linee ferroviarie, la cui obsolescenza le porta oggi ad essere sempre più spesso dismesse e sostituite con altre realizzate su tracciati e con attrezzature più innovative, o nei casi peggiori con altri mezzi di trasporto. Tale tendenza alla dismissione ha portato oggi ad avere, nel nostro Paese, quasi 8.000 chilometri di ferrovie non più utilizzate. Un patrimonio che oltre ad essere ormai parte integrante ed imprescindibile del paesaggio, e in quanto tale deve essere valorizzato e preservato, può essere reinventato e rappresentare così una nuova opportunità per il territorio. Il presente lavoro si caratterizza per un approccio interdisciplinare alle tematiche trattate ed ha avuto come obiettivo la messa a punto di una proposta progettuale volta al recupero del tracciato ferroviario dismesso della linea “Alessandria-Cavallermaggiore” tra le città di Alba e Canelli e la sua riconversione in un percorso dedicato ad una mobilità sostenibile, che permetta di fruire del territorio e delle risorse in esso presenti. L’idea progettuale si pone quindi di perseguire la riqualificazione, sia da un punto di vista ambientale sia infrastrutturale, di un territorio attraverso il recupero di un segno tangibile, innescando un processo di valorizzazione territoriale e paesaggistica, oltre che di promozione di una modalità di trasporto sostenibile. Una strategia di valorizzazione in grado di rispondere a queste specifiche esigenze è stata individuata nelle greenways, che costituiscono una tipologia innovativa potenzialmente in grado di coniugare esigenze ecologiche e ricreative. Si tratta di “un sistema di percorsi dedicati a una circolazione non motorizzata in grado di connettere le popolazioni con le risorse del territorio (naturali, agricole, paesaggistiche, storico culturali) e con i "centri di vita" degli insediamenti urbanistici”. Da non confondersi con una semplice passeggiata o pista ciclabile, esse rappresentano un concetto più ampio di percorso che interessa pedoni, persone con ridotta capacità motoria e che investe aspetti più strutturali come la valorizzazione e la riqualificazione delle risorse naturali e il recupero dei paesaggi degradati. Le greenways si presentano quindi come lo strumento ideale attraverso cui conciliare le esigenze di valorizzazione territoriale, paesaggistica, di salvaguardia delle risorse naturali, culturali, oltre che di rilancio economico di un territorio. Tra le motivazioni che hanno spinto alla scelta di questa argomentazione vi è sicuramente la sempre maggiore richiesta, da parte della società attuale, più sensibile alle tematiche ambientali e al concetto di sostenibilità, di nuove proposte di mobilità sostenibile, oltre che la necessità da parte di un territorio, come quello delle Langhe, che proprio quest’anno è stato riconosciuto “Patrimonio Mondiale dell’Umanità”, di adeguati collegamenti per essere all’altezza dell'importante riconoscimento. Il lavoro è stato strutturato in modo da dare prima un quadro sintetico dei principali riferimenti normativi in materia di tutela del paesaggio e di pianificazione territoriale, sia a livello europeo, sia in ambito nazionale e anche regionale, a cui è necessario fare riferimento nel caso di progettazione di un sistema di mobilità sostenibile. È proseguito con un breve excursus sul concetto di greenway, sulle loro potenzialità nell’ambito di impiego in operazioni di riqualificazione paesaggistica e di ripristino ambientale, con specifico riferimento al recupero delle sedi ferroviarie dismesse, sulle quali si è offerta una panoramica su alcune delle esperienze italiane e internazionali. Questa fase ha permesso di rilevare le diverse metodologie di approccio e i differenti livelli di sviluppo dei progetti, che in alcuni Paesi sono già stati avviati da diversi anni, significative sono a questo proposito le esperienze statunitensi ed europee, mentre è emerso che in Italia sono ancora piuttosto limitate, ma negli ultimi anni si è assistito alla nascita delle prime concrete realizzazioni. Nella seconda parte lo studio ha focalizzato l'attenzione sul tracciato ferroviario dismesso della linea “Alessandria-Cavallermaggiore” e in particolare al tratto appartenente ai comuni di Alba, Barbaresco, Neive, Castagnole delle Lanze, Costigliole d'Asti, Calosso. Santo Stefano Belbo e Canelli. In questa fase ci si è occupati di offrire una dettagliata analisi conoscitiva dell’ambito di studio, da una breve panoramica sugli avvenimenti storici che hanno interessato la linea ferroviaria “Alessandria-Cavallermaggiore", allo studio del contesto territoriale che ha permesso di comprendere meglio le dinamiche in atto, riconoscerne i punti di forza, le criticità, le minacce e le opportunità, al fine dell’elaborazione di un progetto realmente concretizzabile. Questa fase del lavoro ha contemplato l’individuazione della rete escursionistica già esistente e degli elementi di interesse presenti nell'area, siano essi culturali, architettonici, paesaggistici, letterari o enogastronomici, la cui presenza risulta fondamentale nell’ambito di progettazione di una greenway. L’indagine conoscitiva si è infine conclusa con il rilievo diretto dello stato di fatto del sedime ferroviario, dei manufatti e dei fabbricati che si trovano lungo di esso, al fine di delineare meglio l’area e l’oggetto degli interventi progettuali. La possibilità di condurre questa fase camminando lungo il tracciato ferroviario, ha permesso di mettersi nelle condizioni ottimali per comprendere meglio le problematiche, i vantaggi e gli svantaggi che derivano da un progetto di questo tipo e di determinare le scelte progettuali più idonee. Tutte le informazioni raccolte durante la fase di analisi territoriale ha richiesto, per la loro gestione ed elaborazione, l’utilizzo di un sistema informatico denominato GIS (Geographical Information System), in grado di gestire, raccogliere, archiviare e analizzare tutti i dati relativi ad una determinata porzione di territorio e di elaborare una specifica cartografia tematica. È seguita la vera e propria fase progettuale che ha portato all’elaborazione della proposta della “Ferrovia verde delle Langhe”: un progetto di riconversione del tracciato ferroviario a percorso ciclopedonale, che pone nella reversibilità il suo presupposto essenziale al fine di una sua eventuale concreta realizzazione. La proposta progettuale non si limita a sottrarre al degrado solamente la parte relativa ai binari ferroviari ma anche tutti quei manufatti e fabbricati che sono annessi alla ferrovia, che un tempo costituivano magazzini, stazioni e caselli e che oggi sono in stato di completo abbandono, per i quali sono state delineate azioni volte al recupero e alla rifunzionalizzazione, ai fini di accogliere tutti quei servizi necessari a soddisfare le esigenze dei fruitori della greenway. La conversione di un sedime ferroviario dismesso in un percorso dedicato alla mobilità non motorizzata non vuole delinearsi come una scelta tesa ad escludere definitivamente la riattivazione del servizio ferroviario, bensì come un valido impiego, peraltro sostenibile, di tutte quelle infrastrutture abbandonate e lasciate al degrado, che invece potrebbero essere trasformate in valide opportunità di sviluppo per i territori sui quali esse insistono, che gioverebbero dei numerosi vantaggi ad esse connesse. La proposta progettuale di un percorso ciclopedonale da realizzarsi sul sedime della ferrovia dismessa è stata concepita in modo tale da non pregiudicare in nessun modo un suo eventuale futuro ripristino, infatti la nuova destinazione d’uso comporta dei vantaggi immediati che vanno a beneficio della conservazione del patrimonio ferroviario, come la salvaguardia della memoria storica del paesaggio e della cultura ferroviaria, della continuità fisica della linea e delle opere che vi sussistono, il quale invece correrebbe il rischio di degradarsi molto rapidamente a causa delle possibili occupazioni abusive del tracciato, della comparsa di discariche e di altri fenomeni di degrado ambientale. La trasformazione e l’utilizzo anche provvisorio del sedime come percorso ciclopedonale ne previene l’abbandono e il generarsi di situazioni di degrado, conservandone, in una prospettiva futura, l'integrità fisica e la memoria storica. Infine, ma non per questo meno importante, il beneficio economico e sociale che deriverebbe dal progetto proposto. Il fatto di disporre di una risorsa non utilizzata è preoccupate, ancora più se tale risorsa risultasse vantaggiosa alla popolazione: in termini di salute, tempo libero, fruizione del paesaggio, miglioramento della qualità ambientale, mobilità sostenibile e ecoturismo. |
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Relatori: | Francesca Bagliani, Fulvio Rinaudo |
Tipo di pubblicazione: | A stampa |
Soggetti: | U Urbanistica > UG Pianificazione del paesaggio U Urbanistica > UK Pianificazione urbana |
Corso di laurea: | Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile |
Classe di laurea: | NON SPECIFICATO |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/3944 |
Capitoli: | INDICE INTRODUZIONE 1. GLI STRUMENTI DI GOVERNO E PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO 1.1. Riguardo al concetto di "paesaggio” 1.1.1. Il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio 1.1.2. La Convenzione Europea del Paesaggio 1.2. Il quadro legislativo e gli strumenti di pianificazione a livello regionale e provinciale 1.2.1. Il Piano Territoriale Regionale del Piemonte (PTR) 1.2.2. Il Piano Paesaggistico Regionale del Piemonte (PPR) I CONTENUTI DEL PIANO IN RELAZIONE ALLA MOBILITA SOSTENIBILE I CONTENUTI DEL PIANO IN RELAZIONE ALLE AREE DI SPECIFICO INTERESSE PAESAGGISTICO 1.2.3. Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) II PTCP della Provincia di Cuneo Il PTCP della Provincia di Asti Bibliografia 2. LE GREENWAYS COME STRUMENTO DI VALORIZZAZIONE TERRITORIALE 2.1. Il concetto di greenway 2.2. Le origini delle greenways 2.3. Greenwayse sviluppo sostenibile 2.4. L'Europa e le iniziative comunitarie a favore delle greenways 2.5. Gli strumenti normativi a favore dello sviluppo della mobilita sostenibile 2.6. Greenways: esperienze internazionali 2.6.1. The Chattanooga Greenway System, Tennesse (USA) 2.6.2. The Grand River Corridor, Ontario (Canada) 2.6.3. The "New England Greenway Vision Plan", New England (USA) 2.6.4. Il progetto "RAVeL" (Belgio) 2.6.5. Il progetto "Vias Verdes" (Spagna) 2.6.6. Lo "Schema National des Veloroutes et Voies Vertes" (Francia) La "Avenue Verte" di Chambéry (Francia) 2.6.7.1 progetti "Greenways" e "Quiet roads" (Regno Unito) 2.6.8. Il "National Cycle Network" (Regno Unito) 2.6.9. La "Ciclabile del Danubio" (Germania, Austria, Slovacchia, Ungheria, Croazia, Serbia, Bulgaria e Romania) 2.7. Greenways: esperienze nazionali 2.7.1. Il progetto "Bicitalia" 2.7.2. La "Ciclopista dell'Arno" (Toscana) 2.7.3. Il progetto "Vie d'acqua del Nord Italia” (Emilia Romagna, Lombardia, Veneto) 2.7.4. Il progetto "Isole e Foreste" (Lombardia) 2.7.5. Il progetto "VENTO: in bicicletta da VENezia a TOrino lungo il fiume Po passando per EXPO 2015" 2.7.6. La "Greenway della Battaglia di Pavia" (Lombardia) 2.7.7.1 progetti "Corona Verde" e "Torino Citta d'Acque" (Piemonte) 2.7.8. Il progetto "Vie d'Acqua" (Milano) Bibliografia 3. IL RECUPERO DELLE FERROVIE DISMESSE: DA STRADE FERRATE A PERCORSI VERDI 3.1. Vantaggi e svantaggi della conversione delle linee ferroviarie dismesse in percorsi VERDI 3.1.1. Il falso pericolo dei percorsi verdi 3.2. Le problematiche legate al recupero delle linee ferroviarie dismesse: La proprietà del sedime 3.3. Gli strumenti normativi a favore del recupero delle linee ferroviarie dismesse 3.4. Le esperienze internazionali di recupero delle ferrovie dismesse come percorsi verdi 3.4.1. L'esperienza americana del "Rail to Trail" 3.4.2. Una moderna greenway: "High Line" a New York 3.4.3. La proposta di un "Green Corridor" a Singapore 3.4.4. Le "Vías Verdes" spagnole 3.4.5. L'esperienza belga dei "Chemins du Rail" Il progetto "RAVeL" in Vallonia 3.4.6. La "National Cycle Network" inglese 3.4.7. Le "Voies Vertes" francesi La "Promenade Plantee" a Parigi 3.4.8. L'esperienza finlandese del "Baana Bicycle Corridor" di Helsinki 3.5. Le esperienze italiane di recupero delle ferrovie dismesse come percorsi verdi 3.5.1. La Greenway lungo la Ferrovia Ora Predazzo, la "Lunga Via delle Dolomiti" e le altre greenways altoatesine 3.5.2. Le Greenways lombarde lungo le ferrovie della Val Brembana e della Valle Seriana 3.5.3. La "Greenway del Parco del Sile" (Veneto) 3.5.4. La "Greenway dell'Arco Ligure" (Liguria) 3.5.5. La greenway lungo la ferrovia Modena - Vignola (Emilia Romagna) 3.5.6. La "Greenway del Nera" (Umbria) 3.5.7. La greenway lungo la ferrovia Paliano - Fiuggi (Lazio) 3.5.8. Il sistema delle greenways siciliane 3.6. La situazione attuale in Piemonte Bibliografia 4. LA LINEA FERROVIARIA SOPPRESSA TRA ALBA E CANELLI: ANALISI CONOSCITIVA 4.1. La ferrovia Alessandria - Cavallermaggiore tra passato e presente 4.1.1. Storia del trasporto ferroviario piemontese 4.1.2. La linea Alessandria - Cavallermaggiore 4.1.3. Le cause della soppressione della linea tra Alba e C anelli 4.2. Inquadramento territoriale dell'ambito 4.2.1. Gli ambiti di paesaggio del Piano Paesaggistico Regionale L'ambito di paesaggio n. 63: Le Alte Langhe L'ambito di paesaggio n. 64: Le Basse Langhe L'ambito di paesaggio n. 71 : Il Monferrato Astigiano 4.3. Le risorse del territorio 4.3.1. Le emergenze storico culturali e architettoniche 4.3.2. Le risorse paesaggistiche e ambientali I paesaggi vitivinicoli delle Langhe Patrimonio Mondiale dell'Umanità 4.3.3. La letteratura e l'enogastronomia 4.4. La rete dei percorsi esistenti 4.5. Indagine territoriale e cartografia tematica tramite il sistema GIS 4.6. Analisi e rilievo fotografico dello stato di fatto del sedime ferroviario finalizzati al recupero 4.6.1. Analisi dello stato di fatto del sedime ferroviario 4.6.2. Analisi dello stato di fatto dei manufatti ferroviari Bibliografia 5. IL PROGETTO DI RECUPERO DEL TRACCIATO FERROVIARIO: LA "FERROVIA VERDE DELLE LANGHE" 5.1. L'idea progettuale 5.2. Le caratteristiche del percorso 5.2.1. Gli utenti 5.2.2. La geometria del tracciato 5.2.3. La pavimentazione 5.2.4. Le aree di sosta 5.2.5. Le alberature 5.2.6. La segnaletica 5.2.7. Gli accessi e le connessioni 5.2.8. Le intersezioni con la viabilità ordinaria 5.2.9. L'illuminazione 5.3. Ipotesi di rifunzionalizzazione dei manufatti ferroviari presenti sul tracciato 5.4. INIZIATIVE DI TIPO CULTURALE EDUCATIVO 5.5. L'itinerario della "Ferrovia verde delle Langhe" lungo il sedime della ferrovia DISMESSA TRA ALBA E CANELLI Bibliografia ELABORATI GRAFICI |
Bibliografia: | CAPITOLO 1 Bibliografia Riguardo al concetto di paesaggio C. CASSATELLA, F. BAGLIANI (a cura di), Creare Paesaggi. Realizzazioni, teorie e progetti in Europa, Atti del convegno "La creazione di nuovi paesaggi" (Torino, 9-24 maggio 2002), Alinea Editrice, Firenze, 2003. Convenzione Europea del Paesaggio, Firenze, 20 ottobre 2000. Decreto Legislativo n. 490 del 29 ottobre 1999, Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di beni culturali e ambientali (G.U. n.302 del 27/12/1999). Decreto Legislativo n. 42 del 22 gennaio 2004, Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (G.U. n.45 del 24/02/2004). Legge n. 1497 del 29 giugno 1939, Protezione delle bellezze naturali (G.U. n.241 del 14/10/1939). Legge n. 431 del 8 agosto 1985, Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 21 giugno 1985, n. 312, recante disposizioni urgenti per la tutela delle zone di particolare interesse ambientale. Integrazioni dell'articolo 82 del decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616 (Legge Galasso) (G.U. n.197 del 22/08/1985). Il quadro legislativo e gli strumenti di pianificazione a livello regionale e provinciale Legge Regionale n.56 del 5 dicembre 1977, Tutela ed uso del suolo (B.U. n.53 del 24/12/1977). Legge Regionale n.20 del 3 aprile 1989, Norme in materia di tutela di beni culturali, ambientali e paesistici (B.U. n.15 del 12/04/1989). Legge Regionale Statutaria n.1 del 4 marzo 2005, Statuto della Regione Piemonte (B.U. n.9 del 07/03/2005). Legge Regionale n.14 del 16 giugno 2008, Norme per la valorizzazione del paesaggio (B.U. n.25 del 19/06/2008) Provincia di Asti, Piano Territoriale Provinciale, Relazione Illustrativa, 2004. Provincia di Cuneo, Piano Territoriale Provinciale, Relazione Illustrativa, 2009. Regione Piemonte, Piano Paesaggistico Regionale, Norme di attuazione, 2009. Sitografia Il quadro legislativo e gli strumenti di pianificazione a livello regionale e provinciale www.provincia.asti.gov.it, Portale Ufficiale della Provincia di Asti. www.provincia.cuneo.gov.it, Portale Ufficiale della Provincia di Cuneo. www.regione.piemonte.it, Sito Ufficiale della Regione Piemonte. Cartografia Provincia di Asti, Piano Territoriale Provinciale, Sistema dell'assetto storico-culturale e paesaggistico, scala originale 1:75.000, 2004. Provincia di Cuneo, Piano Territoriale Provinciale, Carta dei Caratteri Territoriali e Paesistici, scala 1:50.000, 2009. Regione Piemonte, Piano Paesaggistico Regionale, Tavola dei beni paesaggistici, scala 1:250.000, 2009. CAPITOLO 2 Bibliografia Il concetto di greenway ASSOCIAZIONE ITALIANA GREENWAYS (AIG), Statuto. C. E. LITTLE, Greenways for America, Johns Hopkins University Press, Baltimore 1990. A. TOCCOLINI, N. FUMAGALLI, G. SENES, Progettare i percorsi verdi. Manuale per la realizzazione di greenways, Maggioli Editore, Santarcangelo di Romagna 2004. T. TURNER, “Greenways, blueways, skyways and other ways to a better London”, Landscape and Urban Planning, n.33,1995. Le origini delle greenways J. AHERN, J.G. FABOS, Greenways. The beginnings of an international movement, Elsevier Science, New York 1996. Dichiarazione di Lille, Lille, 2000. EUROPEAN GREENWAYS ASSOCIATION (EGWA), Statuto. J. G. FABOS, Land-use Planning: From Global to Local Challenge, Chapman and Hall, 1985. N. GROVE, “Greenways. A Path to the Future”, National Geographic, vol. 177, n. 6,1990. P. LEWIS, Recreation in Wisconsin, Department of Resources Development, State of Wisconsin 1963. C. E. LITTLE, Greenways for America, Johns Hopkins University Press, Baltimore 1990. A. MARCARINI (a cura di), Greenways in Italia. Guide outdoor. Scoprire le nostre strade verdi, Istituto Geografico De Agostini, Novara 2003. A. TOCCOLINI, Piano e progetto di area verde, Maggioli Editore, Rimini 2002. Greenways e sviluppo sostenibile J. AHERN, J.G. FABOS, Greenways. The beginnings ofan International movement, Eisevier Science, New York 1996. M. ANGRILLI, “Greenways", Urbanistica, n. 113,1999. A. MARCARINI (a cura di), Greenways in Italia. Guide outdoor. Scoprire le nostre strade verdi, istituto Geografico De Agostini, Novara 2003. V. G. G. MENNELLA (a cura di), Greenway per lo sviluppo sostenibile del territorio, il Verde Editoriale, Milano 2006. A. TOCCOLINI, N. FUMAGALLI, G. SENES, Progettare i percorsi verdi. Manuale per la realizzazione di greenways, Maggioli Editore, Santarcangelo di Romagna 2004. L'Europa e le iniziative comunitarie a favore delle greenways EUROPEAN GREENWAYS ASSOCIATION, EUROPEAN COMMISSION DG ENVIRONMENT, The European Greenways Good Practice Guide: Example of Actions Undertaken in Cities and periphery, 2002. Dichiarazione di Lille, Lille, 2000. V. G. G. MENNELLA (a cura di), Greenway per lo sviluppo sostenibile del territorio, Il Verde Editoriale, Milano 2006. A. TOCCOLINI, N. FUMAGALLI, G. SENES, Progettare i percorsi verdi. Manuale per la realizzazione di greenways, Maggioli Editore, Santarcangelo di Romagna 2004. GLI STRUMENTI NORMATIVI A FAVORE DELLO SVILUPPO DELLA MOBILITÀ SOSTENIBILE COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE, Libro Verde. Verso una nuova cultura della mobilità urbana, Bruxelles 2007. Decreto Ministeriale del 27 marzo 1998, Mobilità Sostenibile nelle Aree Urbane (G.U. n.179 del 3 agosto 1998). Decreto Ministeriale n. 557 del 30 novembre 1999, Regolamento per la definizione delle caratteristiche tecniche delle piste ciclabili (GU n. 225 del 26 settembre 2000). Legge n. 208 del 28 giugno 1991, Interventi per la realizzazione di itinerari ciclabili e pedonali nelle aree urbane (G.U. n.165 del 16 luglio 1991). Legge n. 366 del 19 ottobre 1998, Norme per il finanziamento della mobilità ciclistica, (G.U. n.248 del 23 ottobre 1998). Legge n. 296 del 27 dicembre 2006, Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2007) (G.U. n. 299 del 27 dicembre 2006). Legge Regionale n. 33 del 17 aprile 1990, Interventi per la promozione della bicicletta come mezzo di trasporto, attraverso la realizzazione di una rete di piste ciclabili e di percorsi che agevolino il traffico ciclistico (B.U.24 Aprile 1990, n. 17). Greenways: esperienze internazionali M. ANGRILLI, “Greenways”, Urbanistica, n. 113,1999. R. BUSI, M. PEZZAGNO (a cura di), Mobilità dolce e turismo sostenibile. Un approccio interdisciplinare, Gangemi Editore, Roma 2006. V. G. G. MENNELLA (a cura di), Greenway per lo sviluppo sostenibile del territorio, Il Verde Editoriale, Milano 2006. F. STUCCHI, Governo del territorio e mobilità sostenibile: la greenway del Naviglio Martesana, Tesi di Laurea specialistica in Ingegneria Edile, Politecnico di Milano, Facoltà di Ingegneria Edile-Architettura, relatore: Prof.ssa F. PINTO, A. A. 2009-2010. Greenways: esperienze nazionali C. CASSATELLA, F. BAGLIANI (a cura di), Creare Paesaggi. Realizzazioni, teorie e progetti in Europa, Atti del convegno "La creazione di nuovi paesaggi" (Torino, 9-24 maggio 2002), Alinea Editrice, Firenze 2003. G.GRITELLA, I. OSTELLINO, M. CERRA, “Corona Verde", Parchi verso il 2000, n. 78, aprile 1998. SlTOGRAFIA L'Europa e le iniziative comunitarie a favore delle greenways ec.europa.eu, European Commission. www.aevv-egwa.org, European Greenways Association. www.eurovelo.org, EuroVelo. The European cycle route network. www.greenways4tour.org, Greenways4tourproject. Greenways: esperienze internazionali www.af3v.org, Association Française de développement des Véloroutes et Voies Vertes. www.eurovelo.org, EuroVelo. The European cycle route network. www.ravel.wallonie.be, RAVeL. Reseau Autonome de Voies Lentes. www.sustrans.org.uk, National Cycle Network. www.tpl.org, The Trust for Public Land. www.umass.edu/greenway, New England Greenway Vision Pian. Greenways: esperienze nazionali www.bicitalia.org, Bicitalia. La rete ciclabile nazionale. www.fiab-onlus.it, Federazione Italiana Amici della Bicicletta Onlus. www.isoleforeste.mapsiow.eu, P.I.A. Isole e Foreste. www.progetto.vento.polimi.it, Progetto VENTO. www.greenways.it, Associazione Italiana Greenways. www.expo2015.org/it/cos-e/perche-miiano-/vie-d-acqua, Vie d'Acqua. CAPITOLO 3 Bibliografia Il recupero delle ferrovie dismesse FERROVIE DELLO STATO S.p.A., ISFORT S.p.A., Ferrovie, territorio e sistema di Greenways, Roma, maggio 2004. A. TOCCOLINI, N. FUMAGALLI, G. SENES, Progettare i percorsi verdi. Manuale per la realizzazione di greenways, Maggioli Editore, Santarcangelo di Romagna 2004. Vantaggi e svantaggi della conversione delle unee ferroviarie dismesse in percorsi verdi R. BUSI, M. PEZZAGNO (a cura di), Mobilità dolce e turismo sostenibile. Un approccio interdisciplinare, Gangemi Editore, Roma 2006. A. TOCCOLINI, N. FUMAGALLI, G. SENES, Progettare i percorsi verdi. Manuale per la realizzazione di greenways, Maggioli Editore, Santarcangelo di Romagna 2004. Le problematiche legate al recupero delle linee ferroviarie dismesse: la proprietà del sedime Decreto del Presidente della Repubblica n. 327 dell’8 giugno 2001, Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilità (G.U. n.189 del 16 agosto 2001). Decreto Ministeriale n. 225/T del 26 novembre 1993, Atto di concessione Ministero dei Trasporti - Ferrovie dello Stato S.p.A. Legge n. 210 del 17 maggio 1985, Istituzione dell'ente "Ferrovie dello Stato" (G.U. n.126 del 30 maggio 1985). A. TOCCOLINI, N. FUMAGALLI, G. SENES, Progettare i percorsi verdi. Manuale per la realizzazione di greenways, Maggioli Editore, Santarcangelo di Romagna 2004. Gli strumenti normativi a favore del recupero delle linee ferroviarie dismesse Disegno di Legge n.250 del 28 aprile 2006, Disposizioni per la tutela e la valorizzazione degli itinerari ferroviari dismessi e per la promozione della mobilità dolce. Disegno di Legge n.851 del 21 luglio 2006, Norme per la tutela e la valorizzazione del patrimonio ferroviario in abbandono. Disegno di Legge n.1170 del 15 novembre 2006, Norme per la tutela e valorizzazione del patrimonio ferroviario in abbandono e la realizzazione di una rete della mobilità dolce. Disegno di Legge n. 1125 del 17 ottobre 2013, Disposizioni per la valorizzazione del patrimonio ferroviario in disuso. Legge Regionale n.5 del 1 febbraio 2006, Conservazione e valorizzazione sociale delle linee e degli immobili ferroviari dismessi o inutilizzati (B.U. n.06 del 9/02/2006). Legge Regionale n.17 del 12 agosto 2013, "Disposizioni colleqate alla manovra finanziaria per l'anno 2013" (B.U.n.33 del 14/08/2013). Le esperienze internazionali di recupero delle ferrovie dismesse come percorsi verdi R. BUSI, M. PEZZAGNO (a cura di), Mobilità dolce e turismo sostenibile. Un approccio interdisciplinare, Gangemi editore, Roma 2006. A. FURLANI PEDOJA, “La Promenade plantée. Una ferrovia parigina trasformata in giardino”, Architettura del Paesaggio, n. 4, 2000. V. G. G. MENNELLA (a cura di), Greenway per lo sviluppo sostenibile del territorio, Il Verde Editoriale, Milano 2006. E. PALAZZOTTO (a cura di), Esperienze nel restauro del Moderno, Franco Angeli, Milano 2013. Le esperienze italiane di recupero delle ferrovie dismesse come percorsi verdi A. CARUSO, A. NAPOLI, Percorsi di mobilità sostenibile lungo le valli dei fiumi Simeto e Salso. Ipotesi di recupero come greenway della linea ferroviaria dismessa "Motta S.Anastasia - Regalbuto": La Greenway dei Due Fiumi, Tesi di Laurea Specialistica in Architettura, Politecnico di Torino, Facoltà di Architettura, relatori: Prof.ssa E. VIGLIOCCO, Prof. 0. DE PAOLI, A. A. 2009-2010. G. CORTESI, U. ROVALDI, Dalle rotaie alle bici, FIAB Centrostudi, Milano 2011. FERROVIE DELLO STATO S.p.A., ISFORT S.p.A., Ferrovie, territorio e sistema di Greenways, Roma, maggio 2004. C. LEONARDELLI, M. SCHOPFS, “Il progetto di recupero della linea Ora-Predazzo e le greenways altoatesine”, in Ferrovie dello Stato S.p.A., ISFORT S.p.A., Ferrovie, territorio e sistema di Greenways, Roma, maggio 2004. F. NARETTO, Il sistema delle greenways come strumento di valorizzazione territoriale un'applicazione progettuale all'interno delle "Terre dei Savoia", Tesi di Laurea Specialistica in Progettazione di giardini, parchi e paesaggio, Politecnico di Torino, Facoltà di Architettura, Università degli Studi di Torino, Facoltà di Agraria, relatori: Dott.ssa F. LARCHER, Arch. C. NATOLI, A. A. 2007-2008. M. NOTA, La ferrovia dismessa Bra - Ceva. Riqualificazione in pista ciclabile, Tesi di Laurea Specialistica in Progettazione di giardini, parchi e paesaggio, Politecnico di Torino, Facoltà di Architettura, Università degli Studi di Torino, Facoltà di Agraria, relatori: Prof. M. GROSSO, Prof. M. DEVECCHI, A. A. 2010-2011. M. PARRINELLO, “La valorizzazione delle linee ferroviarie non utilizzate attraverso la creazione di un sistema di greenways”, in Ferrovie dello Stato S.p.A., ISFORT S.p.A., Ferrovie, territorio e sistema di Greenways, Roma, maggio 2004. R. ROVERELLI, G. SENES, A. 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Analisi territoriale Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, Dossier di Candidatura alla World Heritage List dell'UNESCO: Paesaggi Vitivinicoli Tipici del Piemonte: Langhe, Monferrato, Roero, ottobre 2008. R. BUSI, M. PEZZAGNO (a cura di), Mobilità dolce e turismo sostenibile. Un approccio interdisciplinare, Gangemi Editore, Roma 2006. Decreto Legislativo n, 42 del 22 gennaio 2004, Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (G.U. n.45 del 24/02/2004). Deliberazione della Giunta Regionale del Piemonte n. 34-6436 del 30 settembre 2013, Candidatura UNESCO "I Paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato". Specificazioni sulla protezione della buffer zone. L. MAMINO, Paesaggio, Architettura e pietra di Langa, La costruzione del paesaggio storico nelle Valli Belbo, Bormida e Uzzone, Arti Grafiche Diai, Mondovì 2008. Regione Piemonte, Piano Paesaggistico Regionale, Elenchi delle componenti e delle unità di paesaggio, 2009. 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Regione Piemonte, Piano Paesaggistico Regionale, Schede degli ambiti paesaggistici, 2009. Regione Piemonte, Carta dei suoli, scala 1:50.000, 2010. UNESCO Piano di gestione, Carta delle componenti del sito UNESCO 7 Paesaggi Vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato", 2014. CAPITOLO 5 Bibliografia L’idea progettuale A. TOCCOLINI, N. FUMAGALLI, G. SENES, Progettare i percorsi verdi. Manuale per la realizzazione di greenways, Maggioli Editore, Santarcangelo di Romagna 2004. Le caratteristiche del percorso Decreto del Presidente della Repubblica n. 503 del 24 luglio 1996, Regolamento recante norme per l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici (G.U. n. 227 del 27 settembre 1996). Decreto Legislativo n. 285 del 30 aprile 1992, Nuovo Codice della Strada (G.U. n. 114 del 18 maggio 1992). Decreto Ministeriale n. 557 del 30 novembre 1999, Regolamento recante norme per la definizione delle caratteristiche tecniche delle piste ciclabili (G.U. n. 225 del 26 settembre 2000). FERROVIE DELLO STATO S.p.A., ISFORT S.p.A., Ferrovie, territorio e sistema di Greenways, Roma 2004. Legge Regionale del Piemonte n. 33 del 17 aprile 1990, Interventi per la promozione della bicicletta come mezzo di trasporto, attraverso la realizzazione di una rete di piste ciclabili e di percorsi che agevolino il traffico ciclistico (B.U. n. 17 del 24 aprile 1990). Regione Piemonte, Assessorato Agricoltura, Tutela della fauna e della flora, Piano Faunistico-Venatorio regionale. Aspetti descrittivi e analisi dei dati. Regione Piemonte, Assessorato Urbanistica, Pianificazione Territoriale e dell'Area Metropolitana, Sistema delle colline centrali del Piemonte Langhe - Monferrato - Roero. Studio di inquadramento, Torino 1999. Regione Piemonte, Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013, Misura 313, Azione 1. A. TOCCOLINI, N. FUMAGALLI, G. SENES, Progettare i percorsi verdi. Manuale per la realizzazione di greenways, Ambiente & territorio, Maggioli Editore, Santarcangelo di Romagna 2004. SlTOGRAFIA L'idea progettuale whc.unesco.org/en/list/1390, UNESCO World Heritage List, consultato in data 29/08/2014. Wikipedia l'enciclopedia libera, consultato in data 08/09/2014. www.poliba.it/dvt/dispense/Colonna/Ferrovie.pdf, dispense del corso di infrastrutture ferroviarie. www.unirc.it/documentazione/materiale_didattico.pdf, appunti di infrastrutture ferroviarie. Le caratteristiche del percorso www.arpa.piemonte.it, ARPA Piemonte - Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale. www.regione.piemonte.it, Regione Piemonte. www.strail.de, Strail. L'ITINERARIO DELLA "FERROVIA VERDE DELLE LANGHE" LUNGO IL SEDIME DELlA FERROVIA DISMESSA TRA ALBA E CANELU www.borghitalia.it, I Borghi più Belli d'Italia. www.paesaggivitivinicoli.it, "I Paesaggi Vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roem e Monferrato". |
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