Valorizzazione chimica e biochimica di scarti tessili: idrolisi acida del cotone = Chemical and biochemical valorization of textile waste: acid hydrolysis of cotton

La tesi tratta la possibilità di ottenere prodotti ad alto valore aggiunto a partire da scarti del settore tessile. Il fast fashion, letteralmente “moda veloce”, è un modello di produzione e vendita caratterizzato dalla produzione massiva di abiti a basso prezzo e dal continuo lancio di nuove collezioni. I capi prodotti sono di scarsa qualità e la loro durata è notevolmente inferiore rispetto agli abiti prodotti prima dell’avvento del fenomeno. Ciò comporta un aumento significativo del consumo di materie prime e della quantità di rifiuti tessili prodotti. La composizione dei rifiuti è molto eterogenea e pertanto solitamente essi sono destinati all’incenerimento o alla discarica. Esistono tuttavia diverse tecniche per valorizzare gli scarti di questa filiera. La valorizzazione può concentrarsi, come esaminato nella tesi, sulla degradazione dei polimeri presenti negli scarti al fine di ottenere i monomeri che li compongono. Un esempio è la produzione di glucosio dal cotone tramite idrolisi della cellulosa. Quest’ultima costituisce circa il 90% del peso del cotone. Sono stati testati diversi pretrattamenti in condizioni diverse utilizzando basi organiche e inorganiche, al fine di individuare quello che incrementa maggiormente la resa in glucosio. Sulla base dei risultati ottenuti, è stata condotta un’analisi del ciclo di vita (LCA) per quantificare l’impatto ambientale del processo di produzione di glucosio tramite idrolisi del cotone. Tale impatto è stato quindi confrontato con quello dei metodi più comuni di smaltimento dei rifiuti tessili e di produzione di glucosio.